Le vie dello Spirito hanno implicazioni corporee.

Interazioni e iterazioni metaboliche e strutturali dei processi spirituali.

Abbiamo spesso sentito dire popolarmente, e rimarcare autorevolmente da specialisti in materia, che le vie dello Spirito sono infinite, imperscrutabili e inafferrabili. E, naturalmente, gratuite, ovvero che non comportano un prezzo da pagare.

Ma, poiché comunque nulla accade senza lasciare traccia, quali implicazioni pratiche comportano nel sistema del corpo umano quando esse vengono richiamate su di sé, per affinità strutturale naturale o per desiderio cosciente o incosciente?

 

Ci sarebbe molto da dire e scrivere al riguardo, ma aggiungere informazioni a informazioni non farebbe più alcuna rilevante differenza; religiosi, scienziati, filosofi ed iniziati hanno prodotto una enormità di materiali ed esempi, in cui chi cerca spera di trovare la chiave di volta della via verso la verità.

 

In tutto ciò di cui disponiamo, in così gran dovizia, si possono trovare tutte le indicazioni che servono, senza volerlo, a … renderne ancora più oscuro …, invece di agevolarne il riconoscimento e la comprensione.

 

Infatti esistono delle condizioni imprescindibili per permettere a tali vie di essere praticate coerentemente alla loro essenza al fine che si produca quel processo magico-scientifico per cui da un “essere naturale”, semplicemente esistente, possa nascere un essere completamente nuovo, un “essere originale”, cioè realmente vivente, ovvero utile all’esprimersi della vita.

 

A ciò si aggiunga quanto si mette in opera con sempre più frequenza, durata e ripetitività, con le migliori intenzioni, per riscoprirne, evidenziarne le tracce e stimolare gli interessati a seguirle senza ulteriori indugi.

 

Settimane di spiritualità, seminari di iniziazione, scuole di coscienza, video di guru universali che dispensano saggezza e conoscenza, gruppi spontanei o in seno ad organizzazioni mondiali che si attivano per ricercare le vie dello spirito, commemorazioni giornaliere di questo o quel personaggio fondamentale per la storia e lo stato generale degli esseri umani, costituiscono un bombardamento massiccio e continuo delle coscienze dei componenti dell’umanità.

 

Con conseguenze paradossali e inattese!

 

Uno stordimento continuo che si traduce in comportamenti ed espressioni sorridentemente ebeti (scambiate per beate), enunciazioni cacofoniche urlate di riscoperte verità, conversioni eclatanti dopo apparizioni celesti più o meno ufficialmente accreditate dagli organi competenti, e, infine, nella convinzione generale che buone intenzioni ed onestà intellettuale siano sufficienti garanzie di essere su una retta via spirituale.

 

Infatti, quello che quasi tutti trascurano di osservare, come conseguenza di questa grande concitazione, è che tali informazioni operative, oltre al lavoro che innescano sui piani sottili ed invisibili della natura, producono veri e propri sconvolgimenti tellurici, maremoti ed incendi, nel corpo fisico degli esseri umani coinvolti, anche se non direttamente consenzienti (si sente spesso dire da fruitori entusiasti che ne ignorano le conseguenze: lo faccio, perché anche se non fa bene, sicuramente male non fa!).

 

Infatti quando si percorre, anche solo per curiosità o tornaconto, una via in cui arde veramente il fuoco dello spirito senza essere autorizzati dallo stato del proprio essere intimo, si corre un alto rischio di finire completamente bruciati.

 

Può anche darsi che, come in ogni cosa o processo, gli aspetti positivi e negativi alla fine si equivalgano (non tutto il male vien per nuocere), ma avere una almeno minima conoscenza del perché le esperienze a cui siamo chiamati lungo tali vie producano in noi tutta la vasta gamma dei nostri comportamenti e dei nostri disturbi psico-fisici, forse, e sottolineo forse, aiuterebbe la nostra coscienza a prenderne atto con più equilibrio e meno stress (anche se non è detto che sia meglio così! Qualche shock può risultare salutare!).

 

Ma, soprattutto, a comprendere bene perché sia meglio evitare di proporne o imporne ad altri l’esperienza quando non ne abbiano fatto esplicita richiesta e firmato per accettazione un consenso informato come si fa per un qualsiasi intervento chirurgico anche banale.

 

E perché ci siano vie che possono condurre a liberarsi da una situazione e altre che facilitano il modo di diventarne definitivamente schiavi, in conseguenza del tipo di impulso da cui sono determinate e dalla risposta, più o meno coerente, che il sistema dell’essere umano interessato può e vuole dare.

 

Nei prossimi articoli troverete alcuni spunti di approfondimento e riflessione, ma, se l’argomento vi interessa, potete nel frattempo cercare tra gli articoli precedenti alcune osservazioni propedeutiche alla più efficace esecuzione di un vostro personale quadro generale (utilizzando, al massimo potenziale, la peculiarità di questa rivista on-line che mantiene in pancia, sempre consultabili, tutti gli articoli editi dalla sua nascita), quali tessere di puzzle sempre in aggiornamento.

 

schemi e testo

pietro cartella

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Articolo pubblicato il 03/02/2020