Immigrazione criminale: a Civitavecchia arrestato un tunisino accusato di femminicidio

Il soggetto era ricercato dalla Polizia francese con l'accusa di aver ucciso la propria compagna e rapito la bambina.

Parliamo sempre più spesso di violenza sulle donne. Parliamo con una naturalezza incresciosa di femminicidio. Ci stracciamo le vesti dinanzi alle molestie domestiche. Tutto questo non basta, non basta più!

Una settimana fa, grazie ad un’operazione sinergica fra le Forze di Polizia Europee, in quel di Civitavecchia gli Agenti della Polizia Ferroviaria (Polfer), coadiuvati dai colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Polizia di Frontiera, “hanno rintracciato e messo in sicurezza un cittadino tunisino di 40 anni, con al seguito la propria figlia minore, sospettato, in Francia, di aver ucciso la propria compagna e rapito la bambina”.

L’Ufficio Comunicazione della Questura di Roma fa inoltre sapere che “le ricerche in Italia sono state attivate dai responsabili del Centro di Cooperazione di Polizia di Ventimiglia che hanno fornito le descrizioni del soggetto e della minore dando indicazioni che sarebbero potuti entrare in Italia e muoversi nel territorio italiano attraverso i treni”.

La sinergia creatasi tra le diverse realtà di polizia, con speciale menzione per la Polizia Ferroviaria della Liguria e la Squadra Mobile della Questura di Genova, ha portato ad individuare l’uomo, e la minore, a bordo di un treno preso a Genova e diretto a Civitavecchia.

Gli Agenti di Polizia di Civitavecchia, già allertati dai colleghi della Liguria, si sono fatti trovare alla stazione ferroviaria dove hanno identificato l’uomo e lo hanno condotto presso gli uffici per gli accertamenti del caso.

La complessa operazione è stata materialmente coordinata dall’Ufficio SIRENE (Supplementary Information Request at the National Entries) del Ministero dell’Interno il quale, non appena l’uomo è stato fermato, si è interfacciato con il corrispettivo ufficio del Governo Francese per farsi inviare la documentazione relativa al soggetto e procedere all’arresto.

Dalla Questura di Roma fanno sapere che “si è proceduto pertanto ad eseguire il mandato di arresto europeo traendo in arresto il soggetto, ora associato presso il carcere di Civitavecchia a disposizione della Corte d’Appello di Roma. Sempre sulla scorta delle medesime informazioni la minore è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia e posta in una struttura protetta”.

Purtroppo di casi come questo ne accadono ancora troppi. La Polizia di Stato, nelle sue varie diramazioni, e il Ministero dell’Interno sono stati eccellenti nel seguire, intercettare ed arrestare il sospettato. Altrettanto validi sono stati gli interventi volti a mettere in sicurezza la minore.

Sempre più immigrati pongono in essere condotte come quelle poc’anzi descritte ed è venuto il momento che l’Unione Europea e la Sinistra italiana ne prendano atto.

Se la Polizia non fosse stata così tempestiva ed efficace, probabilmente, saremmo a parlare di un delinquente a piede libero con al seguito una minore in evidente stato di pericolo.

Torneremo senz’altro sul tema con la consapevolezza che il tema dell’immigrazione ci costringerà a fare ulteriori e necessari approfondimenti.

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Articolo pubblicato il 15/06/2023