Torino ostaggio delle baby gang

Il Sindaco Lo Russo è sempre meno simpatico ai torinesi.

Non è la prima volta che parliamo di Torino e della pochissima sicurezza in cui si trovano a vivere i suoi cittadini.

Questa volta il problema è rappresentato da una baby gang che terrorizza i residente della Zona Parco Dora.

In questi giorni, su diversi pali della luce della zona, sono comparsi degli stampati con su scritto: “Gira in zona una baby gang di età compresa tra i 10 ed i 16 anni con lo scopo di fare del male ai loro coetanei, nonché ai figli di tutti noi. Li derubano, li picchiano e li minacciano. Chiunque li vedesse è pregato di contattare immediatamente le Forze dell’Ordine. Questa situazione deve finire”.

Incredibile che nel 2024 una città metropolitana, capoluogo di provincia e di regione, debba essere ostaggio di un gruppetto di sciamannati, per lo più immigrati.

Il giornalista Paolo Coccorese, “Corriere Torino”, ha scritto che “Tre settimane fa, gli agenti di polizia hanno fermato una “banda fluida”, come oggi i sociologi definiscono queste aggregazioni di ragazzi dedite alle scorribande, di cinque minorenni. Si aggiravano nei pressi della stazione di Porta Nuova, ma sono stati riconosciuti come gli autori di una serie di malefatte, proprio sotto la tettoia dello Strippaggio dello scenografico Parco Dora”.

Il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, “Partito Democratico”, anziché darsi all’“amichettismo” con i facinorosi appartenenti al Centro Sociale “Askatasuna”, pensi alla sicurezza e all’incolumità dei cittadini torinesi per bene, che pagano le tasse, vanno a lavorare e si comportano in modo civile e democratico.

Il quadro sociologico è sempre lo stesso: nelle città in cui ad amministrare c’è il “Partito Democratico” la sicurezza è la grande assente.

I cittadini iniziano ad essere stanchi e stufi del modus operandi dei gregari di Elly Schlein. Probabilmente l’esasperazione dell’elettorato – oltre che sui cartelli affissi ai pali – la si potrà palpare nelle schede elettorali delle prossime Elezioni Regionali del Piemonte e delle Elezioni Europee.

Noi, come facciamo ormai da tredici lunghi anni, resteremo sul pezzo e vi daremo contezza della situazione.

 

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Articolo pubblicato il 24/02/2024