Un Governo con poco coraggio

Famiglie, evasione, cuneo fiscale: buoni intenti ma ridimensionati

Il Governo giallorosso era partito decisamente bene per quanto riguarda alcuni temi non presi in considerazione dal precedente esecutivo gialloverde, ma come spesso accade si era iniziato il tutto con ottimi propositi per poi (forse) finire con un deciso ridimensionamento.

Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie e quindi anche a dare impulso a una bassa natalità che ci vede fanalino di coda a livello mondiale si era inizialmente parlato di assegno unico di 240 euro al mese per ogni figlio sino ai 18 anni e di un allungamento parentale per i neopapà da 5 a 10 giorni.

A quanto pare, dei 240 euro non si parla più e l'ipotesi più probabile rimane quella dell'aiuto economico per gli asili nido; sul fronte invece del congedo ci si fermerà a 7 giorni anziché ai 10 iniziali.

Sul fronte delle famiglie, ci arebbe stato anche di che parlare sulle spese per i prodotti per l'infanzia, visto che, come già ho avuto modo di scrivere su questo giornale, oggi l'iva sui prodotti neonatali è del 22% mentre quella sulla vendita del tartufo è del 10%, ma anche sulla rimodulazione dell'iva il Governo deve aver avuto paura delle solite lobby.

Passando poi all'annoso tema dell'evasione fiscale, si era parlato sia della diminuzione dell'utilizzo del contante sia della penalizzazione per chi non usa il POS per i pagamenti, quasi tutte questioni rimandate a luglio del prossimo anno senza capirne un valido motivo.

Credevamo di sapere che l'evasione fosse soprattutto dovuta al sommerso all'interno degli autonomi, commercianti, liberi professionisti che, a differenza di lavorari dipendenti e pensionati, posono evadere, ma evidentemente il Governo deve aver preso in considerazione l'analisi di Sallusti direttore de Il Giornale che la scorsa settimana a Otto e Mezzo su La7 ha avuto il coraggio di sostenere che l'evasione è dovuta soprattutto ai lavoratori dipendenti, operai e insegnanti che avendo in Italia basse retribuzioni sono costretti a fare anche lavoro in nero non denunciato, pensiero su cui preferisco sorvolare poiché si commenta da sè!

Resta, infine, la questione del cuneo fiscale su cui si è intenzionati a diminuire, ma senza ancora capirne i tecnicismi e la eventuale rimodulazione delle aliquote irpfer, benché la follia della flat tax sembra essere, per il momento, evitata.

Questo, dunque, appare essere un Governo con qualche buon intento di ridistribuzione della ricchezza e della lotta all'evasione, in grado di riportare un po' di equilibrio in questa Italia nella quale la forbice sociale si fa sentire da decenni, salvo poi constatare che come accadeva per Don Abbondio ne I Promesi Sposi, "il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare" e così sembra essere il timido corraggio dell'attuale esecutivo.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/10/2019