Torino. “DIVISE DIMENTICATE”

Nasce l’associazione per dare voce “a chi è stato proibito di parlare e non c'è più, per dare voce a chi non l'ha mai avuta”!

Nella nostra società caratterizzata dal forte impatto della comunicazione ad ogni livello, che forse emoziona, ma poi scorre via e non ci lascia riflettere, succedono anche fatti e situazioni che distruggono famiglie e mutilano gli affetti più cari.

Le tracce, a livello corale si cancellano perché inevitabilmente travolte da altre informazioni. Si impedisce così una riflessione collettiva e responsabile senza poter porre rimedio a situazioni incresciose, presentate come episodi, sporadici e personali, ma divenuti costanti. E su questi aspetti vorremo soffermaci.

Nella nostra città, Il 10 settembre 2023 nasce L'Associazione "DIVISE DIMENTICATE", per dare voce “a chi è stato proibito di parlare e non c'è più, per dare voce a chi non l'ha mai avuta”!

Venti anni fa, ed esattamente il 10 settembre 2003, L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in collaborazione con la Federazione Mondiale per la salute mentale e all'Associazione Internazionale per la prevenzione al suicidio istituirono la giornata mondiale della prevenzione del suicidio, con l’obbiettivo di promuovere una maggiore conoscenza delle strategie di prevenzione, attirando l’attenzione della comunità scientifica e dell’intera popolazione su un problema molto diffuso quale il suicidio.

Però, come accade in molte situazioni, anche le migliori intenzioni e realizzazioni, cadono nell’obblio.

Sui presupposti e finalità della nascente Associazione “Divise dimenticate”, ne parliamo con il dottor Piero Angelo de RUVO, Socio Fondatore. Dall’incontro emergono particolari di notevole interesse.

L’associazione “Divise Dimenticate” è costituita per il benessere di familiari e amici di persone che si sono suicidate o fatte passare per tali, il più delle volte abbandonate a loro stesse, ed attraverso le sue iniziative, questa associazione vuole costituire un valido aiuto per la prevenzione al suicidio.

L’associazione confida nella Onnipotenza e nella guida Divina ma anche nella sensibilità umana. Attraverso le sue figure professionali e spirituali, facente parte dell’associazione stessa, vuole essere un valido aiuto al fianco delle Istituzioni per la ricerca della Verità.

Quella verità alcune volte contraddette da probabili archiviazioni frettolose e/o imposte, dando voce ai sopravvissuti, amici, colleghi, mogli, madri, figli e parenti che, in quanto diretti interessati hanno potuto raccogliere i timori, i pensieri e le preoccupazioni di chi è scomparso.

Nonostante i numerosi sforzi da parte delle Istituzioni, allo stato attuale mancano ancora dei protocolli che descrivono come meglio aiutare queste famiglie, il più delle volte con bambini piccoli. Basti pensare che nessuno nel comparto Difesa e Sicurezza, ha in seno un fondo, un programma di aiuto, seppur iniziale ed emergenziale per i familiari, per i minori, che hanno perso il loro sostentamento e la loro guida, ma anche per quei genitori che hanno perso un pezzo della loro vita.

Il tutto si limita a poche e frettolose sedute effettuate immediatamente con lo psicologo militare. Si assiste ad una lenta riduzione dei contatti sociali, al silenzio. Famiglie abbandonate nel quotidiano alla loro sofferenza, ma, quando compiacenti per alcune gerarchie, coinvolte in manifestazioni pubbliche al solo fine di riverire una formalità.

Quindi l’unico aiuto morale e materiale che ricevono, a volte, è la solidarietà spontanea dei colleghi.

Parlare di suicidio, o fatto passare come tale, non è facile, ma è necessario. Parlare di suicidi nel Comparto Difesa e Sicurezza, è ancora più difficile, è un argomento spinoso, sia che lo si guardi dalla parte dei familiari, sia che lo si analizzi dalla parte delle Istituzioni, entrambi scelgono il più delle volte la via più semplice, “IL NON PARLARNE”. Nascondendosi così dietro la tutela di chi resta o, peggio, consigliare i familiari per mero egoismo di immagine a non divulgare l’accaduto.

Quindi come prima azione, occorre gettare via la maschera dell’immagine e concentrarsi, utilizzando tutte le energie e le risorse per ottenere la verità. Far emergere, eventualmente, quelle storture derivanti da comportamenti discriminatori, vessazioni, molestie avvenute nei confronti dei sottoposti, trasformando, per alcuni, ma per fortuna pochi, di un sistema perfetto basato su ordini e comando in uno strumento di pressione e mortificazione del personale.

Se poi ci si aggiunge, da parte della vittima, il timore di chiedere aiuto al fine di salvaguardare la propria carriera imprigionata in una struttura di valutazioni e sanzioni racchiuse nelle mani della medesima persona, con piena discrezionalità nel farla progredire o meno, ecco che l’urlo silenzioso del loro disagio, dovuto ad una sensazione di solitudine senza aiuto, echeggia nel vuoto.

Da qui la decisione di tacere e cercare di curarsi da solo o, meglio, superare quei momenti senza parlarne con nessuno, evitando l’attività di supporto psicologico militare in quanto gerarchizzato.

Le donne e gli uomini che indossano una divisa sono le vere ed imprescindibili risorse del comparto difesa e sicurezza. Queste risorse selezionate e preparate, devono essere in ogni circostanza valorizzate e sostenute sia da chi ha un grado ed una responsabilità, sia da chi, l‘esperienza ha schiarito i loro capelli.

L’estremo gesto compiuto da chi indossa una divisa giurando fedeltà alla Repubblica Italiana per garantire la sicurezza interna ed esterna del proprio Paese, è un fallimento per la stessa istituzione e per l’intero Paese”. Così conclude il dottor Piero Angelo de RUVO

 

 

Il 10 settembre 2023 alle ore 10:30, presso la sala riunioni dell’Associazione Culturale “il laboratorio”, in via Bossi n° 28, (Torino) , come annunciato, si terrà la presentazione della

ASSOCIAZIONE CULTURALE PER LA COSCIENZA SOCIALE-APS-ETS

“DIVISE DIMENTICATE”

 

 

L’incontro è aperto alla cittadinanza, tramite segnalazione da effettuarsi entro l’8 settembre 2023

info.divisedimenticate@gmail.com

 

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Articolo pubblicato il 05/09/2023