
In occasione della manifestazione FoTo, Phos espone trenta rari vintage e una straordinaria maxi-polaroid sperimentale di Luigi Ghirri, ancora fino al 27 luglio, da non mancare
Galleria Fotografica (6)
Per non smarrirsi e dolcemente naufragare nel Mare Magnum (sì, come la famosa Agenzia) di un centinaio di appuntamenti in altrettante location di gallerie, enti pubblici e privati, espositivi, formativi e culturali, sparsi – ma non spersi – per la città, in occasione dell’“oceanica” kermesse Fo-To (cioè Fotografi a Torino, ormai verso la conclusione), intelligentemente ideata e organizzata da Andea Busto con Loredana Tadorni, del Museo Ettore Fico (MEF), serve l'atlante, ossia la mappa, cartacea o internet (dal relativo web-site), che ne elenca i numerosi eventi, esorditi in maggioranza dalle simultanee inaugurazioni dello scorso 3 maggio e molti in svolgimento – o sviluppo – sin quasi al prossimo termine diurno o notturno di luglio, in piena canicola, dunque. (Fortunali vacanzieri all'orizzonte?...)
Però, pressoché in consuntivo, alcuni pareri, suggerimenti o consigli, senza niente togliere ai non citati (per puri motivi di spazio) in questo limitato articoletto, non può certo mancare: se, ad esempio, giusto i “padroni-di-casa” del summenzionato MEF presentano l'“illusionista-sognatore” Duane Michals, “nome prestigioso dell’avanguardia americana, radicale innovatore del linguaggio iconico”, nell’assai interessante retrospettiva realizzata grazie alla Mapfre di Madrid, e Paolo Monti si palesa all'Outside, mentre a Palazzo Chiablese troneggia Frank Horvat, illustrato in un’ampia antologica, tratta dalla sua propria collezione di scatti, frutto della settantennale professione di virtuosistico perfezionista del settore e “sperimentatore instancabile”, e da Biasutti&Biasutti s’è incontrata la Natura Collettiva di Leo Gilardi, intanto nelle sale arcuate di Paolo Tonin si dipana un continuo Filorosso, anzi bianco-e-nero, fra-i-maestri-Carlo-Mollino-Giorgio-Avigdor-Mario-Gabinio-Enzo-Obiso (mostra a cura di Olga Gambari), e Alberto Peola ospita Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti, con Most Were Silent, incursione nall’area “atomica” del New Mexico, quindi si segnalano l’inedito Contatto stabilito tra Paolo Mussat Sartor e Robin Rhode allo Studio d'Arte Contemporanea Tucci Russo, poi l'originale multi-assemblaggio lenticolare ondivago Wavelenghts del palestinese-berlinese Steve Sabella, un ipnotico insieme di "labirintiche costruzioni alchemiche" specificamente concretizzate al Metroquadro, o il mosaico di istantanee di passaporti afgani del periodo bellico (Kabul, 1973), opera di Lida Abdul, da Giorgio Persano, quando in ultimo, nondimeno, la CSA Farm di Marcello Corazzini ha allestito prima i Sorvoli sul quotidiano, triplice personale di Paola Binante (Cuore di Pietra), Maurizio Gabbana (Movimento Immobile) e Valeria Sangiorgi (Tutto in ordine), ossimoricamente capace di “immortalare la vitale permanenza dell’effimero”, nonché, in seguito, le performanti pose In-quiete di Manuela Macco, il Grand Tour di Ricordi a peso di Pierluigi Manzone o l'erbario da scrutare con la lente tersa, precisa, minimale di Paolo Minioni (Still-life, 2005), e, a mo’ di psicoterapia sociale disegotizzante, nell’èra degli ultranarcisistici selfie d’instagram, s’ammirano le epifanie dell’invisibile evidenza nel Reincanto al Centro Phos di via Vico, in trenta rare stampe vintage e una straordinaria evocativa maxi-polaroid 50x70 (Amsterdam, 1981) di Luigi Ghirri, poeta del “pensare per immagini”, perspicace creatore di una caratteristica “cifra estetica che integra le valenze concettuali”, raggiungendo un’“armonia” che “si rispecchia nella disadorna, essenziale bellezza” dei risultati d’un lavoro “metodico e dimesso”, tradottosi in “quel comunicare tramite la serie piuttosto che una singola inquadratura in sé stessa seducente ed eccezionale”, e approda “ad un particolare bilanciamento tra accettazione contemplativa dell’esistente e attribuzione di senso, esercizio critico ed empatia” (secondo Elisabetta Buffa); “Nulla d’antico sotto il sole” – amava parafrasare dalle Ecclesiaste, ribaltandone invece il significato in positivo, l’autore emiliano prematuramente scomparso –, né, approfondendo ab imis l'acutezza focale dell'osservazione, dietro l’ottica rischiarante dell’obiettivo, ovvero in camera-oscura. Adesso risplenderà.
(c.s./e.s.l.)
"Luigi Ghirri
Reincanto"
Mostra retrospettiva
foto-iconografica
con la curatela critica
di Elisabetta Buffa
Fino al 27 luglio 2018
PHOS
Centro Fotografia Torino
Centro Polifunzionale per la Fotografia
e le Arti Visive
diretto da Enzo Obiso
Via Vico, 1 – Torino
Info: 011-7604867
www.phosfotografia.com/inaugurazione-sede
www.phosfotografia.com/ghirri-reincanto
Orario: dal martedì al venerdì
dalle 15,00 alle 19,30
by Cosmoshopart.it
Contemporary Art
Via Vanchiglia, 36 (interno cortile) – Torino
Info: 011-0441264 / 339-7796065
info@csafarmgallery.it - marcello.corazzini@gmail.com
Fo.To® © FoTo - Fotografi-a-Torino / MEF - Museo Ettore Fico
Le immagini a corredo dell'articolo:
sotto il titolo e qui sopra, a lato, in locandina
Luigi Ghirri, Amsterdam, 1981, polaroid, 50x70 cm.
e Lago di Ledro, Trento, 1985, fotocolor, 20x25 cm.
© PHOS/FoTo
a destra, scorcio dell'atrio della sede del Centro Phos
in via Vico a Torino
© aut. / PHOS - Centro Fotografia Torino - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive
link al precedente articolo
Immortalare la vitale persistenza dell'effimero
relativo alla mostra collettiva Sorvoli sul quotidiano
alla CSAFarm Gallery di Torino :
www.bdtorino.eu/sito/articolo.immortalarelavitalepersistenza
link all'articolo Dieci giorni (per sette autori) in Vietnam
relativo ala mostra collettiva Sông, Mekong
presso il Centro Phos di Torino :
www.bdtorino.eu/sito/articolo.diecigiorniinvietnam
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Articolo pubblicato il 18/07/2018