Il futuro del digitale passa per Venaria Reale

Venerdi e sabato presso la Reggia di Venaria si terrà il primo Digital Day per fare il punto

Sul digitale, sappiamo quanto l’Italia, per il Paese avanzato che è, sia piuttosto indietro rispetto ad altre Nazioni europee e non solo.
Il Piemonte, poi, sulla banda ultralarga è spaventosamente indietro e non solo rispetto all’Europa ma anche nei confronti della media italiana.

Benché la pubblica amministrazione sia sempre più informatizzata, il fatto di avere molti archivi digitalizzati non si sta traducendo in efficienti e utili servizi per i cittadini.

Una delle ragioni, da parte di molti, è legata al fatto che in Piemonte per l’hi-tech della pubblica amministrazione l’ha fatta da padrone il CSI che in passato ha rappresentato un polo di eccellenza nella nostra Regione, ma che sull’altro fronte ha paralizzato il mercato, tanto da limitare la nascita e lo sviluppo del settore di altre imprese innovative.

Ad oggi, l’Ict piemontese è piuttosto povero, con poco mercato e con idee che difficilmente riescono  a fare la differenza in termini di grande rivoluzione digitale.
Ragionare in piccolo ormai non aiuta più e, benché l’Italia sia tradizionalmente un Paese di piccole e medie imprese e artigianato diffuso, nel settore del digitale è fondamentale ragionare in grande.

Ad esempio, Seat pagine gialle era un colosso che poi si è perso. Oggi essere digitali non significa solo essere imprese che hanno un sito.
Oggi in Piemonte esistono Delta3 che gestisce la piattaforma web di grandi eventi sportivi e Arduino, ma sono nate al di fuori della visione pubblica e vorrà dire pur qualcosa.

A breve vi saranno due appuntamenti importanti sul digital divide: questo fine settimana alla Reggia di Venaria, a cui sarà presente il premier Renzi e il grande economista Jeremy Rifkin, si terrà il primo Digital Day, mentre più avanti, lunedi 23 novembre presso l’Unione Industriale di Torino, verrà aperto il convegno Digital Industrial Trasformation, due appuntamenti volti a capire dove stia andando la rivoluzione digitale in Italia.

L’incontro presso l’Unione Industriale avrà l’obiettivo di presentare i workshop che a partire dal 2016 daranno alle aziende l’opportunità di accedere alla progettazione digitale, attraverso corsi che vanno dall’innovazione dei modelli all’evoluzione dei di prodotti e servizi, col fine di far comprendere come la digitalizzazione non sia solo un fine, ma rappresenti soprattutto un mezzo per sviluppare, organizzare, distribuire servizi e prodotti in maniera non più tradizionale.

Al Digital Day di Venaria si farà il punto su quanto è stato fatto sino ad ora, partendo dalla già avviata fatturazione elettronica presente in tutta la Pubblica Amministrazione, dal dossier definito sulla strategia per la banda ultralarga e la crescita digitale, dal via libera alla riforma sempre della Pubblica Amministrazione, che si apre con la delega per la Cittadinanza digitale e per la redazione del Freedom of Information Act.

Non bisogna poi dimenticare il certificato di proprietà auto digitale e la dichiarazione dei redditi precompilata, per arrivare con gli ulteriori passi avanti fatti per il fascicolo sanitario elettronico e senza dimenticare che a dicembre inizierà la sperimentazione dell’Anagrafe unica in ventisette comuni, tra cui Torino, che oltre ai dati classici (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita) conterrà anche il domicilio digitale, vale a dire l’indirizzo di posta elettronica.




Marco Pinzuti


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/11/2015