Il solito condono

Ancora una volta un condono per non pagare le tasse: Draghi come gli altri

E' dal Governo gialloverde di qualche anno fa che sentivamo la mancanza di condoni, aiutini a chi non paga le tasse e sa che in questo Paese prima o poi si ottiene il solito sconto, così come già acccaduto in passato negli anni 1973, 1982, 1985, 1991, 1995, 2003, 2009, 2014 e appunto 2019 con l'esecutivo Conte-DiMaio-Salvini.

Draghi, per onestà intellettuale, ha avuto almeno la correttezza di ammettere che si stia trattando di un piccolo condono che riguarda debiti verso lo Stato sotto i 5.000 euro per imprenditori con redditi annuali sotto i 30.000 euro.

Certamente si tratta ai una platea di piccoli o micro imprenditori, commercianti e professionisti, ma ciò che infastidisce maggiormente è la filosofia di questo approccio, un apporoccio che in qualche modo rende sciocchi coloro che come lavoratori dipendenti hanno le tasse trattenute in busta paga e quindi non scontabili, mentre chi è a partita iva può farla franca periodicamente alla faccia di trovarsi nel primo Paese europeo per evasione fiscale.

Onestamente da uno come Draghi non ce lo saremmo aspettati, ma quando si crea un Governo in cui si danno poltrone ministeriali a tutti bisogna arrivare a compromessi, per accontentare tutti e la pace fiscale a qualche parte politica fa sempre molto piacere e tant'è che anche questa volta, come nel primo Governo Conte, i regali a chi non paga le tasse si sono fatti puntualmente sentire.

Proprio in un momento storico in cui la coesione sociale è fondamentale e le risorse da mettere in campo per la pandemia vengono spremute non ci sarebbe stato certo bisogno di fare sconti a chi non paga le tasse, ma concentrarsi maggiormente sui reali bisogni dell'Italia, come investire di più per le vaccinazioni o aiutare le madri che dovranno restare a casa ad accudire i figli in DAD, mentre si è arrivati al punto che le madri che già godono dello smart working casalingo non hanno bisogno di sussidi: come se una mamma per il solo fatto di essere in casa potesse distrarsi continuamente dal lavoro per accudire il figlio!

Tornando al condono, è ormai prassi di molti Governi, da destra (Belusconi 2003 e 2009 e Conte I del 2019), di sinistra (Craxi 1985 e Renzi 2014) e di centro (Spadolini 1982 e Andreotti 1991), ma è una atteggiamento che deve finire, che non può perpetuarsi durante una crisi economica come quella che stiamo attraversando con una forbile sociale tra le più ampie di sempre, nella qualche chi è ricco lo è sempre di più e chi è povero vede peggiorare la propria posizione.

Se l'annosa lotta all'avasione fiscale deve partire dagli sconti che lo Stato fa a chi non paga le tasse c'è da domandarsi come si possa invertire veramente direzione e se con Draghi si è parlato sino allo sfinimento di cambio di passo, il bel tempo non si vede certamente dal mattino, almeno per ora.

 

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Articolo pubblicato il 24/03/2021