Roma - Acca Larentia e la faziosità della sinistra

La ferma presa posizione di Umberto Costi

Nei giorni scorsi, molti attivisti di destra, alcuni dei quali provenienti da altre città d'Italia, come ogni anno, si sono ritrovati a Roma per ricordare le tre vittime della strage del 7 gennaio 1978 nella via omonima del quartiere Tuscolano, hanno fatto il saluto romano accompagnato da slogan fascisti. 

Da notare che a distanza di 47 anni non sono ancora stati identificati i mandanti del massacro.

“La questura di Roma ha trasmesso alla competente autorità giudiziaria una prima informativa di reatocontestando il delitto di apologia del fascismo a carico di cinque esponenti di CasaPound, individuati tra i partecipanti, cui seguiranno ulteriori comunicazioni all'esito del riconoscimento e identificazione degli ulteriori convenuti alla manifestazione", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo in question time alla Camera ad una interrogazione del Pd sulla commemorazione dei morti di Acca Larentia.

 Alla Camera dei Deputati alcuni esponenti del PD ed estrema sinistra, non contenti della dichiarazione del ministro, hanno cercato di coinvolgere il governo ed il presidente del consiglio imputando loro responsabilità dell’accaduto inesistenti.

In quest’anno denso di commemorazioni di anniversari ci è pervenuta in proposito,  la  dichiarazione resa da Umberto Costi, che pubblichiamo, nel corso del ricordo della “Scissione di Palazzo Barberini dell’11 gennaio 1947.

 Con tale coraggiosa scelta, Giuseppe Saragat, non dimentichiamolo, salvò la libertà e la democrazia in Italia.

“Lascio ai coraggiosi e turbati antifascisti italiani , dalla Schlein a Renzi , da Calenda a Conte fino ad arrivare a bonelli e frattoianni, le critiche e lo sdegno per le mani tese di qualche decina di ridicoli militanti di destra , esibite durante il ricordo del terribile omicidio, il 7 Gennaio del 1978, di due ragazzi missini . Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta entrambi ventenni . per mano di una squadraccia di ispirazione comunista leninista-marxista. Un terzo diciottenne fu ucciso a Colle Oppio con un colpo alla fronte durante gli scontri con la polizia. Il papà di Ciavatta , portiere di uno stabile , si suicidò straziato dal dolore per la morte del giovane figlio. Il mio ricordo commosso va alle vittime dei macellai di ogni fazione e a chi ha sofferto e ancora sta soffrendo.

Giudico straccioni culturali e tubi digerenti coloro i quali si richiamano , anche facendo il saluto romano, a una ideologia criminale come quella nazi-fascista.

Tuttavia osservo con mestizia e preoccupazione i difensori della democrazia placcati di populismo incolto e spasmodicamente impegnati nella ricerca dell'effimero migliore, in una gara a chi è più antifascista . Questo antifascismo da salotto profumato non mi appartiene. “

 

Umberto Costi

Segretario della Fondazione Giuseppe Saragat, Nipote di Raffaele Costi capitano partigiano VIII zona delle Brigate Matteotti. Figlio di Silvano ,nato al Quadraro, partigiano combattente nelle file delle Brigate Matteotti. Nipote diretto di tre deportati nel rastrellamento del Quadraro del 17 Aprile 1944.

 

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Articolo pubblicato il 15/01/2024