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Regie Sinfonie ad Asti
Jolanta Stenelyte
La stagione concertistica dei Musici di Santa Pelagia approda per la prima volta ad Asti con un ricco cartellone di eventi di grande interesse.
Articolo di Giovanni Tasso
Pubblicato in data 15/03/2022

Sabato 19 marzo alle 17 con il concerto del chitarrista Gabriele Manfredi e della pianista Sabrina Favretto in programma nel Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” scatterà la 16ª edizione di Regie Sinfonie, la ormai storica rassegna concertistica organizzata dai Musici di Santa Pelagia, che nel corso degli anni ha permesso al pubblico di scoprire molti tesori dimenticati del patrimonio preromantico, ma non solo.

 

Per il 2022 Regie Sinfonie avrà come nuova base Asti, un fatto che si spiega con il grande impegno profuso dai Musici a favore della città, sia nella proposta di alcuni concerti accolti con molto favore sia – soprattutto – nella dinamica gestione dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Via Natta, che sta rilanciando in vista delle celebrazioni per il secondo centenario di attività, che cadrà nel 2025.

«Si tratta di una sfida che contiamo di vincere», ci dice Maurizio Fornero, clavicembalista, fondatore e anima dei Musici di Santa Pelagia, «anche perché nel corso degli ultimi tempi molti appassionati astigiani – tra cui parecchie persone che frequentano l’Istituto “Giuseppe Verdi” ci hanno chiesto di arricchire il panorama musicale cittadino con una programmazione che vada oltre le solite proposte e che in qualche maniera vada a valorizzare i molti talenti locali.

Per realizzare un progetto così ambizioso ho creato una struttura agile ma efficiente, che vede anche la partecipazione di Giovanni Tasso, critico musicale torinese con il quale collaboro proficuamente da parecchi anni.

 

Dopo una fase di studio, è scaturita una corposa stagione che andrà da marzo a dicembre e che comprende una serie di concerti di alto livello, con il giusto mix tra musicisti dell’area astigiana – perché sono fermamente convinto del fatto che la creatività locale vada sostenuta in tutti i modi – e artisti ed ensemble ormai pienamente affermati, come i Trelilu (che il 28 aprile festeggeremo allo Spazio Kor nel trentennale della loro attività), l’Academia Montis Regalis, l’Ensemble Archicembalo, l’Accademia Lirica di Osimo, l’orchestra barocca Theresia e diversi artisti stranieri, che nel mese di novembre potremo ascoltare in quattro concerti in collaborazione con il Festival dei Giovani Musicisti Europei di Mondovì.

 

In ottobre il cartellone comprende l’allestimento scenico di Eloise, l’opera lirica più famosa del compositore contemporaneo Karl Jenkins, ispirata alla favola I cigni selvatici dei fratelli Grimm. Si tratta di un progetto di grande impegno, che si terrà al Teatro Alfieri con la partecipazione di molti artisti locali e anche dei ragazzi e ragazze dell’Istituto “Giuseppe Verdi”, che potranno così vivere un’esperienza molto formativa e provare un’emozione grandissima, esibendosi in un’opera molto impegnativa come i musicisti adulti di fronte alle loro famiglie. Sono del tutto convinto che Eloise possa essere un evento di spicco del calendario culturale astigiano, ma comunque tutti i concerti in programma meritano di essere presi in seria considerazione sia per la raffinatezza del programma sia per il livello degli interpreti coinvolti.

 

Abbiamo deciso di offrire il ventaglio musicale più variegato possibile, perché desideriamo coinvolgere non solo gli specialisti della classica, ma tutti coloro che amano la grande musica e soprattutto quanti non frequentano abitualmente le sale da concerto e che spesso ritengono una stagione come la nostra al di fuori dei loro orizzonti.

