La Germania è stufa di sostenere l'Ucraina

Il Cancelliere Olaf Scholz sta perdendo la stima dell'elettorato tedesco.

Da giorni il mainstream dell’informazione non fa altro che parlare di quanto sia crudele e spietato il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo fa a proposito di una presunta responsabilità dell’inquilino del Cremlino nella morte del giornalista Alexei Navalny.

Evidentemente ai giornali – nelle mani dei grandi gruppi editoriali “pro-Ucraina” – non interessa il fatto che il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, starebbe cambiando idea sul sostegno totale ed incondizionato all’Ucraina di Volodymyr Zelensky.

In questi giorni, infatti, il settimanale economico “Wirtschaftswoche” ha pubblicato i risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto Demoscopico di Allensbach dal quale emergerebbe che soltanto il 20% degli intervistati – ossia 1 su 5 – vuole continuare a foraggiare di aiuti l’Ucraina.

Il 10% degli intervistati, invece, pensa che l’Ucraina può vincere la guerra e sconfiggere la Federazione Russa. Ovviamente questa opzione non è affatto credibile e i bombardamenti delle ultime ore ci danno rassicurazioni in tal senso.

Per una porzione di intervistati – che oscilla fra il 40 e il 50% - il Governo Federale tedesco dovrebbe pensare ad investire maggiormente sulla difesa e sulle Forze Armate della Germania. Questa nutrita fetta di cittadini tedeschi, infatti, sostiene che le Forze Armate tedesche possano e debbano migliorarsi sotto il profilo tattico e militare.

Secondo quanto scritto da Francesco Flachi, Redazione Esteri di “Informazione.it”, “prevale un grave scetticismo verso le capacità del cancelliere Scholz e dei suoi ministri di fare qualcosa di buono per la Germania, quanto meno nel settore della difesa. E andrebbero, secondo loro, riviste anche le relazioni con gli americani, non più visti come alleati forti e affidabili”.

Da molto tempo noi di “Civico 20 News” insistiamo sul fatto che l’Unione Europea debba iniziare a smarcarsi dagli Stati Uniti d’America mettendo – anche se con fatica – in discussione l’appartenenza alla NATO.

Le Elezioni Europee del prossimo mese di giugno potrebbero dare riscontri tangibili in tal senso.

Avremo pertanto motivo di tornare ad occuparci della vicenda.

 

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Articolo pubblicato il 23/02/2024