La via dell’obbedienza assoluta all’idea originale.

Rende completamente schiavo il cuore e lascia agire la testa come se al mondo non ci fosse che lei.

Sappiamo bene, molte volte per esperienza personale, che in quasi tutti gli esseri umani, prima o poi, si avverte l’esigenza di andare oltre la semplice routine quotidiana. Questa “spinta interiore” si esplicita nella ricerca di qualcosa di “altro”, meno “materiale”, che, per questo, si definisce troppo semplicisticamente “spirituale”.

Ne conseguono un certo numero di tentativi di comprendere quali siano le reali possibilità disponibili.

 

Inizia così una ricerca tra quanto riportano le tradizioni scritte e quanto si sente affermare da personaggi carismatici circa i metodi filosofico-religiosi o magico-scientifici per “andare oltre” i limiti percepiti.

 

Ma ciò che, in tali ambiti, non viene mai evidenziato, o almeno non con sufficiente chiarezza, è che anche in questi casi vige la legge della polarizzazione positiva e negativa, tipica di ogni cosa o situazione che esiste in questo nostro mondo, ovvero che tali esperienze possono produrre effetti contraddittori, o percepiti come tali, fino al momento in cui termina definitivamente il processo che innescano, svelando completamente l’essenziale da cui proviene e il senso compiuto della sua funzione.

 

Per cui occorre prestare grande attenzione a tutto ciò che queste esperienze comportano affrontandone responsabilmente esigenze e conseguenze.

 

Proseguiamo quindi queste nostre osservazioni riportando dal precedente articolo la seguente considerazione preliminare:

 

… ci sono vie che possono condurre a liberarsi da una situazione e altre che facilitano il modo di diventarne definitivamente schiavi, in conseguenza del tipo di impulso da cui sono determinate e dalla risposta, più o meno coerente, che il sistema può e vuole dare.

 

La prima via che osserviamo è quella sintetizzata nello schema introduttivo.

 

Era la strada dei mistici fino a quando è stato possibile percorrerla.

Infatti ora essa è quasi del tutto impraticabile in quanto gli impulsi che dovrebbero innescarla, provenienti in massima parte dalla banca dati delle esperienze umane naturali (vedi articoli precedenti) sono talmente inquinati e distorti, a causa delle continue interazioni di desideri e pensieri, incoerenti e strumentali, da rendere praticamente indistinguibile il vero dal falso.

 

Attualmente accade che:

 

  • gli impulsi che trasmettono il ricordo del legame di obbedienza assoluta all’idea originale degenerano e si cristallizzano in un formale misticismo naturale;
  • il bisogno di questo legame attira i necessari alimenti nel sistema dell’essere umano, particolarmente in alcuni suoi apparati sensoriali, quali ad esempio l’ipofisi o ghiandola pituitaria;
  • l’ipofisi lo trasmette all’epifisi o ghiandola pineale;
  • la pineale emette una radiazione, un fluido magnetico diretto verso la parte occipitale della testa;
  • il quale prosegue nel cervelletto, nelle vertebre cervicali, nei due lobi della tiroide, nel timo fino al cuore
  • e dal cuore fino al plesso solare
  • da cui risale attraverso il sistema nervoso simpatico fino al suo punto di partenza, chiudendo il processo che si produrrà nuovamente in un ciclo continuo, simile a se stesso, ogniqualvolta il sistema riceverà un impulso in grado di attivarlo.

Di conseguenza, ammesso che gli organi così sollecitati siano in grado di rispondere in qualche modo, senza soccombere immediatamente, si manifestano le seguenti caratteristiche:

 

  • il cuore viene orientato in un modo di funzionamento astratto, essendo completamente asservito a tale processo;
  • la testa, parzialmente risparmiata da tale processo, si orientata sulla parte sensibile, tangibile della natura.

Chi si trova in queste condizioni manifesta un comportamento da cui spesso emerge una ragione senza cuore (da cui proviene la forza capace di sostenere tale processo e comportamento).

 

Tale essere assume caratteristiche di tipo cerebrale ed esprime uno spirito positivista, materialista, che si sintetizzano in un comportamento intellettuale, razionalmente implacabile, duro come pietra e refrattario al cambiamento (sia di opinione che di principi o modalità comportamentali). Spesso è un adoratore (quasi un fanatico) della scienza, che nella ricerca dell’opposto, per ragioni di equilibrio, diventa fedele di chiese o sette.

 

Gli organi maggiormente interessati dal carico di lavoro che questo processo richiede sono il cuore e il sistema nervoso simpatico; ciò comporta inevitabili conseguenze nella salute di tali organi o sistemi, e delle loro risposte funzionali che un osservatore attento potrà cogliere facilmente.

 

Come alcuni di voi avranno certamente notato, ad una prima lettura sembrerebbe che quanto riportato non si riferisca ad una via mistica, ma piuttosto ad una via razionale.

 

Ma è esattamente l’opposto;

 

questo può far comprendere quanto sia estremamente facile trarre indicazioni errate quando ci si limiti ad una osservazione superficiale o a una esperienza circoscritta fino a quando ci fa comodo o ci piace.

 

Nel prossimo articolo evidenzieremo quanto avviene sulla via del potere e della gloria dell’essere umano originale.

 

schema e testo

pietro cartella

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/02/2020