A Londra il primo vertice sull’Intelligenza Artificiale. Firmato l’accordo per uno “sviluppo sicuro”

Preoccupazioni e opportunità a livello globale. L'impegno di Giorgia Meloni

Il 2 novembre 2023 a Londra si è tenuto il primo summitt sull'Intelligenza Artificiale, alla ricerca di un accordo globale per lo “sviluppo sicuro” di una nuova frontiera "non umana", che ha generato una malcelata, forte preoccupazione.

Un tangibile segnale di inquietudine è nella rapidità stessa con cui si sono riuniti i rappresentanti dell'Unione Europea, di USA e Cina, invitati e presto riuniti al “Safety Summit”, chiamati a stilare una barriera etica agli algoritmi della IA e definire una metodologia di utilizzo comune da adottare nei prossimi cinque anni. Tra i partecipanti, anche Sam Altman, il creatore di chatGPT, ed Elon Musk, l’imprenditore sudafricano che vuol portare l’uomo su Marte e connettere il cervello al computer.

Al di là delle buone intenzioni palesate, questa prima, storica riunione di 28 paesi tecnologicamente avanzati, maschera la necessità di costruire una qualche forma di fiducia globale intorno a una tecnologia che, nata per robotizzare il lavoro della razza umana, ora rischia di sostituirle anche il pensiero e sfuggirle di mano.

Ecco dunque un primo concordato mondiale imperniato sull’urgenza di comprendere e adoperare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in modo responsabile e controllato.

Tutto questo mentre gli algoritmi di ChatGPT stanno rapidamente aumentando in velocità e in conoscenza, fornendo uno strumento in grado di creare falsa informazione estremamente credibile, nelle mani di chiunque intenda manipolare il pensiero delle masse. Un’attività già in atto e sempre più difficile da individuare. Altrettanto preoccupante è l’immagine virtuale che rende sempre più mimetizzato e contraffatto il contatto con la realtà.

Tecnologie da gestire per non essere gestiti, come ha ribadito la premier Giorgia Meloni, invitata al Summit londinese, dove ha sottolineato: “con lo sviluppo di un’intelligenza artificiale senza regole si rischia che sempre più persone non siano necessarie nel mondo del lavoro (…) Così che non crei maggior divario tra ricchi e poveri. Il nostro obiettivo vuole garantire una IA che promuova lo sviluppo, non l’emarginazione…”

La premier italiana ha quindi annunciato un prossimo incontro sull’IA, a Roma, in occasione del G7. Lo sviluppo tecnologico ha prodotto balocchi sempre più evoluti per soddisfare gli elettronici vizi di un'annoiata quotidianità, ed ora stiamo pagando pegno. I sintomi si fanno evidenti e il timore per l’intelligenza umana non è dichiarato, ma è intuibile e penetrante, già anticipato più volte su Civico20News, e non solo. Questo e altro di preoccupante, per noi uomini liberi in un mondo sempre più iper controllato, emerge da imperdibili, varie interviste e dichiarazioni reperibili sul Web.

Link dell'articolo: il dilagare sul Webdi una manipolazione affidata all'IA, ma da chi?

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Articolo pubblicato il 03/11/2023