Dialoghi sul senso della vita – 7.3 di n.

Quella dimensione ignota che è la vera vita. Ci sembra pericolosamente mortale come cadere nel vuoto!

Prosegue dal precedente articolo dal titolo: Interpretazioni, credenze; comunicazione e comprensione.

 

 

Il principio vitale, cosa che ancora nessuno ha scoperto cosa sia, che ci rende animati e ci sostiene fin dall’origine, non viene mai preso in considerazione. Consideriamo invece le cose che grazie ad esso possiamo fare durante il periodo della nostra esistenza; non sappiamo perché le facciamo e non ce lo domandiamo neppure; ci accontentiamo di fare così perché tutti fanno così!

 

Ma del principio vitale non vogliamo sentirne parlare!

 

Qualcuno di voi ha già sperimentato cosa succede quando se ne parla: la gente sgrana gli occhi e cambia discorso o scappa!

 

IDP… ma abbiamo anche degli obblighi …

 

IDP… e poi ognuno ha la propria verità dentro di sé! … anche se non è tutta la verità! …

 

Non ha alcuna importanza, perché non ci viene chiesto di essere diversi da come siamo, ma di essere veramente quelli che siamo! Non quelli che crediamo di essere o vogliamo far vedere di essere!

             

Quello che crediamo di essere è solo la conseguenza di aver accettato ciò che ci è stato imposto e che noi stessi abbiamo imposto alla nostra essenza più profonda! Quello che ci è stato imposto proviene da autorità che sono state delegate ad agire in vece nostra o che semplicemente hanno applicato su di noi, anche in modo occulto, la legge del più forte!

 

Il messaggio che hanno portato i veri esseri umani di tutti i tempi, coloro che hanno ristabilito dentro di sé l’unione con l’Origine, è uno solo e semplice: scoprite chi siete veramente e agite coerentemente! Non serve altro per abbandonare le nostre illusioni e tornare alla realtà!

 

IDP… quando ero ragazzina, siccome ero una contestatrice …

 

… non l’avrei detto, eh! (risate) …

 

IDP… purtroppo … anche se io non sono contenta di questo … però purtroppo … quando ero ragazzina andavo al catechismo … ricordo benissimo questa cosa … e naturalmente contestavo già chi mi insegnava il catechismo … e un giorno ho detto … legandomi al suo discorso … a questa signora: io Dio lo sento dentro di me … io lo sento e ci ragiono … e questa , malamente perché ero una ragazzina, mi risponde: non devi ragionare, devi credere e basta! … mi ha proprio detto così e … in quel momento mi stavano inculcando, volevano che credessi a quello che loro mi dicevano … per me è stato … forse quell’esperienza mi è servita come stimolo … sono anche stata maltrattata un pochino … tu non devi ragionare, tu non devi usare la ragione … questo è un dogma … punto e basta! …  

 

Quella signora comunque una cosa giusta l’ha detta e un’altra l’ha fatta suo malgrado!

 

Il nostro problema generale è che quando ci confrontiamo o scontriamo con qualcuno tendiamo ad accettare o rifiutare in toto quello che ci viene proposto! Non siamo capaci di riconoscere quello che di buono si trova in ogni situazione! Dicevamo poco fa che non tutto il male vien per nuocere: così il comportamento di quella signora verso di lei l’ha indotta ad allontanarsi e uscire da quella situazione (questa è la cosa buona che ha fatto suo malgrado!). Quanti si sono salvati in questo modo! È proprio vero che le vie della provvidenza sono infinite e misteriose!

 

Ricordando che il compito delle religioni naturali è stato quello di impedire agli esseri umani di scendere al di sotto del livello animale e che l’aspetto negativo di questo agire è stato la strutturazione di dogmi, risulta corretto che non si debba usare la capacità di ragionare fino a quando se ne possa fare veramente uso! Altrimenti quel modo di ragionare immaturo porterà allo stesso risultato che si voleva evitare, cioè creerà altri dogmi, solo diversi da quelli che non si volevano accettare! Quindi “non devi ragionare” per quel momento era giusto anche se quella signora non sapeva cosa stava dicendo!

 

Quindi lei è stata fortunata!

Vede come funziona bene il programma di ripristino del destino?

 

Ancora oggi non siamo in grado di ragionare correttamente perché la nostra ragione è continuamente distorta da preconcetti, da condizionamenti, da paure, da ignoranza; per poter ragionare davvero occorre poterlo fare in libertà e con intelligenza, cose di cui ancora non disponiamo!

 

IDP… questo è vero! …

 

Quindi ora si tratta di comprendere quale grande responsabilità ciascuno di noi abbia nei propri confronti e verso gli altri!

Quella di essere aperti ma non creduloni!

Quella di essere aperti e non sentirsi nel giusto a priori!

