Governo nuovo, approcci vecchi

Con Draghi il cambio di passo non si vede ma tutti sono contenti

Sono passati quasi due mesi dall'insediamento del Governo presieduto da Mario Draghi e nonostente si sia fatto un super pentapartito di quelli vecchio stile con tutti dentro da Sinistra a Destra, il tanto auspicato cambio di passo non si è ancora visto.

Dall'arrivo della Destra nell'esecutivo, con Forza Italia e Lega, avrebbero dovuto beneficiarne le maggiori aperture, invece sembra che la situazione sia peggiorata. L'indice Rt non conta quasi più nulla, tanto è vero che inspiegabilmente una Regione come il Piemonte con un indice sotto uno non solo non è diventata zona gialla ma neanche arancione e resterà rossa sino al 19 aprile.

Ci sono poi da considerare i tafferugli di piazza di questi giorni da parte di ambulanti, commercianti, ristoratori, cosa che neanche con Giuseppe Conte si era visto, tutti inferociti per le continue chiusure nonostate gli Rt più bassi e l'arrivo dei vaccini.

A proposito poi di vaccini, nonostante l'arrivo del Generale Figliuolo (eh sì perché agli Italiani piace il grande capo che con tanto di divisa e mostrine mette tutti in riga) adesso come mesi fa i vaccini non arrivano e a numero di vaccinati giornalieri siamo più indietro di molti altri Paesi europei.

Come se non bastasse, per tutti coloro, da ristoratori ad albergatori, che debbono continuare a restare chiusi, c'è stata pure la beffa: non ci si può spostare di Regione ma si possono prendere gli aerei per andare a trascorrere qualche giorno di vacanza all'estero, così come avvenuto sotto il periodo pasquale.

E veniamo, infine, all'annosa questione dei ristori, adesso rinominati sostegni tanto perché pare basti cambiare una parola per camuffare un problema sempre uguale: quello delle sovvenzioni e aiuti che non arrivano nei tempi prestabiliti e promessi.

Si è atteso il fatidico decreto (perché anche con Draghi-Salvini-Berlusconi si procede a decreti governativi come da prassi!) che, una volta giunto tardi, ha dilazionato il momento dell'erogazione delle risorse, con un sistema sempre troppo lento: se va bene, i soldi per chi è in difficoltà arriveranno in estate.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, a parte il varo dell'assegno unico delle famiglie (che ricordiamolo era stato voluto dal Governo Conte) e la levata di scudi parlamentare contro la legge contro l'omofobia (ma si sa l'Italia in queste cose arriva sempre quache decennio dopo gli altri Paesi).

In ogni caso, con il pluriosannato mondiale a capo del Governo e un generale d'armata a centellinare le munizioni vaccinali, tutto andrà sicuramente meglio, soprattutto se i maggiori quotidiani stendono tappeti rossi alla teoria senza guardare alla pratica di cosa sta accadendo.

 

 

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Articolo pubblicato il 08/04/2021