Fino al 7 gennaio 2024, l’arte moderna e contemporanea si presenta in cinque luoghi che hanno caratterizzato la storia di Chieri
La mostra di arte moderna e contemporanea La materia parla. Sculture d’autore in dialogo con la città ha inaugurato il 31 ottobre scorso la Cappella dell’Oratorio di San Filippo Neri, riaperta al pubblico dopo un importante intervento di restauro conservativo che l’ha riportata agli splendori originali. Questa cappella, ricca di storia, torna ad essere uno dei principali luoghi della cultura di Chieri, dove sarà possibile organizzare eventi di vario genere: esposizioni, concerti, spettacoli teatrali, conferenze, incontri.
Vi raccontiamo una mostra diffusa che dalla Cappella di San Filippo avrà soltanto il punto ideale di partenza, e si svilupperà in altri quattro luoghi di Chieri, ciascuno con un altrettanto ricco passato: la Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII), il sagrato della Chiesa di San Filippo, il sagrato della Chiesa di San Bernardino e l’Imbiancheria del Vajro. Con una sapiente e magica fusione fra passato e presente, fra antico e moderno, si creerà una contaminazione tra architetture classiche e declinazioni artistiche contemporanee, per offrire ai visitatori la possibilità di conoscere autori di fama nazionale ed internazionale.
Curata da Monica Trigona, la mostra si collega a una tradizione che qualifica Chieri e la accredita come una città attenta alle suggestioni dell’arte contemporanea. Una visione che si è rafforzata negli anni con la scelta di valorizzare la Fiber Art (1), espressione artistica del Tessile, un grande elemento caratterizzante il territorio. Questa corrente artistica, dalla dimensione internazionale, prende a prestito le tecniche dei tessitori, utilizzandole in maniera del tutto inedita e concettuale, animata da uno spirito pionieristico nel processo di riuso dei più svariati materiali.
Monica Trigona, oltre che curatrice di arte e mostre, è stata ideatrice, insieme alla pittrice Sabrina Rocca e all’avvocato Maria Irma Ciaramella, del progetto solidale L’arte fa bene, che ha unito 59 artisti in un programma di solidarietà.
La mostra “La materia parla. Sculture d’autore in dialogo con la città” si connette idealmente alle esperienze espositive precedenti nell’ambito della Fiber Art, che ha contribuito a legittimare l’utilizzo di qualsiasi medium, purché animato da una forte e sincera verve creativa. L’esposizione si propone di indagare produzioni plastiche, originali e personalissime, che dagli anni Ottanta del secolo scorso ai giorni nostri hanno concorso allo sviluppo della espressività contemporanea, attribuendo grande importanza all’elemento profondo e primario che è sostanza del proprio linguaggio: la materia, appunto, di fronte alla quale l’artista è portato ad assumere atteggiamenti sempre più radicali: talora si piega alle sue forze interne condizionando forme e superfici delle opere; oppure gioca con le sue caratteristiche intrinseche praticando differenti aggregazioni e giustapposizioni; talvolta ne stravolge la natura provocando interessanti slittamenti di senso e spiazzamenti percettivi, che inducono ad un diverso punto di vista sulla realtà.
Nel variegato percorso espositivo, incontreremo due opere precedenti al periodo preso in considerazione: una si trova nel giardino dell’Imbiancheria del Vajro, realizzata da Umberto Mastroianni; la seconda, di Maria Lai, nell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII). Umberto Mastroianni, considerato il successore di Boccioni per il suo plasticismo di derivazione futurista, espone una scultura bronzea degli Anni Sessanta, dalle caratteristiche informali; Maria Lai, allieva di Arturo Martini, è una delle artiste più riconosciute del recente passato e propone una riproduzione bronzea della seconda metà degli Anni Cinquanta, un Presepio con due figure umane quasi geometrizzate. Nella stessa Cappella barocca svetta un’opera “fuori dal coro” per provenienza ed età della giovane autrice, la svedese Diana Orving: una scultura tessile in juta riciclata, sospesa nella volta.