 

A mio modo di vedere, la musica deve essere inclusiva e parlare al cuore e al cervello di tutti, soprattutto in un’epoca difficile come quella che stiamo vivendo oggi. In conclusione, ci tengo a dire che una stagione di questo livello non sarebbe nemmeno immaginabile senza il contributo di tutti, dagli enti territoriale e le fondazioni bancarie, che non ci hanno mai fatto mancare il sostegno finanziario, alle associazioni culturali e di volontariato, con le quali desideriamo stringere un rapporto sempre più stretto e produttivo, perché i traguardi davvero ambiziosi non si possono raggiungere da soli».

 

Di seguito, viene riportata una breve descrizione dei concerti in programma da marzo a giugno con i relativi programmi dettagliati. Va sottolineato che alcuni programmi potrebbero cambiare e che tutte le variazioni verranno comunicate con la massima tempestività. Tutti i concerti – tranne quello che si terrà il 15 maggio nella Chiesa di San Martino – prevedono un biglietto variabile e l’ingresso sarà condizionato dalle normative in vigore per il contenimento della diffusione del Covid-19.

 

Tra i grandi dimenticati della storia della musica spicca il nome di Ferdinando Carulli, compositore napoletano nato lo stesso anno di Beethoven, che – a differenza della maggior parte degli autori partenopei suoi contemporanei – non si dedicò all’opera, ma portò avanti una brillante carriera di virtuoso di chitarra, che lo vide trionfare per lungo tempo a Parigi.

 

Sabato 19 marzo alle 17 questo autore potrà essere riscoperto nel concerto tenuto all’Istituto “Giuseppe Verdi” dal giovane chitarrista Gabriele Manfredi – che si è laureato al Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo con una tesi dedicata proprio a Carulli – e dalla pianista Sabrina Favretto, che eseguiranno due opere di rarissimo ascolto come il Gran Duo op. 86, un’opera intrisa da una intensa melodiosità vivacizzata da funambolici spunti virtuosistici che si colloca alla perfezione nei canoni estetici dei raffinati salotti parigini del periodo immediatamente successivo alla Restaurazione, e le Variazioni su un tema del Flauto magico di Mozart di Ludwig van Beethoven, brano dal carattere molto brillante, che Carulli trascrisse per chitarra e fortepiano, pubblicandolo con il numero d’opera 169.

 

Nell’insieme, questo concerto riesce a fare coesistere armoniosamente un ascolto molto gradevole in grado di conquistare anche chi si avvicina per la prima volta alla musica classica e un intento decisamente più culturale, legato alla riscoperta delle opere di un compositore dimenticato, che saprà suscitare l’interesse anche degli appassionati dai gusti più esigenti.

 

Ingresso libero.

Quando si parla di quartetti per archi, il pensiero corre spontaneamente ai capolavori dei tre grandi maestri del Classicismo viennese Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, ma in realtà questo vasto repertorio comprende anche molte gemme ancora pressoché sconosciute al grande pubblico, soprattutto quelle che furono scritte a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

 

Sabato 26 marzo alle ore 17 il pubblico astigiano potrà colmare questa lacuna assistendo al concerto nell’Istituto “Giuseppe Verdi” del Beaux Arts Trio – affermata formazione che riprende il nome di uno dei più leggendari ensemble cameristici del XX secolo – e del pianista Andrea Rucli, che eseguiranno il Quartetto in sol minore op. 25 di Johannes Brahms, capolavoro giovanile del grande compositore amburghese, che con la sua scrittura densa e la sua atmosfera molto evocativa spalancò una nuova stagione alla cameristica ottocentesca.

A questo lavoro di ampio respiro verrà abbinato il breve Quartetto in la minore di Gustav Mahler, compositore conosciuto soprattutto per i suoi vasti affreschi sinfonici, che con questo lavoro delineò un quadro molto espressivo della sua intensa poetica.

Ingresso: euro 5.

 

Appuntamento imperdibile per gli appassionati di violino sabato 10 aprile alle ore 17 nell’Istituto “Giuseppe Verdi”, che ospiterà il concerto del giovane virtuoso Celio Torina, che proporrà uno sbrigliato programma imperniato sul repertorio virtuosistico ottocentesco, con la partecipazione della pianista Laura Cholé.

