Netanyahu e Hamas perfetti alleati

L'Analisi di Luigi Cabrino

Il riaccendersi degli scontri in Palestina col lancio di razzi da parte di Hamas nella striscia di Gaza verso insediamenti israeliani ha in poche ore riportato l'attenzione mondiale sul conflitto israelo-palestinese.

Moni Ovadia, intellettuale ebreo non certo filopalestinese vede nell' esacerbarsi degli scontri il risultato voluto delle opposte fazioni estreme, Hamas da un lato e gli estremisti israeliani dall' altro. Acerrimi nemici incapaci della minima forma di dialogo ma che, paradossalmente, nella gravità di questa situazione portano ciascuno acqua al proprio mulino riducendo a minoranza inascoltata la gran parte di israeliani e palestinesi desiderosi solo di serenità e pace.

Ovadia è stato sentito in proposito confermando:

"Israele lascia marcire le cose, fingendo che il problema palestinese non esiste, per cancellare la stessa idea che i palestinesi esistano; e la comunità internazionale è complice: questi sono i risultati".

Moni Ovadia, intellettuale ebreo, dopo la premessa che

"la morte anche di una sola persona, sia essa israeliana o palestinese, è sempre una tragedia e va condannata con tutte le forze"

punta il dito contro la politica del governo israeliano e del premier Netanyahu, dopo l'attacco missilistico di Hamas e la risposta annunciata da Tel Aviv.

"Questa è la conseguenza di una politica di totale cecità, di occupazione e colonizzazione - sottolinea Ovadia - La Striscia di Gaza non è un territorio libero, è una gabbia, una scatola di sardine: è vero che dentro non ci sono gli israeliani, ma loro controllano comunque i confini marittimi e aerei, l'accesso delle merci, l'energia, l'acqua. Non a caso l'Onu aveva già dichiarato Gaza zona 'non abitabile'. La situazione è vessatoria, dirò di più: è infernale. Come ci insegna persino l'Iliade, l'assedio è una forma di guerra... e allora? A Gaza non sono forse assediati da Israele? Poi, hanno deliberatamente lasciato il governo di Hamas perché per gli israeliani la rottura inter-palestinese fra Hamas e l'Olp-Al Fatah è stata fondamentale".

Si potrebbe dire che, in un tragico gioco delle parti, Hamas è il miglior alleato di Netanyahu e viceversa...

"Esattamente, l'uno favorisce l'altro - risponde - Oramai è chiaro che i governanti israeliani non vogliono uno Stato palestinese, vogliono che i palestinesi vivano così, non ribellandosi e non fiatando neanche quando gli portano via l'acqua o la luce. E la comunità internazionale - accusa Moni Ovadia - è schifosamente complice. Ora aspettiamo che al centinaio di morti israeliani si risponderà uccidendo un migliaio di palestinesi, rinforzando sia Netanyahu che Hamas...".

E come se ne esce fuori?

"Non se ne esce: la soluzione 'due popoli, due stati' non è più praticabile per colpa di Israele, l'unica soluzione giusta sarebbe 'due popoli, uno Stato' ma è altrettanto impraticabile".

 

Luigi Cabrino 

 

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Articolo pubblicato il 09/10/2023