“L’età dell’oro della Serenissima - Musica nella Venezia del Settecento”, a Torino
Per la stagione musicale dell’Accademia Corale Stefano Tempia si esibisce l’ensemble “Trigono Armonico”
Prosegue la stagione musicale dell’Accademia Corale Stefano Tempia di Torino.
Il prossimo concerto avrà luogo sabato 11 marzo, alle ore 17:00, presso l’Oratorio di San Filippo Neri, in via Maria Vittoria 5, a Torino.
L’ensemble “Trigono Armonico” proporrà “L’età dell’oro della Serenissima - Musica nella Venezia del Settecento”.
Saranno di scena Giovanna Dissera Bragadin (contralto), Maurizio Cadossi (violino), Paola Nervi (violino), Giovanna Vivaldi (violoncello), Luca Pollastri (clavicembalo) e Ugo Nastrucci (tiorba).
Programma:
Antonio Vivaldi (1678–1741)
Sonata in sol minore Op.5 n.6
Per 2 violini e basso continuo
Tomaso Albinoni (1671-1751)
“Pianta bella, pianta amata”, aria di Apollo
Per contralto, 2 violini e basso continuo
(tratta dal “Nascimento dell’aurora”)
Antonio Caldara (1670-1736)
Sonata in la maggiore n.3 EM – 27
Per violino e basso continuo
Antonio Vivaldi
“Quando sovente il sole”
Per Contralto, violino e basso continuo
(tratta da: “Andromeda Liberata”)
Domenico Gallo (1739-ca.1768)
Sonata in sol maggiore
Per 2 violini e basso continuo
Antonio Caldara
“Medea in Corinto”
Cantata per contralto, 2 violini e basso continuo
Leggiamo nella Nota di sala: Il secondo appuntamento della stagione della Stefano Tempia vede ospiti gli esecutori dell'Ensemble Trigono Armonico, affermato gruppo di musicisti che si esibisce su strumenti originali dell’epoca nel rispetto della filologia antica.
L’apertura è dedicata ad Antonio Vivaldi, il principe dei compositori della Serenissima, prete e violinista che influenzò con la sua musica tutto il tardo barocco musicale europeo. Di lui è possibile ascoltare la Sonata op.5 n.1, che consta di un preludio seguito dai ritmi di danza Allemanda, Sarabanda e Giga, tipici della sonata barocca.
Di Tomaso Albinoni, invece, è prevista l’esecuzione della malinconica aria “Pianta bella, pianta amata”, tratta dalla festa pastorale “Il nascimento dell’Aurora” per voci e strumenti, rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1710.
Segue un lavoro elegante e raffinato di Antonio Caldara, compositore apprezzato all’epoca in tutta Europa, anche come operista e autore di oratori e musica sacra. Si tratta della Sonata in la maggiore n.3 EM-27 nei movimenti Preludio, Corrente, Sarabanda e Giga.
Il brano di Vivaldi “Quando sovente il sole”, tratto da Andromeda liberata (1726), è invece una magnifica cantata da camera la cui trama racconta la leggenda di Andromeda, figlia di Cassiopea, legata a una roccia come sacrificio ad un mostro marino e poi salvata da Perseo.
Del veneziano Domenico Gallo, che ebbe fortuna soprattutto a Londra, viene presentata la Sonata per violino in sol maggiore nei tempi Preludio-adagio, Allegro, Adagio, Allegro, una delle prime pubblicazioni di sonate per violino e basso continuo di un compositore italiano nella capitale dell’impero britannico, dove la musica italiana era molto diffusa.
Conclude il pomeriggio musicale la cantata “Medea in Corinto”. Scritta nel 1711, è uno dei lavori vocali più famosi di Caldara.
Il testo, basato anch’esso sulla mitologia greca, narra le vicende di Medea, la principessa dalle conoscenze magiche e dai poteri soprannaturali che uccide i propri figli per vendicarsi del marito Giasone. Figura tragica ed emblematica per tutta la cultura occidentale e fonte di ispirazione per la musica barocca italiana.
“L’età dell’oro della Serenissima - Musica nella Venezia del Settecento”
Sabato 11 marzo - ore 17 - Oratorio di San Filippo Neri - Via Maria Vittoria 5 – Torino
Ingresso 10 euro. Ridotto per i giovani fino a 25 anni 5 euro.
Biglietti in prevendita: https://www.ticket.it/musica/evento/leta-dell-oro-della-serenissima--musica-nella-venezia-del-settecento.aspx
Solo per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 scrivere segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare al numero 389.9117174.
Articolo di
Milo Julini
