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Dai maṛ ai contractor – La privatizzazione della sicurezza marittima in Italia” di Eugenio Cusimano, Stefano Ruzza
Una analisi che riguarda un grave problema attuale
Articolo di Mauro Bonino
Pubblicato in data 01/02/2024

T.wai è un istituto di ricerca indipendente senza scopo di lucro che opera nel campo della politica globale e degli studi sulla sicurezza.

Situata a Torino, capoluogo del Piemonte nord-occidentale e strettamente collegata al cuore dell'Europa, T.wai è stata fondata nel 2009 attraverso un finanziamento iniziale della Compagnia di San Paolo, la più grande fondazione bancaria italiana.

La missione di T.wai è quella di condurre ricerche orientate alle politiche con una forte base teorica, rafforzare il networking internazionale attraverso la ricerca, diffondere la conoscenza e sostenere l'istruzione terziaria e la formazione professionale di alto livello nel campo degli affari internazionali.

L'ambiente culturale torinese è noto fin dal Rinascimento per la sua capacità di generare talenti di grande influenza: artisti del calibro di Erasmo da Rotterdam, Antonio Gramsci, Norberto Bobbio e diversi premi Nobel hanno svolto i loro studi in questo capoluogo alpino. T.wai sostiene questa eredità promuovendo una giovane e vivace comunità di ricercatori provenienti da una varietà di background disciplinari.

Il nome di T.wai vuole suonare come "Torino's way". Indica un modo sobrio, appassionato e tenace di affrontare i problemi incanalando la creatività in progetti innovativi e risultati sostanziali. Parla della responsabilità di sfruttare le risorse locali per affrontare le sfide globali.

L'agenda di ricerca di T.wai è strutturata attorno a tre programmi:

Cina globale: Valutare l'impatto della Cina sulla governance globale nell'era della diffusione del potere.

Prospettive per l'Asia: Indagare gli attori, le istituzioni e le narrazioni che guidano le dinamiche politiche ed economiche asiatiche.

Violenza e sicurezza: Tendenze emergenti nella sicurezza transnazionale: dall'ascesa di attori non statali alla privatizzazione forzata. 

Il programma “Violence  & Security” riporta il volume di Eugenio Cusimano – Stefano RuzzaDai marò ai contractor – La privatizzazione della sicurezza marinara in Italia” che affronta un tema di grande attualità per le ripercussioni  economiche, geo–politiche e conflittuali che può implicare.

Riteniamo utile per il lettore riportare integralmente la breve sintesi del volume in oggetto che T.wai ha pubblicato. La lettura del libro permetterà di approfondire questa problematica che può creare attualmente scenari geo-politici che potrebbero sfociare in un pericoloso conflitto generalizzato.

Eugenio Cusumano

È professore ordinario di Scienza politica all’Università degli Studi di Messina. Ha pubblicato due monografie e oltre venti articoli scientifici su sicurezza privata e sicurezza marittima e ottenuto finanziamenti da Unione Europea, ministero dell’Università e della Ricerca e altri enti.

Stefano Ruzza  

È professore associato di Scienza politica all’Università di Torino. È inoltre associate di LSE Ideas, cofondatore di T.wai – Torino World Affairs Institute, e collabora frequentemente con istituzioni italiane del settore Difesa.

Buona lettura.

 

Dai marò ai contractor

La privatizzazione della sicurezza marittima in Italia

STEFANO RUZZA

Violence & Security Research & Policy Papers

Il boom della pirateria al largo delle coste somale tra il 2008 e il 2011 ha colpito duramente la navigazione commerciale a livello mondiale. Per fare fronte a questo problema, numerosi Stati di bandiera hanno consentito l’imbarco di personale armato su navi civili, generalmente optando per il ricorso a militari o guardie private, i contractor. Il caso dell’Italia si colloca in maniera particolare all’interno di questo panorama, poiché sulla carta essa ha adottato un modello duale – cioè aperto sia all’impiego di militari che di contractor – ma in concreto ha dapprima interamente affidato il servizio ai marò, poi ha utilizzato un sistema ibrido, e infine optato per un modello del tutto privato. La trasformazione nel tempo della policy italiana la rende particolarmente idonea per uno studio volto a comprendere quali fattori agevolino o ostacolino il cambiamento delle politiche pubbliche, in particolare quando implicano una potenziale privatizzazione della sicurezza. Il volume contribuisce al dibattito sulle politiche di sicurezza e difesa italiane, avvalendosi di strumenti e metodi propri dell’analisi delle politiche pubbliche e delle relazioni internazionali.

Stefano Ruzza (T.wai & Università di Torino) ed Eugenio Cusumano (Università di Messina) sono autori del libro “Dai marò ai contractor: la privatizzazione della sicurezza marittima in Italia” (Carocci Editore).

20 December 2023

 

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