Storico incontro tra Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici e NAS Carabinieri
Il dottor Filippo Anelli, presidente dell'Ordine, ha incontrato il Generale Raffaele Covetti, Comandante del NAS Carabinieri.
In questi giorni, in Via Ferdinando di Savoia, Roma, c’è stato un incontro formale fra il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, dottor Filippo Anelli, e il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Generale di Brigata Raffaele Covetti.
Tema portante dell’incontro “il contrasto alla pubblicazione e vendita di prodotti e strumenti non validati scientificamente la prevenzione della violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari, la lotta all’abusivismo”.
Al termine del breve, ma intenso, incontro il dottor Anelli ha dichiarato: “La collaborazione con l’Arma, e in particolare con i Carabinieri dei NAS è uno degli aspetti più belli della nostra Professione. Anche a livello locale, con gli Ordini periferici, c’è una sinergia splendida e molto efficace. Ringraziamo i Carabinieri nel NAS per la loro opera meritoria a tutela della salute”.
La Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici sta camminando verso una sempre maggior digitalizzazione, sta impostando un percorso di intelligenza artificiale, introducendo nuovi approcci alla robotica, e valutando come fare una medicina sempre più rispettosa dell’ambiente.
Su questi temi si fonda la revisione del Codice di Deontologia Medica in corso in questi anni. Del Codice attualmente in vigore il dottor Anelli ha donato una copia al Generale Covetti.
Durante il momento della consegna, il sanitario ha sottolineato come “sia l’arruolamento nell’Arma dei Carabinieri sia l’iscrizione all’Ordine dei Medici siano suggellati da un Giuramento, dall’impegno a svolgere il proprio compito con “disciplina e onore” per gli uni e con “diligenza, responsabilità e decoro” per gli altri”.
L’incontro si è concluso con la promessa di nuove e future collaborazioni con un unico e comune obiettivo: “la tutela della salute, individuale e collettiva”.
La speranza che la maggioranza degli italiani ha è che la sanità torni ad essere a servizio vero ed autentico del cittadino.
Oggi, sempre più spesso, nei Pronto Soccorso, i pazienti vengono fatti attendere per periodi infiniti. Le liste d’attesa per una visita specialistica sono eterne. Le persone che non stanno bene vengono così spinte a rivolgersi alla sanità privata, con il relativo aggravio di spesa.
Questo è lesivo sia del diritto alla cura che dell’accesso paritetico che tutti i cittadini devono avere alle strutture sanitarie.
L’auspicio è che il sodalizio venutosi a creare fra la Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici e il NAS Carabinieri riporti al centro dell’attenzione il paziente. Chi ha bisogno di cure si trova in stato di fragilità e va aiutato nel migliore dei modi.
Noi, come sempre, torneremo ad occuparci del tema.
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Articolo di
Andrea Elia Rovera
