Novembre 2018 - CHINA INTERNATIONAL IMPORT EXPO.

Il meglio delle esigenze del mercato cinese che presenterà tutte le opportunità che il mondo non potrà lasciarsi sfuggire.

Già oltre  2.800 aziende hanno confermato la propria partecipazione. Si stima che ci saranno più di 150 mila acquirenti cinesi e stranieri. Ciò testimonia la grande attrattività che suscita il primo Expo al mondo a tema "import".

La maggior parte delle imprese che parteciperà a questa manifestazione opera principalmente nei settori dell'abbigliamento, dei beni per il consumo quotidiano e dei prodotti alimentari e agricoli. Le imprese con un'area espositiva maggiore sono invece specializzate principalmente nei settori dell'intelligenza, delle attrezzature di fascia alta e delle automobili.

Il China International Import Expo, organizzato dal governo cinese, suscita una forte attrattività; e non è un caso. Nel contesto attuale che vede il protezionismo commerciale andare a infrangersi sull'economia globale, ogni azienda spera di superare le barriere erette in modo artificiale, cercando nuovi spazi per la creazione di ricchezza. Quanto ai produttori globali, la Cina ha un mercato di consumo e investimenti con circa 1,4 miliardi di persone. Il governo sta traducendo in azione la determinazione e la volontà di sostenere la liberalizzazione del commercio e la facilitazione degli investimenti, espandendo costantemente la propria apertura. A livello globale, è difficile trovare opportunità migliori di quelle offerte dalla Cina.

Oltre alle industrie tradizionali, la Cina si piazza al secondo posto nel mondo per numero di aziende innovative ed è per la prima volta entrata nella top 20 che valuta l'indice di innovazione globale elaborato dall'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO). In futuro, con gli sforzi costanti compiuti dalla Cina nei settori dell'energia pulita, dei veicoli elettrici, delle batterie e dell'intelligenza artificiale, si può prevedere che i capitali e le compagnie stranieri potranno trovare un miglior spazio di sviluppo in Cina.

Quest'anno in Cina ricorre il 40esimo anniversario dell'avvio della politica di riforma e apertura. Dopo aver annunciato al Bo'ao( Forum for Asia) di aprile una nuova serie di importanti misure volte ad ampliare il grado d'apertura del paese, di recente, il presidente cinese Xi Jinping, intervenendo al BRICS Business Forum organizzato in Sud Africa, ha sottolineato nuovamente che la Cina continuerà ad aprire le sue porte, creare un ambiente per gli investimenti più attraente, rinforzare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, dare impulso alle importazioni e promuovere energicamente l'iniziativa "Una cintura, una via", in modo da aprire nuovi spazi per lo sviluppo economico e sociale dei vari paesi e l'implementazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Secondo il piano annunciato dal presidente cinese Xi Jinping al World Economic Forum di Davos dell'anno scorso, nei cinque anni dal 2017 al 2021, la Cina potrà importare 8 trilioni di dollari di prodotti, assorbire 600 miliardi di dollari di investimenti esteri, investire all'estero 750 miliardi di dollari e assicurare 700 milioni di turisti cinesi che viaggiano all'estero.

Un piatto veramente ghiotto sia per le nostre PMI che per le nostre grandi imprese con ricadute  nel settore turismo: ricordiamo che i turisti cinesi che vengono in Europa/Italia appartengono quasi totalmente alla media/alta borghesia cinese. L’Italia dovrà quindi aumentare il livello dell’ accoglienza  che lascia ancora molto a desiderare.

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Articolo pubblicato il 02/08/2018