Quella di essere disponibili senza riserve anche verso chi solitamente cercheremo di evitare, facendo la giusta attenzione a non cadere da un estremo all’altro!

Quella di accettare di fare quello che serve per diventare davvero esseri umani e non una specie buona di esseri umani animali!

 

IDP… perciò quella signora aveva ragione! …

 

In parte, come ho evidenziato!

Spesso ho ripetuto che tutti hanno ragione di dire e fare quello che dicono, perché normalmente non si può fare diversamente, però quella ragione nasce da basi distorte e dalla ignoranza! Nonostante questo, se si fa attenzione, si può sempre dedurre qualcosa di buono dalla ragione di ognuno!

 

Perciò non posso chiedere a qualcuno di credere a quel che dico ma semplicemente di ascoltare quello che ho da dire!

 

Poi usa quello che ti serve, se ti serve!

 

Ognuno viene e va lungo una strada propria differente da ogni altro; tuttavia ogni strada nasce e conduce allo stesso punto; non è quindi strano né che non ci si incontri mai lungo il percorso o che invece ci si incroci una o più volte o che ci si accompagni per poco o lungo tempo!

 

Equivarrebbe a vivere una vita equilibrata basata sul cambiamento dovuto allo scambio reciproco utilizzato per quello che è proprio ad ognuno! Una comunione essenziale a partire dalla quale ognuno può manifestare qualunque cosa per amore di farlo, senza preoccuparsi del proprio tornaconto! Si potrebbero così più facilmente comprendere le parole “perché  vi preoccupate di che vivrete, di cosa vi ciberete o vestirete? Si preoccupano forse gli uccelli di cosa si ciberanno o i gigli dei campi di cosa vestiranno? Non siete forse voi più degli uccelli? In verità, in verità vi dico che neppure Salomone in tutta la sua magnificenza ha mai vestito come un giglio!”

 

Perché un non questo e non quello come me continua ad usare citazioni che paiono appartenere a religioni specifiche alle quali non aderisco? Semplice, per la ragione appena esposta! Per adesso è tutto quello che posso fare, domani chissà! …

 

Inutile dire che una stessa cosa è giusta perché è frutto della mia ragione ed è sbagliata quando lo è della tua! Sostenendoci l’un l’altro aggiungeremo valore alla vita che abbiamo ricevuto in dono!

 

IDP… eviteremo i contrasti! …

 

IDP… anche i preti dicono fai come ti dico non quello che faccio! ... l’ho sentito dire fin da bambina! …

 

Sì, queste sono giustificazioni che partono da presupposti differenti; ricordiamo per esempio cose avvenute nell’ultima guerra (anche se io non c’ero, essendo interamente vissuto per questi oltre 62 anni in un luogo in cui non ci sono state guerre, almeno secondo la definizione condivisa - ma ho vissuto e vivo costantemente guerre molto più profonde e traumatiche che durano e dureranno ancora molto); anche i preti in quelle circostanze hanno dovuto schierarsi con qualche parte!

 

Torno a dire che tra gestire un certo tipo di informazioni come fanno alcune religioni naturali, non originali, o gestire una dittatura, non c’è molta differenza! Si tratta sempre di potere imposto! Il potere dell’Origine non si impone, si propone senza fare distinzioni verso niente e nessuno ed è sempre disponibile perché è Amore puro, è totale dono di sé. 

 

Diciamo di vivere in un sistema democratico, convinti che ognuno di noi possa fare quello che gli pare; invece così ci siamo trasformati in milioni di piccoli o grandi dittatori gli uni verso gli altri!

 

C’è una assurda distorsione alla base di questa convinzione!

 

Tutte le parole e le istituzioni con le quali abbiamo a che fare avevano, e hanno, semplicemente lo scopo di impedire che questo concetto di base che sta dentro di noi ci spingesse ad ammazzarci l’un l’altro! E tutto sommato in qualche modo ci sono riuscite, visto che non siamo mai stati così tanti sulla terra contemporaneamente! Il “crescete e moltiplicatevi” ha funzionato, ma evidentemente non abbiamo ben compreso in che modo e per cosa dovevamo farlo!

 

Ad un certo momento, quando magari meno ce lo aspettiamo, il principio di vita originale che ci anima fa sentire la ragione della sua esistenza, e di conseguenza della nostra, mostrandoci in che modo uscire dai vecchi schemi abitudinari e incoscienti, ormai inutili, ed entrare in una nuova dimensione.

 

Quella dimensione, a noi temporaneamente ignota, e di cui abbiamo timore come un salto nel vuoto, è la vera vita!

 

Prosegue nel prossimo articolo 7.4 di n dal titolo:

Vivere secondo la propria regola interiore.

 

foto e testo

pietro cartella

 

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Articolo pubblicato il 08/01/2020