L’altro 25 aprile vilipeso e dimenticato

Per non dimenticare le migliaia di ventenni Americani, britannici e Canadesi che riposano nei nostri cimiteri

Oggi si celebra la giornata della vittoria in Europa come "Victory in Europe Day" o con la sigla "V-E Day"), che fu proclamata a conclusione della seconda guerra mondiale.

Fu il giorno in cui gli alleati accettarono formalmente la resa incondizionata della Germania Nazista e di quel che rimaneva delle sue forze armate, con l'entrata in vigore dell'armistizio tra la Germania e i Paesi delle forze alleate.

Il 30 aprile nel bunker di Berlino, Hitler si era tolto la vita, così la resa fu autorizzata da Karl Donitz, l’ammiraglio tedesco a capo di un'amministrazione passata alla storia come il governo di Flensburg.

L'atto di capitolazione militare è stato firmato a Reims il 7 maggio a e ripetuto a Berlino l'8 maggio alla presenza di una delegazione dell'URSS.

Da quel giorno cessarono definitivamente le operazioni belliche della seconda guerra mondiale, anche se in Italia continueranno, pressoché impunite le vendette più cruente orchestrate dai gappisti contro la popolazione inerme o peggio ancora con la tortura dei giovinetti, come si è reso protagonista il partigiano ebreo Silvio Ortona poi deputato comunista che a Vercelli  il 12 maggio 1945 diede l’ordine di uccidere tutti i prigionieri repubblicani, molti dei quali sedicenni e diciannovenni, che vennero barbaramente trucidati dai suoi partigiani comunisti.

Erano militi della R.S.I. senza colpe particolari e men che meno senza processo alcuno, che furono barbaramente pestati a sangue dopodiché ancora vivi fatti stendere a decine sul piazzale antistante all’ex-Ospedale (laddove vi era un comando partigiano), per essere poi maciullati vivi dalle ruote dei camion che andarono avanti e indietro fino a ridurre tutto ad informe poltiglia.

Quest’anno in un clima trucido sono state oscurate le imprese eroiche dei partigiani autonomi e delle formazioni che combatterono e si sacrificarono per il trionfo dell’Italia Libera e democratica.

La voce tonante dei compagni discendenti da Silvio Ortona ed altri suoi pari che volevano consegnare l’Italia a Stalin, hanno infestato il Paese di concioni rivendicando purezza di intenti e ovviamente profferendo insulti e parallelismi di comodo, contro il governo in carica.

Tra i tanti falsi storici pronunciati in concomitanza con il 25 aprile, si è distinto il sindaco di Cuneo che dall’alto della sua tracotanza, come mirabilmente attesta su Civico20News Elio Ambrogio, ha osato riaffermare l’insostenibile versione ufficiale di questi giorni, ossia che l’Italia sia stata liberata dai partigiani.

Quel sindaco, si è poi spinto sino a dire, temerariamente, “con la collaborazione degli alleati”.

Pochi hanno ricordato e commemorato, le migliaia di nativi americani che da allora si sono fermati qui all’età di vent’anni e sono sepolti nei cimiteri americani in Italia.

Erano americani Canadesi e britannici. Si sono scomodati per venire qua, multi etnici, prima che in Italia si parlasse di ius soli.  Leggendo i loro nomi veniamo a conoscenza che in origine erano, irlandesi, ucraini, Greci, italiani, polacchi, cechi, tedeschi, aborigeni pellerossa, britannici, spagnoli, africani.

Ma a dispetto della Storia, ancora oggi in Italia, demagoghi di basso profilo preferiscono scordare i fatti realmente accaduti e raccontare altro, dopo che fu l’Italia, nl 1940 a dichiarare guerra al Mondo.

Così, fu scippato a quei ragazzi venuti da lontano, il ricordo per così tanti anni in quanto le menzogne raccontate da allora, purtroppo continuano.

A quei valorosi ragazzi, vada il nostro più grande riconoscimento perché senza un grande esercito ben organizzato, l’Italia anti fascista non sarebbe approdata a nulla.

 

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Articolo pubblicato il 08/05/2023