Contro il Siena, si è vista una Juventus pimpante che, sebbene con un po' di fatica nel primo tempo, alla fine si è messa in tasca i 3 punti con un secco 3-0 sui toscani.

Grazie alle reti di Lichsteiner, Giovinco e Pogba, gli uomini di Conte si trovano ora a +7 dall'inseguitrice Napoli che stasera dovrà vedersela con l'Udinese in trasferta.

Come mister Conte aveva detto in conferenza stampa, anche le partite più "facili", come quella contro il Siena, devono essere considerate da qui alla fine del campionato come finali di coppa: insomma massima concentrazione e pedalare decisi senza battute d'arresto.

Quella che è scesa in campo è stata una Juventus con molti diffidati che doveva tener conto anche dello scontro diretto della settimana prossima proprio in quel di Napoli dove sarà fondamentale non perdere.

Nota negativa della partita risulteranno poi solo essere i fischi contro alcuni uomini tra cui Giovinco e Vucinic, a fonte dei quali, nel dopopartita, l'allenatore dirà che "sembra riduttivo parlare di fischi al solo Giovinco perché io li ho sentiti anche contro altri giocatori. Bastava sbagliassero un appoggio o un gesto tecnico. E allora dico che io sono pronto ad andare contro di tutti, perché non sono d'accordo, vedo tanta presunzione".

Conte precisa di avercela con alcuni tifosi sostenendo che "forse ci siamo dimenticati che un anno fa venivamo da due settimi posti e senza la Uefa. L'unica cosa nella quale eravamo presenti era la Coppa del Nonno. Questi ragazzi devono essere sostenuti: chi fischia è uno pseudotifoso".

In effetti è difficile dargli torto dopo un campionato vinto senza subire sconfitte e questo in cui, nonostante aver perso alcune partite, la squadra ha attualmente più punti dell'anno scorso.

In chiusura, c'è da rimarcare nuovamente il solito calendario impietoso che stavolta è toccato al Napoli: perché farlo giocare stasera che è lunedi quando già i partenopei dovranno incontrate la Juventus nel pre-anticipo di venerdì sera avendo così solo tre giorni di riposo? Ormai dobbiamo arrenderci al volere dei diritti televisivi di Sua Maestà la TV a pagamento.

Marco Pinzuti