Una realtà in costante ascesa, come ci conferma il direttore della Scuola, il Professor Giovanni Ravalli
Oggi parliamo di valori positivi, perché è saggio volgere lo sguardo al futuro, senza dimenticare le positività del passato. Tra queste, parlando di politica e partiti, non possiamo dimenticare l’istituzione da parte dei grandi partiti della prima repubblica, di scuole di partito finalizzate a formare la classe dirigente che, dopo la formazione e la “gavetta” avrebbe dovuto svolgere il compito di rappresentare il partito di riferimento nelle assemblee elettive ed al Governo di Comuni, regioni e Nazione.
Questo è il richiamo, poi tradotto in azione, che si è adottato a Torino, da parte dei vertici dei Fratelli d’Italia sin dagli anni scorsi, ossia l’istituzione di una scuola di partito.
Con quest’iniziativa, la direzione regionale del Partito di Giorgia Meloni, ha inteso valorizzare la consuetudine di un tempo, rivolta ai giovani simpatizzanti che intendono affacciarsi alla politica, coinvolgendoli alla frequentazione di un corso per amministratori, aperto appunto ad iscritti e simpatizzanti, ove vengono loro insegnate le principali materie oggetto dell’attività dell’Esecutivo e delle assemblee legislative.
Da parte dell’opinione pubblica la critica che spesso viene rivolta ai partiti politici, verte sulla impreparazione e superficialità di non pochi eletti. La scelta di Fdi regionale è quindi azzeccata, soprattutto nelle more del rinnovo del consiglio regionale del Piemonte e di molti consigli comunali, calendarizzati nel 2024.
Sabato 7 Ottobre è stato inaugurato il quinto anno della scuola regionale di formazione politica.
Nonostante la segregazione del Covid ed altre difficoltà locali, il tempo non è trascorso invano.
Per focalizzare ogni aspetto di quest’occasione formativa di livello, ne parliamo con il professor Giovanni Ravalli, direttore della scuola da quando è stata fondata.
-Professor Ravalli, quali sono oggi le sue riflessioni?
“Ringrazio i vertici del mio partito per avermi riconfermato alla guida della Scuola per il quinto anno consecutivo. La nostra scuola di formazione, unica in Piemonte, è il segno concreto della grande importanza che il Presidente Giorgia Meloni ha sempre dato alla formazione e all’aggiornamento per i nostri tesserati e simpatizzanti. Negli ultimi quattro anni sono stati più di 250 gli iscritti da tutto il Piemonte; quest’anno sono già arrivate una sessantina di adesioni, per lo più da parte di amministratori locali e giovani che trovano nella scuola un luogo di crescita e di confronto con le realtà di tutto il territorio regionale”.
-Entrando nel merito di docenti e programmi, potrebbe fornirci ulteriori elementi?:
”Nel passato abbiamo avuto relatori importanti come Crosetto, La Russa, Ghiglia, Montaruli e tanti altri; per questo anno molti parlamentari, tra cui anche il ministro Roccella, hanno dato la loro disponibilità a tenere delle lezioni su tematiche specifiche di loro competenza”.
-Le prime novità dell’anno accademico 2023-24?
“La linea guida dell’anno accademico 2023-24 è contenuta nel titolo della relazione del Sottosegretario al ministero dell’istruzione e del merito On. Paola Frassinetti che ha inaugurato il nuovo anno accademico: La meritocrazia.
Il prossimo appuntamento è per il 21 Ottobre con l’On. Maddalena Morganti su famiglia e valori non negoziabili. L’appuntamento resta presso la sede di FdI in via Nizza 43 a Torino”.
-Chi, all’interno del Partito a Torino, ha continuato a credere nell’importanza della formazione e quindi nella scuola?
“Un grazie speciale al nostro coordinatore regionale On. Fabrizio Comba, che per primo ha voluto e ha sempre sostenuto questo progetto”
Grazie della disponibilità Professor Ravalli. Ci rivedremo a fine anno accademico.
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Articolo pubblicato il 10/10/2023