
Una grande mostra, per raccontare l’edificio che ospita la Galleria delle Marche sede di importanti e preziosi capolavori apprezzati in tutto il mondo, attraverso una lettura contemporanea di opere di autrici autori di varie età e di diverse discipline, fino al 5 novembre 2023
Il principale capolavoro indiscusso del Rinascimento italiano: Il Palazzo Ducale di Urbino diventa un’attrazione importante con la grande mostra curata da Luca Molinari Studio e Luigi Gallo,”Palazzo Ducale di Urbino. I frammenti e il tutto”, fino al 5 novembre 2023. L’esposizione, viene realizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dottorato di Ricerca Architettura Teorie e Progetto, ISIAU, e con il supporto Lorisystem.
Luigi Gallo - Direttore Galleria Nazionale delle Marche - “Raccontare Palazzo Ducale, significa relazionarsi con il suo passato, ma anche (come fece Federico da Montefeltro con la tradizione classica) offrirne una lettura contemporanea che vada oltre la storia, proponendolo come organismo complesso che muta nel tempo. La mostra curata con Luca Molinari – continua il Direttore - si concentra proprio sulla ricchezza e contemporaneità di questo manufatto architettonico, coinvolgendo autrici e autori di varie età e provenienti da diverse discipline che lo rileggono in chiave attuale, evidenziando la complessità e densità d’interpretazione e utilizzo nel tempo e nei modi”.
L’ esposizione aiuta a leggere la densità e ricchezza storica che si è stratificata lungo i secoli, oltre che a cogliere il suo valore nel tempo presente perché il Palazzo Ducale sia vissuto come un patrimonio del tempo attuale e che il senso di meraviglia che proveremo sia una fonte di arricchimento conoscitivo per tutti noi. Le stratificazioni concepito a metà del XV secolo da Federico da Montefeltro al potere già da una decina di anni, il Palazzo Ducale divenne ben presto il principale monumento della città di Urbino e uno dei più interessanti esempi artistico - architettonico del Rinascimento italiano.
Il percorso espositivo si articola in diversi spazi alle Sopralogge del primo piano. Lungo i quattro lati della corte, il pubblico si potrà vedere la riscoperta del Palazzo Ducale attraverso lo sguardo contemporaneo e la rilettura dei suoi caratteri archetipici, attraverso diversi tipi di analisi: architettonica, grafica, tipografica e fotografica. Le tematiche sviluppate nelle sezioni sono “il palazzo come organismo”, il lavoro fotografico eseguito dagli studenti ISIA coordinati da Armin Like , che illustrano le trasformazioni , i processi e gli spazi di Palazzo Ducale, per mezzo di un lavoro sviluppato nel corso degli ultimi quattro anni. “Il palazzo come macchina” , illustrazioni relative a formelle ad immagine di quelle di Francesco di Giorgio, come fossero dei poster di grafica contemporanea elaborati da Guido Scarabottolo.
"Il palazzo e la scrittura”, la rilettura degli elementi tipografici del Palazzo attraverso il progetto degli studenti ISIA coordinati da Radim Peško e Jonathan Pierini. “Il palazzo e i suoi elementi”, con il corso di fotografia dell’ISIA della Professoressa Paola Binante è stata sviluppata una campagna fotografica degli elementi architettonici/ decorativi del Palazzo: portali interni, camini, finestre abitate, tarsie delle porte e le porte stesse, pavimenti e volte. Ai quattro angoli della corte, la mostra pone anche l’attenzione sul palazzo come archetipo di architettura collettiva. Quattro approfondimenti con architetti e autori contemporanei che, insieme al curatore Luca Molinari, rileggono alcuni caratteri fondamentali del palazzo.
Le azioni di sintesi guardano al corpo monumentale, facendolo leggere nella sua complessità e che tengono insieme i quattro lati lunghi. Si tratta di quattro capitoli che danno la possibilità al visitatore di leggere il Palazzo nella sua unità, ma da punti di vista differenti : nel primo angolo/ introduzione : il dialogo tra Luca Molinari e il palazzo, letto come “città in forma di palazzo” con uno spaccato assonometrico; il secondo / angolo : Franco Purini sulle relazione tra le parti e il tutto, che rifletta sulla relazione tra matematica / geometria e progetto; il terzo/angolo: Sara Marini attraverso gli studi di Giancarlo De Carlo che rilegge il palazzo come megastruttura urbana.
Infine nel quarto/angolo: Annalisa Metta sul palazzo come forma di paesaggio tra interno e paesaggio che rilegga la relazione tra interno e paesaggio esterno, oltre a leggerlo come frammento territoriale. La mostra è accompagnata da uno splendido catalogo edito da Marsilio Arte, con saggi di, Luigi Gallo, Luca Molinari, Annalisa Metta, Franco Purini, Sara Marini, Alberto Pettracchin, Guido Scarabottolo, Radim Peško, Jonathan Pierini, Armin Linke, Paola Binante, Stefano Veschi, Orazio Carpenzano, Alessandro Virginio Mosetti e Manfredo Tafuri .
Descrizione immagini:
Foto copertina catalogo
Foto 1 Maria Gelvi “Ducalia, la città diacronica” 2023-05-31
Foto 2 Marco Addona, Diana Carta, Fabrizio Marzilli e Luisa Parisi “La piazza del Mercatale”
Foto 3 Palazzo Ducale di Urbino, “Veduta verso la facciata dei torricini”
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal volume:
“Il Palazzo Ducale di Urbino. I frammenti e il tutto” a cura di Luca Molinari pp.111 ill. col. b/n, edizioni Marsilio Arte .
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Articolo pubblicato il 05/06/2023