Litio - Metallo prezioso per il cervello e per le batterie

Ti senti a pezzi, stanco, sfiduciato, svuotato, triste; non hai più voglia di niente; i piaceri della vita non sono più di tuo interesse. Eppure, qualche tempo prima eri un vulcano. Cosa ti succede? Ti decidi a chiedere un consulto al tuo medico di fiducia. La sua anamnesi è accurata e scava nel tuo tempo passato. La sua diagnosi è che soffri di episodi depressivi del disturbo bipolare. Ti prescrive dei farmaci a base di litio.

Riconosciuto come efficace stabilizzatore dell’umore, il litio fu scoperto nel 1817; la sua produzione cominciò solo un secolo dopo, all’inizio, per fabbricare sapone; oggi, è componente fondamentale delle batterie di automobili elettriche, destinate a conquistare il predominio nella circolazione stradale e a mettere fuori mercato i motori a scoppio, ritenuti inquinanti.

Le attuali batterie agli ioni di litio sono in grado di accumulare grandi quantità di energia in poco spazio, ma presentano alcuni problemi: come elettrolito usano una soluzione liquida infiammabile; sono molto pesanti; richiedono lunghi tempi di ricarica; sono costose. Studi in corso tendono alla realizzazione di batterie senza elettrolito, costitute da panetti di litio/metallo, che avrebbero essenzialmente questi vantaggi: non sarebbero soggette ad esplosioni ed incendi; garantirebbero maggiore accumulo di energia con tempi molto più rapidi di ricarica; durerebbero molto più a lungo e non ci sarebbe bisogno di sostituirle almeno per una decina di anni.

In questa prospettiva, la disponibilità di litio è fondamentale. La Commissione europea ha individuato 34 materie prime non alimentari e non energetiche, connesse con la transizione ecologica, considerate critiche per problemi politici, commerciali, ambientali e di approvvigionamento: il litio è una di queste.

Sono ricche di litio l’Australia, la Cina e il Cile. Sondaggi fatti sul nostro territorio dicono che in Toscana e nel Viterbese ci sarebbe un giacimento molto interessante di questo minerale. Sappiamo che le miniere deturpano il paesaggio, ma sappiamo anche di quanto sia salito il costo del litio negli ultimi tempi.

L’Italia è oggi un Paese di miniere chiuse; forse è il momento di ripensarci perché oltre al litio in centro Italia, componente essenziale anche di computer smartphone e sofisticate apparecchiature elettroniche, abbiamo nel savonese un notevole giacimento di titanio, componente precipuo della industria aerospaziale e, in Piemonte, cobalto. Un tempo adoperato per pigmenti coloranti, è ora componente di molti prodotti elettronici ad elevata tecnologia: le miniere della Val di Lanzo nella zona di Punta Corna, potrebbero essere riaperte, vista la elevata concentrazione di questo minerale nel sito.

La maggior parte dei potenziali giacimenti di questi metalli preziosi si trova però in aree protette e l’impatto ambientale della loro estrazione è un rischio notevole. Occorre quindi dedicarsi al grande problema di minimizzare i danni collaterali connessi con lo sfruttamento di queste importanti risorse, che non possono continuare a restare inutilizzate.

Si vales, vàleo.

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 22/08/2023