
Proseguono giornate creative e partecipate alla 93° edizione della Fiera internazionale del Tartufo bianco
La cultura della produzione genuina e del buon mangiare annovera altre tappe significative alla Fiera internazionale del Tartufo bianco aperta ad Alba nei weekend sino al 3 dicembre.
Sabato 4 novembre nella sala Beppe Fenoglio al cortile della Maddalena è stato degnamente presentato il Progetto triennale per la valorizzazione e promo commercializzazione del distretto delle tre città creative Unesco per la Gastronomia: Alba, Bergamo, Parma.
E’ un progetto che risale al 2021 nell’ambito del Distretto delle città creative Unesco. Si valorizza l’alchimia tra saperi antichi e materie prime uniche che ha contribuito a creare un patrimonio enogastronomico dal valore inestimabile, fortemente identitario e fondato sulla ricchezza della biodiversità. Le tre città intendono promuovere e valorizzare non solo le loro eccellenze enogastronomiche, ma anche la varietà dei paesaggi, la ricchezza culturale, l’eredità storica e le innumerevoli attrattive turistiche dei territori.
C’è un progetto di rete comune coordinato dall’Ascom e presentato con efficacia dal dottor Vittorio Dall’Aglio, presidente Ascom di Parma e finalizzato a creare un ecosistema capace di includere il vivere, il visitare e il fare impresa.
Per dimostrare al palato la potenzialità dei nobili progetti, è giunto da Parma Andrea Nizzi, uno chef a livello internazionale e consigliere del Parma Quality Restaurants, il Consorzio dei ristoratori di Parma e provincia, uniti dall’obiettivo comune di fare squadra per valorizzare la cultura culinaria locale, declinata in tutti i suoi aspetti: cucina, ospitalità e prodotto tipico.
Il Consorzio si presenta come opportunità per promuovere il grande patrimonio alimentare di Parma, vera eccellenza internazionale, contribuendo al rilancio turistico di tutta la provincia. Il Parma Quality Restaurants annovera tra i suoi consorziati rappresentanti della cucina tradizionale e di quella creativa che lavorano nel rispetto del territorio e delle sue materie prime.
Nizzi ha sottoposto al palato di un attento convivio, un piatto che coniuga le prelibatezze di Parma con il gioiello di Alba, il tartufo bianco.
La creazione “soffice di latte con cremoso di fioretto fondutina di parmigiano reggiano e tartufo bianco”
Le delizie degli dei conservano tradizioni e culture ben radicate anche nel cuneese, all’altezza degli abbinamenti di livello.
Per chi ancora non lo conoscesse, dal 2009 il Prosciutto crudo di Cuneo ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Vanta però precedenti tradizioni che risalgono al 1630.
Potremo definirlo il prosciutto a KM 0. Il sapore è inconfondibile e delicato, non appesantito da fastidiose salature, dopo una stagionatura di 24 mesi come ci garantisce ed attesta il dr.Giovanni Battista Testa direttore del Consorzio di Tutela e promozione del prosciutto Crudo di Cuneo.
Nel paradiso del palato non poteva mancare un brindisi d’autore, con il calice di Alta Langa DOCG, espressione della migliore tradizione spumantistica piemontese. Fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia fin dalla metà dell’ottocento ed oggi riconosciuto dall’Unesco.
Come abbiamo accennato la presenza di Andrea Nizzi, merita qualche notizia e considerazione appropriata. Si forma presso l’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme, muovendo i primi passi a livello culinario sulle rive del Po allo Stendhal da Bruno a Sacca di Colorno.
Continua la sua esperienza gastronomica toccando montagna e mare in varie stagioni estive. Collabora con il più importante tour operator in Italia e con loro arriva nel 2002 a Fontevivo in provincia di Parma come Chef al Ristorante 12 Monaci, che rileva nel 2004 con la moglie Letizia e lo gestisce ampliando la gamma dei servizi.
Nel 2020 viene eletto presidente del Consorzio Parma Quality Resturants e traghetta e amplia il gruppo dei soci nel periodo più difficile per il mondo della ristorazione e ricopre la carica fino a febbraio 2023. Nel 2021 fonda con 3 giovanissimi ragazzi Arma12 srl società che gestisce il Ristorante Bistro’ Labirinto all’interno del Labirinto più grande del mondo di proprietà di Franco Maria Ricci nel comparto food e somministrazione.
Nizzi, come lui stesso ci conferma, ritorna con entusiasmo ad Alba perché oltre alla soavità del tartufo, ritrova un epigono della cucina del territorio con la qualità non solo garantita, ma sempre migliorata. Il concetto dell’uso accorto delle materie prime, già enunciato nella presentazione del consorzio e delle finalità, ci viene con maggior forza enunciato e raccomandato e non possiamo tacerlo dalle colonne di Civico20News, per l’accortezza dei nostri lettori e degli chef autentici che si sentano rincuorati dalla scelta operata.
Al via alla stimolanti e gustose iniziative del prossimo weekend.
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Articolo pubblicato il 09/11/2023