Wow, la Ferrari è finalmente olandese!
foto © aut./LSE-BorsaItaliana/Ferrari

Oggi si completa la separazione da FCA, con la doppia quotazione a Wall Street e Piazza Affari: d'ora in poi, si dirà "le rosse (o arancioni) di Amsterdam" anziché Maranello?

Ce l'abbiamo fatta, finalmente!

Ammainiamo il tricolore sull'ultimo lembo, quello più famoso, simbolico e iconico, della nostra industria motoristica.

In pompamagna (com'era avvenuto lo scorso 21 dicembre a Wall Street in New York per l'analoga - ma ben più importante - occasione), con tanto di pavesi scarlatti sul fronte di Palazzo Mezzanotte e bolidi schierati all'ombra dello strafottente dito medio alzato di Cattelan in piazza della Borsa a Milano, oggi il titolo Ferrari, sotto l'adeguatamente competitiva sigla RACE, ha debuttato ufficialmente - in quotazione secondaria - sull'indice del listino nazionale Mib (filiale del London Stock Exchange, a sua volta posseduto in prevalenza da Emirati Arabi e Qatar), con integrale esecutività tecnica dopo l'Epifania, dal prossimo 8 gennaio 2016.

La facciata di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano, bardata in rosso per il giorno della quotazione del titolo Ferrari, 4 gennaio 2016, foto © aut./LaStampa/LSE-BorsaItaliana/FerrariLa facciata della sede della Borsa di New York, a Wall Street, bardata in rosso per il giorno della quotazione del titolo Ferrari, 21 dicembre 2015, foto © aut./NYSE/Ferrari

Si completa così, in una sorta di independence day finanziario, la scissione dal gruppo Fiat-Chrysler Automobiles (corporation con sede legale ad Amsterdam, fiscale a Londra, operativa a Detroit) e il conferimento del pacchetto dell'80% del capitale agli azionisti, in particolare la holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann, la cui fetta del 23,5%, grazie alla generosa normativa speciale olandese, diventa un 33,4% di diritto di voto, che, collegato al 15,4% di Piero Lardi Ferrari, figlio del mitico "Drake" Enzo, fondatore della gloriosa Casa del Cavallino Rampante, assicura il saldo controllo di maggioranza relativa sull'intera torta della neonata società (non più S.p.A. ma N.V., cioè Naamloze Vennootschap), che ha anch'essa il suo quartier generale amministrativo nella preminente metropoli dei Paesi Bassi.

Il premier Matteo Renzi dal palco si congratula per l'operazione di quotazione del titolo Ferrari N.V. alla Borsa Italiana, foto © aut./Ansa/Sky/LaRepubblica/LSE-BorsaItaliana/FerrariAlla solenne cerimonia dell'esordio erano presenti gli "alti papaveri", ossia i vertici di FCA-Exor, l'impagabile supestipendiato Marchionne in testa, naturalmente; convocato pure il premier Renzi, purtroppo in una giornata di tempesta sui mercati mondiali (colpa dei gufi?), che ha un po' rovinato la festa, proprio a lui che "mette la faccia" bronzea solo sui successi (persino il film di Zalone!): mentre il manager teatino-elvetico-canadese ha esaltato l'evento quale "nuova partenza e nuovo traguardo", il Presidente del Consiglio non ha voluto mancare di ossequiarlo e ringraziarlo personalmente, a nome di noi tutti felici cittadini-sudditi dello Stivale, esprimendo grande soddisfazione per l'alienazione del prestigiosissimo blasone italiano, vittima sacrificale sull'altare della globalizzazione del dio Denaro (queste - è ovvio - non sono esattamente le parole usate dal nostro amato primo-ministro, che ha ricevuto in dono un modellino della non molto fortunata monoposto "SF15-T" di Formula 1... Forse un bel regalo natalizio da Santa Sergio in ritardo, ovvero Befana in anticipo?).

L'a.d. di FCA Sergio Marchionne dal palco annuncia ufficialmente la quotazione del titolo Ferrari N.V. alla Borsa Italiana, foto © aut./Ansa/Sky/IlGazzettino/LSE-BorsaItaliana/Ferrari/FCAL'a.d. di FCA Sergio Marchionne e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sul palco, durante l'annuncio ufficiale della quotazione del titolo Ferrari N.V. alla Borsa Italiana, foto © aut./Ansa/Sky/IlGiornale/LSE-BorsaItaliana/Ferrari/FCA

Almeno per ora, la produzione delle rombanti "rosse" - da adesso magari un tantino scolorite in viraggio all'arancione dei tulipani - rimane nella storica fabbrica di Maranello (Modena), ma in futuro perché non spostarla in una location più glamour, tipo Montecarlo o Dubai?

(e.s.l.)

veduta della sala conferenze di Borsa Italiana, dove è stata annunciata la quotazione del titolo Ferrari, Milano, 4 gennaio 2016, foto © aut./AdnKronos/Sky/LSE-BorsaItaliana/Ferrari

Qui sopra, una veduta della sala conferenze di Borsa Italiana, dove è stata annunciata la quotazione del titolo Ferrari
Milano, 4 gennaio 2016, foto © aut. / LSE-BorsaItaliana / AdnKronos;
per visualizzare il relativo filmato, cliccare sull'immagine © aut. / LSE-BorsaItaliana / AskaNews / Youtube

per le immagini fotografiche a corredo del testo dell'articolo
© gli autori degli scatti / Ansa / AdnKronos / Sky / LSE-BorsaItaliana / NYSE
Motorionline LaStampa / LaRepubblica / IlGazzettino / IlGiornale
 

 

link all'articolo FCA e Ferrari, dal 1° gennaio 2016

le loro sorti si sono divise definitivamente

di Claudio De Maria 

pubblicato su Civico20News dello scorso 2 gennaio 2016 :

www.bdtorino.eu/sito/articolo.fcaeferrari

 

 

link all'articolo Pininfarina fa l'indiana

relativo alla cessione dell'azienda torinese alla Mahindra di Mumbai 

pubblicato su Civico20News dello scorso 16 dicembre 2015 :

www.bdtorino.eu/sito/articolo.pininfarinafal'indiana

 

 


© 2016 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 04/01/2016