Torino. Via Di Nanni, “rubata ai cittadini e regalata al degrado”

Il presidio a sostegno delle proteste dei cittadini, perchè la Lega non ci sta

Abbiamo purtroppo potuto constatare come l’andazzo dissennato imposto dalla giunta Appendino ed ancor più caldeggiato dall’accoppiata Stefano Lo Russo &Francesca Troise, presidente della Terza Circoscrizione, di creare isole pedonale ovunque, sia dissennato, perché ne va di mezzo essenzialmente la sicurezza dei cittadini.

La capogruppo della Lega Nord, Anna Vadalà, dopo essersi resa conto, anche in seguito ad un presidio organizzato dalla Lega nei mesi scorsi in via Di Nanni, della gravità del problema, ha presentato una mozione contro il degrado che si è creato in quella parte di via Di Nanni che da piazza Sabotino arriva alla chiesa di San Bernardino, ma è stato sdegnosamente respinto dalla maggioranza del consiglio della Circoscrizione Tre.

Così Giovedì 3 agosto alle 21 la Lega ha organizzato una manifestazione autorizzata, di sostegno e sensibilizzazione, a fianco dei cittadini residenti.

 

Un presidio simbolico, pacifico e condiviso”, ci dichiara Anna Vadalà,” per urlare all’amministrazione comunale e circoscrizionale che è ora di dire BASTA AL DEGRADO”.

La mobilitazione riveste questo significato ed è ancor la capogruppo della Lega nella circoscrizione a precisarci:

È arrivato il momento di fare qualcosa per chi ha sopportato disordini, delinquenza, consumo e abuso d’alcol.

È arrivato il momento di tutelare i cittadini, per davvero.

Noi iniziamo da qui”.

 

Così un gruppo di cittadini e di esponenti della Lega, tra cui il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, ha simbolicamente preso possesso della via, nella zona più rischiosa, all’angolo con via Volvera.

Anna Vadalà ha sintetizzato così lo spirito dell’iniziativa: “A tutela dei residenti, del mercato che da fiorente decade ogni giorno di più ed in solidarietà dei tanti immigrati onesti che lavorano in zona, a differenza di quelli che, specie di notte, con l’esercizio di traffici illeciti e dello spaccio di droga, si combattono per bande e in stato di alterazione e di manifesta ubriachezza, importunano passanti e residenti”.

Uno dei limiti delle zone pedonali, quando come in questo caso, sono scelte con criteri esclusivamente ideologici, comporta innanzitutto il rischio per la sicurezza dei residenti.

In particolare, coloro che rincasano alla sera, come ci ha dichiarato una giovane commerciante, sono obbligati a camminare a piedi, perché i parcheggi auto sono lontani e limitati e si trovano esposti ad ogni rischio.

Per cui il malcapitato passante è soggetto ad ogni dileggio, se non incorre in guai peggiori. Una sparuta contestazione ad opera di attivisti dei centri sociali, ha avallato ancor più la validità dell’iniziativa e indicato chi sostiene il degrado e la minaccia alla libertà dei residenti.

Anna Vadalà ringraziando i cittadini che con la loro partecipazione hanno attestato l’urgenza di provvedere a rendere vivibile in ogni ora del giorno e della notte via Di Nanni, ha dichiarato che non si fermerà qui.

Se poi un giorno la supponenza nei confronti dei problemi reali del cittadini, consentirà al sindaco Lo Russo di prendere atto della situazione, non sarà mia troppo tardi.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 05/08/2023