 

Il percorso inizierà dalla Sonata op. 12 di Ludwig van Beethoven, un’opera vivace e ancora intimamente legata allo stile del Classicismo viennese di Haydn e Mozart, per proseguire poi nella direzione dei grandi violinisti-compositori che seguirono le orme di Niccolò Paganini, a partire dallo spagnolo Pablo Sarasate (di cui verrà eseguita la celebre Guitare nella revisione di Moritz Moszkowski) e dal belga Eugène Ysaÿe (la Sonata op. 27 n. 5, dedicata al grande virtuoso Mathieu Crickboom), per arrivare infine alle atmosfere delicatamente impressioniste della Sonata di Claude Debussy, maestro riconosciuto del primo Novecento francese.

 Ingresso: euro 5.

 

Nei suoi quindici anni di storia, Regie Sinfonie non si è occupata solo del repertorio barocco, ma di tanto in tanto ha proposto al suo pubblico anche generi diversi, tra cui alcuni concerti dedicati alle tradizioni musicali di vari paesi, come l’Armenia.

 

Nel concerto in programma sabato 30 aprile alle 21 nello Spazio Kor di Asti verrà reso omaggio ai Trelilu, un quartetto vocale e strumentale (canto, chitarra, clarinetto e contrabbasso) che si dedica da oltre trent’anni al teatro musicale piemontese e alla canzone contemporanea della nostra regione, un’eredità culturale di gran pregio, che purtroppo corre il serio rischio di scomparire.

Lo spettacolo dei Trelilu propone un’esibizione brillante e molto divertente, tra gag e battute in un italiano maccheronico infarcito di termini piemontesi, ma sarebbe sbagliato ridurne i contenuti a una comicità finalizzata a strappare una risata al pubblico, in quanto dalle canzoni e dai brevi monologhi dei quattro protagonisti emergono storie di persone semplici ma ricche di valori, che rievocano un’epoca che è stata travolta dalla vuota esteriorità del mondo che ci circonda. Un appuntamento non solo per chi ricorda con nostalgia il Piemonte dei bei tempi andati, ma anche per quanti – e sono i più – che vogliono guardare al futuro senza scordare la propria identità e le proprie tradizioni. Ingresso: euro 10.

 

Mentre Franz Joseph Haydn faceva incetta di onori a Vienna e a Londra, al punto da venire ritenuto il più grande compositore vivente, suo fratello minore Michael conduceva un’esistenza assai più tranquilla – ma non meno prolifica sotto l’aspetto musicale – nella defilata Salisburgo, la stessa città che era parsa troppo angusta per il genio di Wolfgang Amadeus Mozart.

 

Questione di carattere, perché Michael Haydn ci ha lasciato una produzione non solo nutrita sotto l’aspetto quantitativo, ma anche di altissimo livello artistico, grazie a una scrittura melodiosa e di straordinaria piacevolezza, che sotto l’aspetto stilistico si colloca a metà strada tra gli ultimi bagliori della grande stagione barocca e gli spunti innovativi dell’incipiente Classicismo.

 

Domenica 15 maggio alle 16 Regie Sinfonie permetterà agli appassionati di rarità musicali di scoprire nella Chiesa di San Martino il Vespro in fa maggiore di Michael Haydn nella splendida interpretazione del giovane direttore islandese Gudni Emilsson, una delle bacchette emergenti in questo affascinante ambito repertoriale.

Ingresso libero.

 

Mercoledì 1° giugno alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro Alfieri le allieve e gli allievi dell’Istituto “Giuseppe Verdi” saranno protagonisti con i loro insegnanti del concerto di fine anno, attesissimo appuntamento che li vedrà esibirsi sul palcoscenico del teatro più prestigioso della città non solo di fronte ad amici e parenti, ma anche per i molti astigiani di musica, che non sarebbero mai disposti a perdersi questo concerto.

