Torino – Omaggio al grande scrittore Alberto Moravia in una mostra alla Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea

Riscoprire Alberto Moravia in trenta opere di artisti che lo scrittore ha sempre stimato dedicandogli scritti

Alberto Moravia viene celebrato in una mostra  alla GAM di Torino, “Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore”, curata da Luca Beatrice ed Elena Loewenthal , fino al 4 giugno 2023.

Il progetto rientra nel contesto “Nato per narrare. Riscoprire Alberto Moravia”che la Fondazione Circolo dei Lettori ha ideato e realizzato con la GAM e il Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, Bompiani editore e le Gallerie Italia.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale che riporta tutte le immagini delle opere esposte in mostra e i saggi dei curatori. Grande protagonista della vita artistica e culturale lungo tutto il cosiddetto secolo breve, Alberto Moravia è una figura di grande complessità. Romanziere straordinario, voce di una narrativa limpida e oggettiva ma anche critico d’arte e di cinema, viaggiatore curioso, e tanto altro.

Elena Loewenthal, “Tutta la sua opera esige una certa alinea di destabilizzazione emotiva e mentale un esercizio di confronto, nel tempo e nello spazio. È uno scrittore scomodo capace come nessun altro di mettere in luce i punti  oscuri dell’animo umano, quelle ambiguità che chiunque di noi fatica a riconoscere e ammettere”.

La mostra nello spazio Wunderkammer - che  sempre più è andato definendosi come il luogo dell’incontro tra manufatto, immagine, parola, scrive il direttore della GAM Riccardo Passoni -  si propone come un’ideale collezione degli artisti che lo scrittore stimava e ai quali ha dedicato la propria penna e presenta circa trenta opere provenienti dalla Casa Museo Alberto Moravia di Roma oltre che da raccolte private e da un cospicuo nucleo di dipinti e disegni conservati alla  GAM.

Ne emerge un interessante ritratto dell’arte italiana attraverso la letteratura, non sempre in linea con le tendenze dominanti o le mode. Le opere scelte per l’esposizione sono infatti affiancate da frammenti di testi tratti dal volume di Alberto Moravia “perché non ho fatto il pittore a cura di Alessandra Grandelis, Milano, Bompiani 2017 da cui la mostra prende il titolo e che evocano il rapporto di stima e molto spesso di amicizia con gli autori delle opere presentate-  

Dal 1934, al 1990, anno della morte, Alberto Moravia scrive d’arte dedicandosi alla critica militante su riviste, giornali e cataloghi di mostre e: qualcosa di più di una passione, una vera e propria attività parallela che gli ha permesso di raccontare un lungo periodo del Novecento, con una particolare predilezione per la pittura figurativa. Il volume, attraverso una trentina di opere selezionate tra quelle che ha più amato e raccontato, è dedicato a questo aspetto poco conosciuto dello scrittore, delineandone il percorso cronologico.

A partire dagli anni trenta Moravia scrive per i Sei di Torino, in particolare per Carlo Levi che conosce a Londra, quindi affronta la Scuola Romana di Capogrossi e  Mafai, cominciando la lunga frequentazione  e complicità con Renato Guttuso di cui sarà amico per tutta la vita. Negli anni sessanta intrattiene un dialogo molto fecondo con Mario Schifano, che lo introduce all’ambiente pop della Capitale  e all’opera di Giosetta Fioroni e Titina Maselli. Senza dimenticare l’interesse per il Surrealismo e per pittori che si muovevano controtendenza, come Antonio Recalcati e Piero Guccione.

Immagini:

Foto: copertina libro

Foto: 1 Gisberto Ceracchini “Ritratto di Moravia giovane”, 1923 olio su compensato 40x30cm Roma, Casa Museo Alberto Moravia

Foto: 2 Enrico Paulucci “Venezia Canal Grande”, 1932 tempera su carta 464x608mm Torino GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Foto: 3 Renato Guttuso “ Candela e pacchetto  di tre stelle”, 1940 olio su tela 45x60cm Torino, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato alla GAM- Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Foto 4 Mino Maccari “Capriccio”, circa 1956 olio su tela 40,4x32cm Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Foto 5 Piero Guccione “ Sul far della luna”, 1968-1969 olio su tela 48x46cm Collezione privata, San Lazzaro di Savena(BO)

Foto 6 Elisabetta Catalano “Albero Moravia”, 1970 stampa alla gelatina ai Sali d’argento 405x285mm Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:


“Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore”, curata da Elena Loewenthal, Luca Beatrice, alla GAM  fino al 7 giugno 202

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Articolo pubblicato il 30/04/2023