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Cronaca Nazionale
Polizia violenta contro i manifestanti pacifici di Trieste
L'Italia tutta s'indigna per l'uso di idranti e lacrimogeni contro dei lavoratori pacifici e disarmati.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 19/10/2021

La settimana si è aperta con la violenza della Polizia di Trieste contro i manifestanti pacifici del porto.

Incredibile vedere dei cittadini italiani seduti a terra, con le mani alzate per non dar pretesto a certa stampa di accusarli di violenza, presi a getti di acqua gelida e lacrimogeni da parte della Polizia di Stato di Trieste. Chi ha legittimato questa ingiustificata violenza? Il Prefetto, il Questore o nientemeno che il Ministro dell’Interno?

Matteo Salvini, leader della “Lega” ed ex-Ministro dell’Interno, appresa la notizia ha twittato: “Settimana scorsa si permette a un manipolo di neofascisti di mettere a soqquadro Roma, oggi si usano gli #idranti contro i pacifici lavoratori e cittadini a #Trieste. Ma al Viminale come ragionano?”.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi che dice di tutto ciò?

Il giornalista Giorgio La Porta ci dà la sua risposta in un tweet con tanto di video delle aggressioni ai manifestanti annesso: “Tutta l’Italia si fermi in solidarietà con #Trieste. Cosa c’è di più autoritario e fascista degli #idranti su dei lavoratori con le mani in alto che protestano pacificamente. Queste immagini dovranno fare il giro del mondo e #Draghi e #Lamorgese ne dovranno rispondere. #18ottobre”.

Il Governo Italiano - che da giorni fa il teatrino dell’esecutivo anti-fascista – sta utilizzando metodi al limite della decenza e della tollerabilità. Adesso, per far vedere che la Polizia esiste, usa la forza contro manifestanti pacifici ed inermi che hanno la sola colpa di non volersi far marchiare (come si fa con i bovini nelle stalle) per entrare sul luogo di lavoro e guadagnarsi il pane.

Come mai Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno evidentemente inadeguato, non ha usato la stessa violenza e la stessa cattiveria in quel di Viterbo dove un manipolo di tossicodipendenti mise in atto un “rave party” durato per giorni sotto lo sguardo accondiscendente della Polizia?

Gli Italiani sanno bene che nei prossimi giorni i Parlamentari si troveranno a dover ratificare la folle decisione del Governo Draghi di imporre la carta verde ai lavoratori per poter lavorare. Se approveranno questa decisione altamente discriminatoria saranno complici anche dei gravi fatti che si sono svolti nella giornata di ieri a Trieste.

I cittadini avranno ancora fiducia nella Polizia di Stato dopo quello che hanno visto?

A Roma la Polizia ha manganellato i manifestanti senza aver manco riguardo per le donne, a Milano con scudi e manganelli ha caricato la folla senza ascoltare nessuna ragione, a Trieste ha lanciato acqua con idranti e lacrimogeni contro manifestanti seduti a terra con le mani alzate.

Sia ben chiaro che, in quanto cronisti, non vogliamo assolutamente addossare la colpa sui poliziotti che – è giusto dirlo – eseguono semplicemente degli ordini che arrivano dal Ministro dell’Interno mediante Prefetti e Questori.

Se delle responsabilità ci sono, bisogna andarle a cercare ai piani alti del Viminale anche perché ci sono migliaia di agenti di Polizia che non si sono voluti vaccinare e che – mediante le loro sigle sindacali di categoria – hanno cercato di ottenere ragionevolezza dal Ministero e dal Governo.

Nella giornata di ieri “Il Mattino di Puglia e Basilicata” in prima pagina scriveva: “100milioni di pass, 0,002% positivi: ha senso perseguitare i lavoratori? Aziende in grosse difficoltà per l’assenza di dipendenti: 2 milioni, secondo la Cgia di Mestre, quelli che oggi restano a casa per l’impossibilità di fare il tampone. Calano contagi e ricoveri in terapia intensiva, abbiamo l’81,2% dei vaccinati: perché non dedicarsi a informare e a convincere gli indecisi? Il boom dei certificati verdi rivela l’inutilità delle costrizioni del Governo”.

Ormai in tutta Italia le notizie delle violenze dello Stato sui Cittadini rimbalzano come una pallina da flipper anche sulle più prestigiose testate giornalistiche.

Uno Stato che impone, obbliga, ricatta, … ma non si occupa di disoccupazione, cinghiali nel centro della capitale, immigrati che spacciano, clandestini che stuprano, … che stato è? I Cittadini iniziano a farsi delle domande e pretendono delle risposte.

Trieste è una città che ha la schiena dritta e lo sguardo fiero. Oggi ha dimostrato – anche se non ce n’era bisogno – che nonostante le prepotenze di Stato i suoi cittadini non mollano e non indietreggiano di un solo centimetro.

La Polizia li ha cacciati in malo modo dal porto ma loro non si sono persi d’animo. Si sono spostati nella bellissima Piazza Unità d’Italia, nel pieno centro della città, dove – seduti a terra in segno di non violenza – hanno continuato ad esprimere il loro sdegno ed il loro disappunto per il Green Pass e per le politiche dittatoriali ad esso collegate.

La protesta pare andrà avanti ancora per parecchi giorni e, se ci saranno risvolti significativi, ve ne renderemo senz’altro partecipi perché il cittadino ha il sacrosanto diritto di essere informato su ciò che sta accadendo in questo triste periodo storico.

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