 

Come sempre, il programma è estremamente variegato, spaziando dalle immortali melodie barocche di autori come Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach e Georg Philipp Telemann ai capolavori dei Dioscuri del Classicismo Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart, per approdare poi alla stagione romantica incarnata da Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms e chiudere poi con i conosciutissimi temi di Giuseppe Verdi. Un bellissimo modo per immergersi nella musica, con la freschezza di giovanissimi interpreti. Ingresso: euro 5.

Nei decenni centrali dell’Ottocento, alla vigilia della nascita del Regno d’Italia, il prestigio di Casa Savoia si andava costruendo anche a ritmo di musica. Come nei più importanti palazzi europei, infatti, anche a Torino era attivo un compositore di corte, piemontese per nascita ma cosmopolita come pochi per formazione e fama.

Si tratta di Giuseppe Antonio Unia (1818-1871), musicista che dal 1841 poté fregiarsi del titolo di insegnante di pianoforte e pianista compositore del Re di Sardegna. Caduta da molto tempo nel dimenticatoio, la sua vasta produzione pianistica è stata riscoperta di recente dai pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, che ne hanno anche realizzato un disco di grande interesse per l’etichetta Tactus.

 

Sabato 4 giugno alle ore 21 Génot e Vigna Taglianti terranno un suggestivo concerto nel Salone degli Specchi di Palazzo Ottolenghi, nel corso del quale faranno ascoltare agli appassionati di rarità musicali alcune delle opere più belle di Unia, insieme al Rondò op. 11 Di Johann Nepomuk Hummel, grande virtuoso di pianoforte che fu prima allievo di Beethoven e poi maestro di Unia. Ingresso: euro 5.

 

Regie Sinfonie augurerà buone vacanza al suo pubblico lunedì 20 giugno alle 21, quando nella splendida cornice di Palazzo Ottolenghi saliranno sul palco il soprano Jolanta Stanelyte, il violoncellista Pierluigi Ruggiero e il pianista Guido Galterio, che condurranno il pubblico in un suggestivo viaggio musicale, che partirà dalle calde atmosfere del nostro paese con le opere di tre autori come Luigi Denza (autore della celebre Funiculì Funiculà), Giuseppe Martucci e Ruggiero Leoncavallo, per approdare – dopo un passaggio nella Spagna di Joaquín Rodrigo e nella Francia di Pierre Boulez – in Russia, con alcuni meravigliosi capolavori di Mikhail Glinka, Aleksandr Borodin e il grande Sergej Rachmaninov, di cui verrà eseguita la bellissima Vocalise.

Ingresso: euro 5.

 

 

 

 

PROGRAMMI DETTAGLIATI

 

Sabato 19 marzo 2022 – ore 17

Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi”

Via Natta 22 – Asti

 

IL DUO FORTEPIANO E CHITARRA NELL’OPERA DI FERDINANDO CARULLI

 

 

Ferdinando Carulli (1770-1841)

Gran Duo in mi minore per chitarra e fortepiano op. 86

Allegro – Largo – Allegro

 

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Variazioni su un tema del Flauto magico di Mozart trascritte da Ferdinando Carulli op. 169

 

 

Gabriele Manfredi, chitarra

Sabrina Favretto, pianoforte

 

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Sabato 26 marzo 2022 – ore 17

Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi”

Via Natta 22 – Asti

 

IL QUARTETTO PER ARCHI ALLE SOGLIE DEL NOVECENTO

 

 

Gustav Mahler (1860-1911)

Quartetto in la minore per archi e pianoforte

Nicht zu schnell. Entschlossen

 

Johannes Brahms (1833-1897)

Quartetto in sol minore per archi e pianoforte op. 25

Allegro – Intermezzo: Allegro ma non troppo – Andante con moto – Rondò alla zingarese: Presto

 

 

Beaux Arts Trio

Joaquin Palomares, violino

David Fons, viola

Davide Apellaniz, violoncello

Andrea Rucli, pianoforte

 

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Domenica 10 aprile 2022 – ore 17

Salone Verdi dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi”

Via Natta 22 – Asti

 

