Un salto nella futura amministrazione della città simbolo dell’industria.
Buongiorno!
Oggi sono stato incaricato dal governo di fare un sopralluogo a Torino per aggiornare la carta dei possedimenti statali e censire chi li abita.
Solitamente questa operazione si esegue ogni dieci anni, ma, stavolta, ne sono passati quattro di più a causa della ultima grande ristrutturazione ancora in atto nel paese.
Eccomi al fiondodromo di Lampedusa dove ho prenotato la “Noce express” per Torino.
Salgo, mi sigillo nel TRIX (liquido che non bagna, avente lo scopo di attutire le accelerazioni e gli impatti del viaggio).
Digito le coordinate di Torino sul quadro comandi e, mentre il calcolatore elabora i dati, la fionda di lancio si carica.
Dato lo start, in circa tre minuti sarò a Torino, dove mi fermerò dopo sei rimbalzi nei coni di frenatura.
Schiaccio il bottone verde e comincio a muovermi nel liquido.
Mentre ancora ruoto nello smorzamento dell’energia del lancio, sono già all’ultimo rimbalzo.
Scendo, ....eccomi a ...............................................................:
TORINO, LA CITTÀ INDUSTRIALE PER ECCELLENZA
È molto cambiata negli ultimi anni a causa dei radicali rivolgimenti produttivi dopo che l’ultimo discendente del “Primo Grande Industriale” è scomparso.
I nuovi arrivati, freschi di master di ogni genere, hanno sbaraccato tutto e, preso alla lettera quanto imparato, hanno concepito un disegno semplice che ora mi accingo a catalogare per lo stato.
Dal monte dei Cappuccini, dove mi trovo per effettuare il rilevamento scorgo ed annoto quanto segue:
1 - la città è stata divisa in tre parti, nord, centro, sud;
2 - la sua pianta è stata modificata ed è ridiventata un quadrato come in origine (però la sua estensione è circa 100 volte maggiore);
3 - tutto è stato razionalizzato; il ciclo vitale della città e dei suoi abitanti è stato talmente integrato da non distinguersi più l’uno dall’altro;
da nord verso sud osservo:
4 - LA ZONA DEGLI ACCOPPIAMENTI
È composta da un enorme fabbricato di colore rosa a destra e azzurro a sinistra.
Ovviamente a destra stazionano le femmine e a sinistra i maschi.
Secondo programma si incontrano al centro e nei box loro destinati si accoppiano per mezz’ora al ritmo di musiche stimolanti la funzione.
Di seguito i maschi vengono convogliati nelle celle di riciclaggio dove diventano salami liofilizzati per le mense aziendali, mentre le femmine, se sono incinte vengono immesse nei contenitori pressurizzati dove dopo sei minuti partoriscono; se invece non sono gravide vengono inviate alla impastatrice per essere miscelate a sostanze azotate e fungere da concime organico particolarmente adatto alle coltivazioni di verdura in riva al Po.
5 - LA ZONA DI SVILUPPO DEI NUOVI NATI
È costituita da un fabbricato verde composto da 144 canali paralleli (tante sono le specializzazioni necessarie per la vita cittadina), divisi a metà tra maschi e femmine.
Dopo sei minuti, terminato il ciclo di immissione programmi e crescita corporea, gli individui maturi passano alla.......
6 - ZONA DI PRODUZIONE
Essa è sistemata al centro ed è costituita da una zona color oro protetta da una cupola trasparente.
Sotto di essa costoro si aggirano apparentemente senza meta, fino a quando, dopo un tempo non casuale, si fermano accomodandosi sulle panchine sparse qua e là.
Appena sistemati, dai loro pensieri prendono forma oggetti vari, immediatamente assorbiti dalle “onde magazzino” aventi il compito di canalizzarli nei vari punti dell’universo che ne hanno fatto richiesta.
7 - IL GIARDINO DELL’EDEN
Ogni individuo, terminata la materializzazione di ciò che è di sua competenza, viene avviato nel grande giardino dell’eden situato a sud, dove il colore dominante è il rosso.
In tale sito egli si diverte da morire per due minuti e riposa per altri quattro, concludendo il ciclo nell’edificio degli accoppiamenti.
Attualmente risultano censiti centoquarantaquattromila individui in ciascuna delle zone individuate.
Compito terminato!
Finito di annotare queste cose, ho come l’impressione che, dopo tutto lo sviluppo scientifico-tecnologico fantastico ed irripetibile degli anni scorsi, oggi stiamo ritornando, quasi senza accorgercene, sui nostri passi, al punto di poter ammettere che:
L’UOMO È VERAMENTE LA MIGLIOR MACCHINA DELL’UNIVERSO!
Infatti ha completamente sostituito tutte le sue precedenti invenzioni in quanto è risultato più economico, più produttivo, più duttile e maneggevole, riciclabile, autoriparante e automaticamente scevro da inceppamenti; inoltre, avendo come prerogativa di non comprendere la realtà, può essere utilizzato per ogni cosa senza che se ne renda conto e quindi protesti.
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A questo punto forse vi chiederete come possa dire ciò degli uomini, perché se fossi uomo anch’io non ne avrei la possibilità.
Non sono un uomo infatti, ma la terza generazione di una application specifica chiamata “OCCHIO DEL GOVERNO SUPERIORE”.
La mia forma è sferica e contiene tutto l’occorrente per l’espletamento delle funzioni assegnatemi.
Sono anche in procinto di essere sostituito perché ho manifestato un difetto: anziché limitarmi a svolgere solo il compito analitico per cui sono stato costruito, in calce ai dati per gli archivi segreti di gestione annoto sempre delle impressioni come quella che avete appena letto.
I miei costruttori ne sono sconvolti al punto tale che, pur avendo deciso di sostituirmi più o meno centoventi anni fa, non lo hanno ancora potuto fare perché non contemplato dalle procedure!
cucu!
Testo, foto e disegno
Pietro Cartella
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Articolo pubblicato il 29/05/2018