Fatta la legge, trovato l'intoppo

Dai dispositivi antiabbandono per neonati ai monopattini sino ai T-red: dubbi e perplessità

Un vecchio adagio, purtroppo sempre valido, recita che fatta la legge trovato l'inganno, a ricordarci che si trova sempre la maniera di eluderla.

Recentemente, il proverbio potrebbe avere un suo degno erede nel fatta la legge trovato l'intoppo, nel senso che capita sempre più di frequente veder sfoderati nuovi obblighi di legge ma i cui decreti attuativi o non arrivano e appaiono complicati nell'interpretazione.

Partiamo dall'obbligo arrivato lo scorso novembre di doversi dotare di dispositivi antiabbandono per i seggiolini auto per i bambini sino a 4 anni, legge finalmente giunta anche nel nostro Paese dopo i ripetuti casi di genitori che hanno abbandonato in auto i loro figli.

Innanzi tutto non ci si è preoccupati di comprendere la conseguenze dell'attivazione dei nuovi dispositivi per gli ovetti estraibili rispetto ai seggiolini; infatti, per gli ovetti che, sino a circa un anno di vita del neonato, sono estraibili, i dubbi sono molteplici: se si porta via il bimbo assieme all'ovetto e lo si dà magari al nonno, lo smartphone continuerà a suonare visto che fuori dall'auto la pressione del bimbo sull'ovetto perdurerà?

C'è poi il discorso legato a quel contributo di 30 euro per chi acquista i nuovi dispositivi, dal momento che non è ancora uscito il decreto attuativo che illustri come se ne avrà diritto: in base all'ISEE o con detrazione sulla prossima dichiarazione dei redditi o in altri oscuri modi?

Passiamo poi al discorso dei nuovi monopattici elettrici. Su questi si è andati avanti mesi a non capire quali fossero i limiti di velocità, di potenza, se vi fosse obbligo di assicurazione auto, se potessero circolare anche sui marciapiedi (qualcuno ricorderà la polemica che aveva addirittura portato il Capo dei Vigili Urbani di Torino a dimettersi temporaneamente).

Infine, da qualche mese sono in vigore i nuovi T-red, le telecamere che in alcuni pericolosi incroci di Torino effettuano la foto se si passa col rosso o ci si ferma oltre la riga bianca del semaforo.

La polemica stavolta è partita perché, secondo alcune associazioni dei consumatori, non sarebbero a norma di legge e perché nel caso si passi col giallo si potrebbe contestare l'eventuale multa.

Il 2020 è appena iniziato e, purtroppo, viene già da riformulare anche un altro proverbio: anno nuovo, intoppi vecchi!

 

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Articolo pubblicato il 05/01/2020