
Una seconda ristampa del volume per ricordare l’unica donna italiana a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura
In questo periodo che si assegnano i premi Nobel per le varie tematiche, è l’occasione per ricordare l’unica donna, Grazia Deledda a vincere il premio Nobel nel 1926 per la letteratura italiana. L’opportunità, ci viene offerta con il libro di Maria Elvira Ciusa, “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”(foto copertina 207 pp. ill. €20.00).
Un volume - copertina cartonata con il ritratto della scrittrice alla fine degli anni Venti - ricco di oltre cento illustrazioni - di cui molte inedite - che documentano il ritratto di una donna che seppe con grande determinazione mettere al centro della propria esistenza l’amore per la scrittura.
Nella premessa l’autrice afferma;”Raccontare la vita di Grazia Deledda è stato come immergersi nel passato, nel mondo delle memorie e sondare le mie origini radicate in una terra che sin da bambina recepivo speciale”. Seconda donna a vincere nel 1926 il Premio Nobel per la letteratura dopo la svedese Selma Langerlöf. La motivazione dell’assegnazione per la sua ispirazione idealista scritta con raffigurazioni di chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi.
La vita di Grazia Deledda apparentemente priva di avvenimenti di rilievo in una Italia umbertina ancora in cerca di assestamento nel suo tessuto politico e arretrata in quello civile e culturale, assunse ben presto valore straordinario. Scrittrice e donna animata da una volontà di ferro riuscì ad importarsi, in un mondo dominato dagli uomini, all’attenzione della critica e dei lettori affascinati dalle sue storie radicate inizialmente in una terra vergine, colta nel momento di passaggio verso un’omologazione antropologica e intellettuale.
Nel capitolo “In viaggio verso Stoccolma”, per ritirare il premio, Maria Elvira Ciusa, descrive minuziosamente l’avvenuta comunicazione dell’assegnazione del premio, e il sollecito da parte di un giornalista, che manifestasse le sue emozioni dell’avvenuto riconoscimento;”Impressione me ne ha fatta e molta, - dice Grazia Deledda - e me ne ha fatta tanta anche in questo momento che la notizia è sicura. Sono contenta per me, orgogliosa pel mio paese. Ho intenzione di andare avanti, lavorare sempre come ho fatto fino ad oggi. Lavorare con coscienza, non per mestiere. Per mestiere, posso vantarmi, mai ho scritto una riga”.
Se si considera la risonanza che ebbero le opere delle grandi scrittrici straniere sue contemporanee come Pearl S. Buck, Sindonie - Gabrielle Colette, Virginia Woolf o Selma Langerlöf, che fu la prima donna ad essere insignita del premio Nobel per la letteratura, non inferiore fu quella raggiunta dai romanzi della Deledda, soprattutto dopo che anche a lei fu conferito il prestigioso riconoscimento.
Ancora oggi, in tempi così profondamente mutati, le sue opere sono frequentate da una quantità di lettori che amano ritrovare nella sua prosa le descrizioni di paesaggi verginali e di passioni umanamente istintive espresse con pietà partecipata e forte introspezione lirica, sullo sfondo di quell’Italietta ancora slegata dallo sviluppo industriale europeo. Un libro per rivisitare il passato e conoscere sempre di più da vicino il personaggio di Grazia Deledda.
Autrice:
Maria Elvira Ciusa, nata a Nuoro: Saggista, storica dell’arte e pubblicista, pronipote dello scultore Francesco Ciusa e figlia dello scrittore Mario Ciusa Romagna, si è formata nel campo storico-artistico sotto la guida di Roberto Longhi a Firenze e Corrado Maltese a Cagliari. Ha tenuto corsi di Letteratura Italiana e Storia dell’Arte presso l’Università di Cagliari, oltre a seminari in diverse sedi accademiche: all’Università di Arezzo sull’opera di Giuseppe Biasi e sulle influenze delle Secessioni di Vienna e Monaco sull’arte del primo Novecento in Sardegna(2000), e all’Università di Philadelphia sul rapporto, fino ad allora non indagato tra l’opera di Grazia Deledda e il mondo degli artisti suoi contemporanei (2002). Da pubblicista ha collaborato per oltre dieci anni alla pagina culturale dell’Unione Sarda”. Tra le innumerevoli collaborazioni con istituzioni pubbliche e private sono da segnalare : “Grazia Deledda, biografia e romanzo(Biblioteca Nazionale Centrale, Roma 1987), “”Casa Balla e il futurismo”(Villa Medici , Roma 1989), “L’isola in bianco nero”(Galleria Comunale d’Arte, Cagliari 1994), “Roma e il paesaggio urbano nella narrativa deleddiana” (Oliena 2012).
Descrizione immagini:
Foto copertina libro
Foto 1 La casa natale di Grazia Deledda in un disegno di Giovanni Ciusa Romagna
Foto 2 Grazia Deledda riceve il Premio Nobel
Foto 3 Grazia Deledda fotografata da Eva Barrett 1927
Foto 4 Grazia Deledda nel 1927 con il direttore della rivista « Caras y Caretas», Juan José de Soiza Reilly.
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal libro:
“Grazia Deledda. Una vita per il Nobel” di Maria Elvira Ciusa, cartonato pp.207 ill. ni in b/n Carlo Delfino Editore, Sassari 2021, €20.00
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Articolo pubblicato il 01/11/2023