Torino - El Drapò: le vicende storiche che precedettero la nascita del Ducato del Piemonte

Iniziano le celebrazioni per i 600 anni della nascita del Ducato del Piemonte e dell'adozione del "Drapo" come bandiera del Ducato

Gli annunci di due pregevoli iniziative che, sotto il patrocinio del Consiglio Regionale  del Piemonte si terranno nei prossimi giorni hanno già mietuto un numero ragguardevoli di adesioni e di interesse tra il pubblico.

In tali ambiti si confronteranno studiosi, divulgatori e l’autore d  un libro in presentazione.

Ci pare comunque  opportuno, almeno per i lettori più accorti, anticipare gli estremi di momenti fondamentali della Storia che videro il nostro Piemonte già protagonista agli albori del 1424.

Il 15 agosto 1424, a Thonon les Bains (vicino al castello di Ripaille), nella piazza principale, gremita di aristocratici e di popolo, alla presenza degli ambasciatori di Borgogna e d’Inghilterra, ufficiali di corte e alti ecclesiastici, il Duca di Savoia Amedeo VIII investiva il primogenito Amedeo  – un ragazzino di circa 12 anni – del titolo di principe di Piemonte, e il secondogenito Ludovico (11 anni) di quello di conte di Ginevra e di Bâgé.

Il maresciallo di Montmayeur, prima carica militare del ducato, annunciava ad alta voce ai due principini la modifica del loro stemma, stante la decisione del padre: Amedeo avrebbe aggiunto alla croce argentea in campo rosso, l'insegna paterna, un lambello azzurro con tre pendenti; Ludovico avrebbe aggiunto invece una bordura azzurra, dentata.

E’ questo, in un certo senso, l’atto di nascita dello stemma del Piemonte: o meglio, è la prima volta che il nome della nostra regione, concessa ora in appannaggio al primogenito del duca di Savoia, veniva associato allo stemma che questi portava già da tempo.

I segni aggiuntivi imposti da Amedeo VIII ai figli si dicono in araldica “brisure” o “spezzature” e servono a indicare la posizione di un individuo in seno alla linea di successione, o di un ramo specifico all’interno di un’intera casata.

Il “lambello” in particolare è una figura geometrica, una sorta di rastrello, di norma a tre denti, che i figli primogeniti aggiungevano allo scudo famigliare, vivente il padre (è tutt’ora in uso tra i principi ereditari delle case regnanti europee, come il principe di Galles e quello delle Asturie).

I primogeniti dei Savoia ne facevano uso almeno sin dall’inizio del Trecento: troviamo la croce con il lambello su affreschi dell’epoca, a Susa, e sul sigillo di Edoardo, erede del conte di Savoia, nel 1308.
Da cui l’attuale bandiera del Piemonte !

Vi segnaliamo così le prime iniziative volte a dar risalto agli albori storici del Piemonte con il suo inconfondibile Drapò.

Con la collaborazione del Centro Studi Piemontesi, il Consiglio Regionale del Piemonte invita Mercoledì 21 febbraio alle ore 11.00 a Palazzo Reale per la conferenza "el Drapò. Storie e curiosità intorno alla bandiera del Piemonte."
Qui sotto l'indirizzo mail a cui confermare la partecipazione.

Mentre lunedì 26 febbraio alle ore 21.00 c'è l'invito a partecipare al grande Concerto   in ricordo dei "seicento anni della nostra bandiera" animato dalle storie di Michele D'Andrea e dalla voce di Mario Brusa.

Per entrambe le manifestazione è necessario  inviare la prenotazione  obbligatoria al Consiglio Regionale del Piemonte:  partecipa.eventi@cr.piemonte.it

 

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Articolo pubblicato il 20/02/2024