IL VIOLINO VIRTUOSO

 

 

Eugène Ysaÿe (1858-1931)

Sonata in sol maggiore per violino solo op. 27 n. 5 dedicata a Mathieu Crickboom

L’Aurore – Danse rustique

 

Claude Debussy (1862-1918)

Sonata per violino e pianoforte

Allegro vivo – Intermède: fantasque et léger – Finale: très animé

 

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata in re maggiore per violino e pianoforte op. 12 n. 1

Allegro con brio – Tema con variazioni. Andante con moto – Rondò. Allegro

 

Moritz Moszkowski (1854-1925)-Pablo Sarasate (1844-1908)

Guitare op. 45 n. 2

 

 

Celio Torina, violino

Laure Cholé, pianoforte

 

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Sabato 30 aprile  2022 – ore 21

Spazio Kor

Piazza San Giuseppe – Asti

 

TRENT’ANNI DEI TRELILU

 

 

Trelilu

Roberto “Spiegazza” Beccaria, voce

Roberto “Bertu” Bella, chitarra e voce

Piero “Peru” Ponzo, clarinetto, ciarafi e voce

Francesco “Franco” Bertone, contrabbasso, ciarafi e voce

 

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Domenica 15 maggio 2022 – ore 16

Chiesa di San Martino

Piazza San Martino 11 – Asti

 

FRANZ JOSEPH E JOHANN MICHAEL HAYDN, DUE FRATELLI A CORTE

 

 

Michael Haydn (1737-1806)

Vespro in fa maggiore

 

 

Chiara Albanese, soprano

Luisa Martini, contralto

Margherita Scaramuzzino, contralto

Orchestra da definire

Gudni Emilsson, direttore

 

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Mercoledì 1° giugno 2022 – ore 21

Teatro Alfieri

Via Teatro Alfieri 2 – Asti

 

CONCERTO DI FINE ANNO

 

 

Opere di Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach, Georg Philipp Telemann, Georg Friedrich Händel, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Johannes Brahms e Giuseppe Verdi

 

 

Docenti e allievi dell’Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti

 

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Sabato 4 giugno 2022 – ore 21

Palazzo Ottolenghi

Corso Vittorio Alfieri 350 – Asti

 

GIUSEPPE UNIA, IL PIANISTA DEL RE D’ITALIA

 

 

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837)

Rondò op.11

 

Giuseppe Unia (1818-1871)

Pensiero fuggitivo op. 72

Il vessillo d’Amore op. 57

Casta Diva da Norma (La Pluie de Fleurs op. 117)

Mon séjour à Paris (a quattro mani)

Le diable boiteux op. 45

Divertimento brillante sull’opera Marta di Flotow op. 160

Grande Fantaisie sur des motifs d’Ernani op. 43

Gran Marcia a quattro mani per l’Incoronazione di S.S.R.M. Vittorio Emanuele a Re d’Italia op. 141

 

 

Massimiliano Génot, pianoforte

Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte

 

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Lunedì 20 giugno 2022 – ore 21

Palazzo Ottolenghi

Corso Vittorio Alfieri 350 – Asti

 

VISIONE – VIAGGIO SENTIMENTALE NELLA MUSICA VOCALE E DA CAMERA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

 

 

Luigi Denza (1846-1922)

À l’idole

 

Giuseppe Martucci (1856-1909)

Liriche per soprano e pianoforte op. 68 n. 1, 2 e 5

Romanza per violoncello e pianoforte op. 72 n. 1

 

Ruggiero Leoncavallo (1858-1919)

Serenata da Pagliacci per violoncello e pianoforte (elaborazione di Johonn Doebber)

 

Joaquín Rodrigo (1901-1999)

En Aranjuez, con tu amor (tema dell’Adagio del “Concierto de Aranjuez”)

 

André Previn (1929-2019)

Vocalise per soprano, violoncello e pianoforte

 

Saverio Mercadante (1795-1870)

Elegia per violoncello e pianoforte

La sposa de lo marinare per soprano e pianoforte

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