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Torino. I Centri sociali e i “NO Esselunga”, protestano e creano tensioni con la polizia al Cit Turin. La vicenda in consiglio comunale
IL SIAP: “Da assessore Rosatelli parole irricevibili”. La prima grana per lo Russo
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 18/01/2022

Sabato pomeriggio di tensioni nelle strade del Cit Turin nei pressi di corso Ferrucci, I centro sociali e l’estrema sinistra si sono forse scordati di far parte della maggioranza del sindaco Lo Russo con l’assessore Rosatelli in giunta e la consigliera Sara Diena in consiglio comunale.

I manifestanti sono scesi in strada bloccando il traffico per contestare una delibera adottata dall’Appendino nel 2015 e mutuata dallo stesso Lo Russo, ovvero la costruzione di un centro congressi nell’area Westinghouse che potrà contenere oltre 5000 persone e aprirà di fatto la città all’ospitalità di grandi eventi.

Nel progetto è prevista anche la realizzazione di un centro commerciale dell’Esselunga che, sin dall’inizio potrà occupare oltre 250 persone. Ma, i centri sociali torinesi, alfieri della decrescita felice, non badano certo alla crisi occupazionale ed ai problemi che ogni giorno la parte più debole della città deve affrontare.

Loro hanno ben altre priorità ed indirizzi. Sabato, i protestatari , sotto  la foglia di fico dell’Esselunga, hanno voluto difendere un’attività sorta all’aperto, collegata ai centri sociali Gabrio, Askatasuna ed il Collettivo Universitario Autonomo e denominata  centro culturale Comada, molto vicina ai consiglieri comunali di Sinistra Ecologista.

Avremo modo di verificare e ritornare sull’origine e le modalità con le quali i centri sociali hanno potuto realizzare la loro base su suolo pubblico e con quali fondamenti possono rivendicare l’uso e la permanenza.

Sta di fatto che sabato scorso, come risulta da più testimonianze,  alcuni manifestanti hanno cercato lo scontro con le forze dell’ordine che stavano impedendo, in zona gialla, che la manifestazione potesse  snodarsi  nelle vie adiacenti, pur non essendo autorizzata. Ma, oltre alle solite parate estremiste con qualche insulto e scaramuccia, cos’è successo?

Un assessore Jacopo Rosatelli, a conclusione della manifestazione, ha rivolto un attacco che sfiora l’intimidazione al questore di Torino.

Immediata la risposta del SIAP sindacato delle forze dell’ordine che, considerata la gravità della situazione riportiamo integralmente. “Avremmo volentieri evitato di intervenire sulla vicenda delle accuse che l'assessore alle Politiche sociali e ai Diritti del Comune di Torino Jacopo Rosatelli rivolge alla Polizia tensioni di ieri tra centri sociali e forze dell'ordine in occasione della manifestazione di protesta per la realizzazione di un supermercato nell'area della ex Westinghouse" – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato –

"Ma i toni usati impongono parole nette e chiare, da chi ha un ruolo istituzionale ci si aspetta più senso di responsabilità e più cautela nel farsi portavoce di posizioni palesemente ideologiche ed in contrasto con il rispetto delle leggi. La manifestazione di ieri è stata animata, nei pochi momenti di tensione, dai soliti personaggi dell’area antagonista per i quali ogni pretesto è buono per comportarsi nell’unico modo che conoscono, cioè provocare fisicamente gli agenti in piazza per cercare la reazione che li farà passare per vittime".

Nei filmati spicca la scena in cui un ragazzo incappucciato dalla seconda fila spinge a più riprese due donne contro i poliziotti schierati. Nulla di nuovo e nulla di eclatante. Così come non sono nuove le parole in libertà di esponenti politici che, una volta assunta la veste di amministratori della cosa pubblica, ritengono di essere liberi di ammonire e finanche minacciare l’autorità di pubblica sicurezza perché, come affermato, i manifestanti non vengono lasciati liberi di trasgredire le leggi.

La Questura di Torino è da decenni modello in Italia per la gestione ragionata di complesse problematiche di ordine pubblico e, pur comprendendo l’inesperienza nel ruolo istituzionale che gli è stato affidato, le parole dell’assessore sono irricevibili per contesto, contenuto e finalità. Alla politica il compito di ricercare soluzioni alle problematiche dei cittadini, alla Polizia di Stato il compito di assicurare l’ordine pubblico nel rispetto delle leggi dello Stato”.

Sono poi seguite le prese di distanza provenienti dal centro destra. "Dopo i No Tav, a Torino ci mancavano a far casino i #NoEsselunga, centri sociali e perditempo vari. La Lega sta con le Forze dell'Ordine e con chi porta ricchezza e lavoro, non con gentaglia che grida "merde e nazisti" a donne e uomini in divisa", ha tuonato via Twitter il leader della Lega ed ex ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Dello stesso avviso anche l'onorevole Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d'Italia: "Torino  non può essere costantemente ostaggio dei centri sociali. Gli episodi odierni dimostrano ancora una volta la pericolosità di realtà che non possono essere più tollerate. Piena solidarietà alle forze dell'ordine costrette ancora una volta a subire insulti e vili attacchi. Dopo i No Tav - ha chiosato la Montaruli -, ecco i No Esselunga, ma la matrice è sempre la stessa: la sinistra autonoma".

Nella seduta del Consiglio Comunale di  ieri, 17 gennaio 2022, i gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia, Torino Bellissima e Lista Civica per Torino, hanno presentato richieste di chiarimenti al Sindaco Lo Russo.

E dalle sue risposte,  abbiamo ancora una volta compreso le ambiguità dei suo comportamento. Il sindaco ha spiegato che la manifestazione era autorizzata dalla Questura come presidio statico e che ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine.” Sono state espresse posizioni politiche legittime e non entro nel merito della dialettica politica “– ha affermato Lo Russo – precisando che le dichiarazioni dell’assessore Rosatelli al riguardo sono state espresse a titolo personale e non a nome della Giunta e che comunque non minano il rapporto fiduciario.

Al temine delle discussione, nel corso della quale la maggioranza ha difeso assessore e manifestanti, mentre l’opposizione ha manifestato la presa di distanza totale, Lo Russo ha ribadito” una vicinanza piena e totale alle forze dell’ordine, che ha ringraziato per il loro operato.”

Come abbiamo avuto già occasione di rilevare, in questi mesi il sindaco Lo Russo si è distinto per il silenzio, l’inazione e la distanza siderale dai gravi problemi che assillano la città.

In analogia con la sindaca Appendino ha imbarcato i fiancheggiatori dei centri sociali nella sua maggioranza.

Ci chiediamo, confortato e condizionato da questi compagni di percorso, con quale disponibilità potrà gestire le problematiche occupazionali, l’accoglienza di nuove attività produttive, le delicate questioni di ordine pubblico, l’apertura alle vie di grandi comunicazioni, il suk del libero scambio, la delinquenza dilagante nelle periferie, tanto per citare situazioni impellenti e spinose.

Ne va di mezzo il futuro di Torino. La starà facendo questa valutazione in sindaco?

L’amministrazione civica di fatto acefala e accondiscendente, non sarebbe in grado di affrontare il futuro delle giovani generazioni, se continua a nascondersi dietro ai caprici di ragazzette che giocano a fare le antagoniste, magari avendo, beate loro, il portafoglio gonfio e la casa accogliente…

 

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