Torino. In piazza per difendere il diritto alla mobilità

“Democrazia Sovrana Popolare” propone una manifestazione che vedrà presenti - tra gli altri - l’On. Marco Rizzo e Francesco Toscano.

Da settimane l’opinione pubblica è concentrata a discutere sulle posizioni ideologiche dell’Unione Europea nei confronti delle automobili a Diesel di categoria Euro 5.

Per questo motivo, a Torino, oggi pomeriggio, alle ore 17:00, in Piazza Carignano, “Democrazia Sovrana Popolare” propone una manifestazione che vedrà presenti l’On. Marco Rizzo, Francesco Toscano, Daniela Talarico, rispettivamente Presidente, Segretario e Referente territoriale del citato movimento politico, oltreché il Professor Franco Battaglia, scienziato del Clintel – Organizzazione scientifica indipendente, per cercare di sfatare quelle che loro definiscono “falsità e catastrofismi sul clima”.

Dalla segreteria politica di “Democrazia Sovrana Popolare” tengono a far presente che “nonostante l’apparente rinvio del provvedimento, restano vive paure e perplessità verso un modo di pensare completamente fuori dalla misura del cittadino medio, che ben lontano dal potersi permettere un’auto nuova (tantomeno elettrica, all’interno di una crisi economica e inflattiva devastante), si vede così minacciato nella possibilità di utilizzare quotidianamente persino la propria autovettura, e costretto a cercare alternative che nella realtà dei fatti non ci sono”.

Sono molti i cittadini che si dicono preoccupati da questo tipo di posizioni eco-europeiste. Sono tanti i cittadini che – se verranno perseguite queste ideologie – si troveranno in seria difficoltà nel poter far fronte all’acquisto di una nuova autovettura.

Per questi motivi da “Democrazia Sovrana Popolare” insistono nel dire: “questo tipo di legislazioni, di origine europea e già in calendario per il 2025 (quella del Piemonte rappresenta solo un’anticipazione), seguono a ruota l’allarmismo sul cambiamento climatico, e l’individuazione della CO2 come nemico pubblico numero uno, nonché pistola fumante nel determinare la componente antropica di questo complicato processo globale, in realtà tutta da dimostrare”.

Iniziative come questa, fanno sapere Rizzo e Toscano, servono a “difendere il diritto alla mobilità dalle grinfie di chi, dall’alto del proprio jet privato o a bordo di uno yacht, cerca di lasciare a piedi centinaia di migliaia di piemontesi”.

 

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Articolo pubblicato il 10/09/2023