
Direttiva dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC)
SANT’AMBROGIO – La Sacra di San Michele è uno dei loghi più visitati, e fotografati, del Piemonte. Con la crescita dei droni ad uso dilettantistico, il traffico aereo sull’abbazia era diventato, oltre che non regolato, anche pericoloso in caso di disfunzioni delle apparecchiature elettroniche. È così stato deciso di vietare l’uso dei droni in tutta l’area.
L’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha emanato una precisa direttiva di divieto. Spiegano dall’ente: “Tenuto conto della necessità di salvaguardare le attività di volo reale condotte per esigenze di pronto intervento, si dichiara l’area Sacra di San Michele protetta al volo ed è quindi vietato il sorvolo a tutti gli aeromobili ed apparecchi per il volo da diporto. Rimangono esclusi gli aeromobili di Stato, di soccorso, di emergenza, per le attività di sorveglianza, per il servizio antincendi, della Protezione Civile per la salvaguardia della pubblica incolumità e per le attività di utilità dell’ente Sacra di San Michele. Ulteriori deroghe devono essere coordinate e concordate con la Sacra di San Michele”.
Bisogna ricordare che l’uso di droni o altri apparecchi in volo, non autorizzati, comporta una sanzione che va da 56 mila a 113 mila euro. Dalla Sacra di San Michele spiegano: “I pellegrini e fedeli in visita alla Sacra sono sempre ben accolti, ma ora è necessario rispettare le limitazioni sull’uso di ogni apparecchio con pilotaggio da remoto, soprattutto per il senso di responsabilità e sobrietà che il luogo richiede. Ringraziamo l’ENAC per aver accolto e regolamentato la direttiva sui droni che sarà controllata con scrupolo”.
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Articolo pubblicato il 05/09/2023