La mostra è stata realizzata grazie alla disponibilità degli artisti e alla collaborazione della Galleria Lara e Rino Costa di Valenza, di Tempesta Gallery di Milano, della Galleria Umberto Benappi di Torino e della galleria Mazzoleni di Torino. Gli artisti presenti in mostra sono: Salvatore Astore, Stefano Bonzano, Domenico Borrelli, Umberto Cavenago, Giacinto Cerone, Carlo D’Oria, Piero Fogliati, Theo Gallino, Gabriele Garbolino Rù, Paolo Grassino, Maria Lai, Umberto Mastroianni, Marco Mazzucconi, Aldo Mondino, Diana Orving, Carlo Pasini, Antonio RielloSilvano Tessarollo.
Venerdì 24 novembre è in programma la Tavola Rotonda "L'evoluzione della materia", alle ore 18, all’Imbiancheria del Vajro, alla quale parteciperanno la curatrice Monica Trigona, Roberto Mastroianni, docente all’Accademia Albertina di Belle Arti, e alcuni artisti partecipanti al percorso espositivo “La materia parla”. Durante la serata verrà presentato il catalogo della mostra, pubblicato dalla Società Editrice Allemandi di Torino.
Aperture al pubblico, ad ingresso gratuito: la Cappella di San Filippo, la Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) e l’Imbiancheria del Vajro sono aperte al pubblico dal 3 novembre 2023 al 7 gennaio 2024, dal venerdì alla domenica, dalle ore 15 alle ore 18. Le opere posizionate sul sagrato della Chiesa di San Bernardino e su quello della Chiesa di San Filippo saranno sempre visibili. In alcuni giorni di apertura, nell'ambito di un accordo con il Liceo Augusto Monti per i progetti di PCTO, alcuni studenti chieresi accompagneranno i visitatori lungo il percorso espositivo.
Indirizzi e luoghi della mostra in Chieri:
Cappella di San Filippo - Via Vittorio Emanuele II 65
Sagrato della Chiesa di San Filippo - Via Vittorio Emanuele II
Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) - Via Palazzo di Città
Imbiancheria del Vajro - Via Imbiancheria 12
Sagrato della Chiesa dei Santi Bernardino e Rocco - Piazza Cavour
Info e contatti: Comune di Chieri - Servizio Cultura - via Palazzo di Città, 10 - 011.9428462 - cultura@comune.chieri.to.it
Infine, sabato 9 dicembre 2023, una navetta gratuita partirà, alle ore 14.30, da piazza Castello, a Torino, lato Teatro Regio, per accompagnare turisti e visitatori a Chieri: prima all’Imbiancheria del Vajro e poi nel centro, da dove ripartirà alle 17.30 alla volta della mostra “La materia parla”. In questa occasione sarà possibile degustare a prezzo convenzionato una merenda dolce nelle pasticcerie Dolci&Dolci e Buttiglieri, premiate con il riconoscimento “Maestro del Gusto 2023 – 2024”. Occorre prenotare il viaggio in navetta con una mail a cultura@comune.chieri.to.it
Questa mostra “diffusa” rappresenta una interessante occasione per andare alla scoperta del territorio chierese, per visitare luoghi civili e sacri già conosciuti e qualcuno ancora da scoprire, come la recentissima riapertura, dopo il restauro, dell’Oratorio di San Filippo Neri. Dopo la bella inaugurazione, torneremo anche noi a Chieri a visitare la città e a raccontarvi le sue bellezze storiche ed artistiche, una alla volta.
Note
(1) La Fiber Art è una corrente artistica nata nel Novecento i cui esponenti sfruttano fibre tessili, tessuti o filati. Le opere di fiber art privilegiano l’aspetto artistico e decorativo rispetto a quello pratico, e il loro significato risiede nei materiali stessi e nel lavoro manuale dell’artista che le ha create. Il termine è stato coniato da curatori e storici dell’arte per descrivere le creazioni degli artisti-artigiani emersi dopo l’ultimo conflitto mondiale. Qualche critico vi ha visto un contributo dai moti femministi, considerati da alcune artiste occasione ideale per riutilizzare fibre tessili a fine creativo ed esprimere dissenso verso la condizione di lavoro femminile.
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Articolo pubblicato il 11/11/2023