Replicanti o creativi

un salto quantico di differenza che si evidenzia in ogni situazione esistenziale.

Nota esplicativa ed introduttiva agli esami di un gruppo di studenti, utile anche in altre circostanze …

…. Ed ora fate attenzione: non preoccupatevi di come andrà l’esame!

 

Siete già promossi in partenza grazie alla vostra costante presenza in questa aula e, come ho già avuto modo di spiegarvi in precedenza, in conseguenza del funzionamento automatico del sistema operativo di autoapprendimento dell’essere umano posto nelle condizioni di non essere ostacolato in tale processo.

 

La vostra attenzione e responsabilità siano invece totalmente dedicate a questa unica e inderogabile esigenza: oggi, in questo momento, in questo luogo, forse per la prima volta nella vostra vita, sentite dire che ciò che scriverete, disegnerete o realizzerete praticamente, segnerà la vostra vita futura.

 

E sarà anche l’unica.

 

Infatti pare che ciò capiti solo due volte nella vita.

 

La prima volta si sente dire da qualcuno, non importa chi, e per questo quasi mai ci si presta fede, ed una seconda perché accade qualcosa che ce la ricorda direttamente senza ombra di fraintendimenti.

 

La seconda volta serve a farci rendere conto di quante cose inutili abbiamo fatto tra la prima e la seconda, e in tal modo aiutarci a decidere di seguire, in totale consapevolezza, la nostra strada.

 

Sebbene ve lo dica sorridendo, non sto scherzando, anzi, mai stato così serio, vista l’importanza dell’argomento.

 

Ed è anche l’unica possibilità per ciascuno di voi, per passare dallo stato di essere umano fotoriproduttore, ripetitivo, replicante, a quella di individuo realmente indipendente e creatore.

 

Solo così non abuserete, come spesso accade, del titolo di “creativi”;

solo così non sarete creativi fasulli, allevati in batterie come polli!

 

Il mondo è in continuo cambiamento, ma, in questo momento particolare, non cambia più in modo lineare come è avvenuto nel passato e finora. Cambia in modo “quantico”, con balzi e sconfinamenti in nuove e sconosciute dimensioni vitali dove non valgono più le solite raccomandazioni dei soliti potenti di turno.

 

Tali nuove condizioni costringeranno ognuno di noi a mostrarsi realmente per ciò che si è.

Quindi ognuno di noi potrà contare ed essere apprezzato per quello che è veramente, senza malintesi o trucchi.

 

Diventare creativi significa anche diventare regola a sé stessi senza prevaricare niente e nessuno, cioè liberamente, liberando gli altri da quelle stesse costrizioni da cui siamo riusciti a liberarci agendo come ricordato.

 

In tale stato non ci mancherà mai niente di ciò che ci occorre, senza che se ne debba fare scorta per il futuro, cioè saremo sempre aggiornati, disponibili ed equipaggiati per rispondere alle necessità del momento.

 

Quindi, non pensate all’esame, guardate alla vita!

 

Buon lavoro!

 

Foto e testo

Pietro Cartella

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Articolo pubblicato il 27/06/2019