Auguri di Natale

Su Whatsapp, mi arriva da Giulio Ferratini, fraterno amico, che si muove negli ampi scenari di certe altezze, la foto emblematica scelta per introdurre questo pensiero augurale.

C’è nebbia densa sulla valle di lacrime del nostro recente passato, che perdura. Come coltre di apparente bambagia ammanta disagi e solitudini, dolori e rabbie, appelli anche accorati e rifiuti spesso sconsiderati, evidenze e dubbi, polemiche ed insipienze, come quella stramba direttiva della Commissione UE, che pareva volesse cancellare Natale; ma ci sarà comunque e sempre Natale, pur se diverso, questo, ancora una volta, dopo quello dello scorso anno, che la memoria non potrà cancellare.

E c’è anche, in questa foto, l’essenziale skyline che traccia il profilo univoco del Monviso: sovrasta possente, tetragono, rassicurante.

Sulla vetta dei desideri col cuore e con la mente, c’è da perdersi nella immensità di cieli tersi, che tingono d’azzurro ogni pensiero.

Per una più facile ascensione, vi mando una corda, intrecciata con nodi d’auguri: sette, come i pilastri della saggezza

auguri&auguri&auguri&auguri&auguri&auguri&auguri

Saliamo insieme. Si fa più festa in compagnia e inebria, poi, l’ossigeno di quell’aria fresca, che dà certezza alla speranza.

Con le parole di Alda Merini, auguro a tutti un buon Natale che, pur con pochi regali, veda realizzati i vostri ideali.

Si vales, vàleo.

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Articolo pubblicato il 24/12/2021