Poliedrica personale pittorica di Lia Laterza Benini alla Chiesa di San Rocco in Condove (To), con vernice oggi pomeriggio alle 17,00
Vernice d'inaugurazione oggi pomeriggio alle 5, all’Antica Chiesa Romanica di San Rocco in Condove (To), per la suggestiva personale della segusina Lia Laterza Benini, che presenta al pubblico, dal 6 al 28 luglio prossimo venturo, nell'allestimento curato insieme a Valter Vesco, un’ampia esposizione di opere (alcune inedite) di differenti tipologie d’espressione ed impressione, argomenti – sacri o profani, civili o religiosi – e periodi d’esecuzione, ma caratterizzate dall’unica, originale matrice dell’autrice, allieva di Calandri e Cremona, Morbelli e Sicbaldi all’Accademia Albertina di Torino, di Bruscaglia e Licata ad Urbino, affermata già dagli Anni Settanta a livello nazionale ed internazionale.
Si legge nel testo critico di prefazione alla mostra: “La luce oltre la siepe, quella siepe ‘che da tanta parte/ dell’ultimo orizzonte il guardo esclude’, là sull’‘ermo colle’ leopardiano (giusto a due secoli di distanza), en-plein-air, oppure in studio, lei la vede, la vuole, la coglie, ‘sedendo e mirando’, riuscendo miracolosamente a ricrearla, a stenderla coi pigmenti ad olio sulla tela, o col veloce scorrere dell’acquarello sulla carta, o attraverso il duro, durevole, complicato, premeditato procedimento grafico che non consente errori”. Essa “irrompe magari dal rettangolo della finestra socchiusa, o piroetta inaspettata fra le nubi, risplendendo d’aurei iridei riflessi solari, variando continuamente nell’ambiente con le ore del giorno, con ‘le morte stagioni’ – o ‘la presente e viva’ – dell’anno e dell’età, come nelle multicolori tin-te fram-men-ta-te degli impressionisti”. Ovvero “rischiara di vocazione metafisica, quanto profondamente umana, al modo caravaggesco, la stanza buia dell’anima: è sempre interiore.” Rimane “stile senza stilemi, il suo, ove mutano i temi, i soggetti e le tecniche, l’occasione, lo spunto, l’umore momentaneo dell’artista, la comparsa o l’assenza delle misteriose aure sfumate nella danzante dinamica della poliedrica composizione pittorica; cambia l’ispirazione… mai lo spirito”. Quindi “negli still-life, nei suggestivi paesaggi, negli scorci montani od urbani, nei det/tagli architet/tonici, nella poesia della memoria delle vecchie cose-di-casa, nell’infanzia delle bambole, in incantevoli figure femminili o di santi ieratici, nei suoni e nei silenzi dolcemente naufraga, s’annega e si rispecchia il nostro pensieroso occhio di osservatori coinvolti, tratti-in-salvo, per un istante, fuori dall’immenso marasma dell’esistenza”.
“‘Mehr Licht!’, avrebbe esclamato Goethe, con l’estremo residuo di fiato, prima di assurgere al fulgido bagliore dell’eternità.” Immortalandosi nell’infinito…
"Le molteplici espressioni dello stile
nel variabile discorso creativo"
di Lia Laterza
Mostra personale
a cura di Valter Vesco
Esposizione
dal 6 al 30 luglio 2019
Inaugurazione
sabato 6 luglio, ore 17,00
Amici della Chiesa di San Rocco
Arte e Cultura
p/so Antica Chiesa Romanica di San Rocco
Via Battisti – Condove (To)
Orario: mercoledì, 10,00-12,00;
venerdì, 16,00-19,00;
sabato e domenica
10,00-12,00/16,00-19,00
Info: amicisanroccocondove@gmail,com
www.facebook.com/amicichiesadisanrocco
Le immagini di opere di Lia Laterza, a corredo dell'articolo:
sotto il titolo (in versione tagliata), in calce al testo e qui sopra, a lato, in locandina (in forma completa)
"Una casa in città", 2019, acrilico su tela, 70x70 cm.;
accanto, in fondo allo scritto, sulla destra,
"Una casa in campagna", 2019, acrilico su tela, 70x50 cm.;
tra i paragrafi, dall'alto,
"Specchio", dipinto ad acrilico
e "L'oggetto misterioso", olio su tela
© L. Laterza / ACSR / Corriere dell'Arte
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Articolo pubblicato il 06/07/2019