Dialoghi sul senso della vita – 1.4 di n

Da dove nasce la vita?

La nostra esplorazione prosegue …

Provate a riflettere su cosa si generi di conseguenza! 

 

Lo schema che segue serve a comprendere perché alcuni popoli della terra adoravano il sole. Noi oggi al massimo guardiamo le previsioni del tempo!

 

Per alcuni popoli il sole ha rappresentato la divinità da adorare: nasceva al mattino, illuminava il giorno, permetteva che la vita potesse manifestarsi e con essa tutte le cose relative. Senza di esso non era possibile che la vita, così come la conosciamo, potesse svilupparsi.

 

Noi oggi abbiamo anche altre informazioni riguardo al sole; non è solo un punto nel cielo da cui proviene luce e calore. Infatti è dotato di molte altre particolarità in grado di produrre una moltitudine di effetti per lo svolgersi della vita e all’interno di essa.

 

Per esempio è in grado di inviare raggi di ogni tipo e vibrazione in tutte le direzioni, colmando lo spazio tutto intorno a sé. Ma non è l’unico sole esistente nell’universo: ci sono altri soli, ci sono altre galassie, altri universi.

 

Così come avviene nell’universo visibile accade anche dentro di noi, dove esiste corrispondenza funzionale, simile ad una fotocopia pluridimensionale, tra i nostri atomi, le nostre cellule, i nostri organi, le nostre funzioni all’interno e all’esterno dell’intero organismo, e le funzioni dei pianeti, stelle, soli, buchi neri, energia visibile e invisibile, materia oscura, antimateria, plasma, e quanto altro costituisce il nostro e tutti gli universi esistenti.

 

Ciascuno di noi è una pila atomica in grado di trasformare continuamente energia vitale primaria in energia vitale biologica. Tale processo di trasformazione energetica è tenuto sotto controllo mediante l’azione di un catalizzatore negativo, di un gas, l’azoto, che è in grado di rallentare la combustione che avviene, all’interno del nostro corpo, per mantenerne la giusta temperatura.

 

Se ciò non avvenisse, la reazione tra idrogeno e ossigeno produrrebbe una temperatura tale da indurre effetti evidenti nel corpo. Infatti vi sono stati casi in cui ciò pare sia avvenuto. Alcune persone, mediante l’uso di tecniche particolari (ipnosi, training autogeno, yoga), o per condizioni particolari, non ancora sufficientemente spiegate, provate o accettate, (i detti popolari e poetici bruciare di desiderio o desiderio bruciante, desiderio febbrile, possono rendere un’idea approssimativa di una tale possibilità), sembrerebbero aver interferito (più o meno coscientemente e volontariamente) con il funzionamento di tale sistema automatico di produzione di calore, generando variazioni di temperatura apprezzabili e misurabili o infiammazioni localizzate importanti.

 

Certo questi fatti sono assai controversi a livello scientifico, ma basti pensare a come il corpo provveda ad alzare la propria temperatura quando necessiti un’azione difensiva nei confronti di elementi estranei (febbre), per comprenderne il senso.

 

In ogni caso, se si vuole sperimentare qualcosa occorre conoscerne leggi e regole!

 

Anche il sole funziona verso di noi in modo analogo: nel giusto modo ci dà il calore e quanto altro necessario alla vita, però abusare della sua azione produce ustioni capaci di provocare la morte (colpi di calore e altro).

 

Inoltre, ed è la stessa analogia con la controversa autocombustione umana, la temperatura del sole, come tutte le altre stelle, può aumentare fino a farlo bruciare del tutto o esplodere. Per ora non ci interessa indagare sulle ragioni di ciò; rimane il fatto che alcune stelle, la cui luce osserviamo ancora nel cielo, sono scomparse ormai da tempo per cause proprie, senza apparente intervento esterno.

 

Torniamo al nostro sole e a ciò che importa per la vita. Ciò che importa è che dal sole proviene un’informazione della vita affinché in una qualsiasi parte dell’universo essa possa manifestarsi.

 

In una qualsiasi parte di quell’universo che, salvo lo spazio occupato dai corpi celesti e dal loro movimento, per il resto ci appare vuoto e inerte.

 

Abbiamo ormai sufficienti informazioni scientifiche per renderci conto che così non è: dove non vediamo alcunché ci sono cose come l’aria, altri elementi gassosi, le radiazioni, infra e ultrasuoni, raggi di luce ultravioletta e infrarossa e molte altre cose in grado di provocare azioni e trasformazioni su quell’apparente spazio vuoto, sulla materia, sugli esseri viventi, sui microrganismi, sui pensieri e sulle emozioni.

 

In pratica tutto ciò che conosciamo e anche ciò che per ora non conosciamo, ma ugualmente esiste, interagisce con ciascuno di noi secondo un piano di vita che tende ad un modello archetipo (mai oggettivo) proprio ad ognuno.

 

La nostra vita nasce da un’informazione!

Ma anche l’informazione è generata da qualcosa!

Vedremo da cosa nel corso di questi incontri.

 

Seguiamo ora l’informazione partita dal sole e vediamo cosa succede!

 

Nello spazio apparentemente vuoto, in uno stato apparentemente inerte, in un punto apparentemente casuale, l’informazione si deposita come un seme nella terra. Da questo seme, da questa informazione, dopo il tempo necessario, nascerà il nostro mondo e noi stessi.

 

Semplice, no?

 

Tanto semplice al punto che nessuno ci crede più, perché credere alle cose semplici è da creduloni.

 

Meglio complicarle o distorcerle prima di credere o ricredersi!

 

Ricordate la storia del gatto!

 

Oppure la storia di come nascono i bambini sotto le foglie di cavolo o portati dalla cicogna!

 

Ma semplice non vuol dire facile o sempliciotto!

 

Una cosa semplice può essere assai difficile da comprendere, se non se ne hanno le possibilità, anche per uno scienziato!

 

La nostra vita nasce da una informazione!

 

Segue nell’articolo 5 di n dal titolo:

Nati su questa terra?

 

Foto, schema e testo

Pietro Cartella

 

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Articolo pubblicato il 14/07/2019