Chi di noi, almeno di coloro che hanno avuto modo di vedere qualche episodio di Strar Trek, hanno desiderato di viaggiare da un posto ad un altro con teletrasporto? Poter viaggiare da una parte all’altra del pianeta in un nano secondo … e tutto questo senza fare check-in.
Questo fenomeno molti anni fa ritenuto possibile ma improbabile, sta divenendo ora sempre più una realtà consolidata.
È di poco più di una settimana la notizia apparsa sulla rivista scientifica Natur Comunication che riporta proprio il risultato eccezionale dell’esperimento di teletrasporto di una immagine in luoghi diversi.
Da questo istante in poi, si può affermare con tranquillità, che ci si trova di fronte a una svolta epocale. Il risultato così entusiasmante e importante ha avuto vita grazie allo studio e alla sperimentazione di un gruppo di fisici, provenienti da diversi paesi tra cui il Sud Africa, la Germania e la Spagna.
Nell’esperimento hanno messo in pratica, sfruttandolo, in fenomeno che viene definito dell’entanglement quantistico. In effetti, applicando la teoria del fenomeno dell’entanglement quantistico alla realtà, il gruppo di scienziati è riuscito teletrasportare un’immagine attraverso lo spazio, utilizzando due fotoni di luce. Questo ha spostato i confini non solo della tecnologia esistente ma anche delle possibilità applicative della fisica quantistica.
Come è stato possibile ciò?
Da qualche anno i fisici della meccanica quantistica ipotizzarono e poi, in seguito, verificarono, il concetto di entanglement. Un fenomeno specifico che consente alle particelle d'interagire tra di loro anche se si trovano ad anni luce di distanza. Ispirati da tale idea, questo team ha messo in piedi questo esperimento riuscendo a realizzare il teletrasporto.
Il loro esperimento e il risultato conseguente è senza precedenti. Grazie a questo esperimento la trasmissione delle informazioni tramite forme luce (fotoni) può viaggiare ad una velocità inimmaginabile.
Se con l’entanglement noi possiamo far interagire due particelle distanti anche anni luce nello stesso istante, cancellando così, di fatto, la distanza, con questo esperimento si è aperta la porta per l’invio, tramite luce (fotoni informatizzati), a due scenari meravigliosi: il primo la trasmissione in tempo reale di una mole enorme di informazioni tra un luogo all’altro senza appesantire o rallentare il canale di trasmissione; e secondo: la possibilità in un futuro ormai alle porte di viaggiare da luogo ad un altro con un click.
Le altre implicazioni sono quelle di un probabile, ma al momento ancora oggetto di grandi discussioni sui viaggi nel tempo in quanto, oltre alle connotazioni etiche di fare questi viaggi, vi sono ragioni economiche importanti come il costo per alterare la dimensione temporale di una particella.
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Articolo di
Sergio Audasso
