Una Pasqua di speranza è quella che auguro a Voi, carissimi lettori, amici e conoscenti tutti insieme a condividere il momento più brutto della nostra esistenza, quello che separa dagli affetti più cari nella maniera più dolorosa e sconfortante.

Quello altresì che ci fa riscoprire i valori, anche quelli che si manifestano nei momenti meno felici della nostra esistenza ma che testimoniano lo spirito di vera solidarietà e di abnegazione. Sono i momenti della verità, quelli in cui si deve mettere da parte il proprio io per affrontare, tutti insieme, il male comune, quello che oggi ha sconvolto e stravolto la quotidianità fatta di piccole e grandi cose.

Quelle stesse che sono, purtroppo, i tasselli oggi mancanti nel mosaico della vita cui non diamo, troppo spesso, il giusto valore. La retorica non fa parte del mio modo di comunicare, tuttavia desidero ricordare a tutti che non siamo ancora fuori dall’emergenza come troppe persone credono: abbassare la guardia in questi momenti è vanificare l’operato di chi, in prima linea, mette la sua vita a rischio per salvare quella degli altri.

Il senso del rispetto per l’altrui persona deve prevalere sugli egoismi personali che confinano direttamente con l’irresponsabilità. Non si legga in queste parole una sorta di morale che intendo trasmettere ad altri prima che a me stesso; è una pura e semplice riflessione che deriva da ciò che accade quotidianamente e che non possiamo far finta di non vedere.

Desidero soprattutto insistere, mi sia concesso, sul principio fondamentale su cui poggia l’intero sistema: il rispetto  della propria esistenza in funzione di quella degli altri sempre, anche quando non è ricambiata. Questo è il momento di tradurre nel concreto tutti quei buoni propositi che restano nel cassetto una volta cessata l’emergenza.

Questo è il momento in cui ognuno di noi deve dare il meglio di sé, in primis chi, come noi, si occupa della informazione che dev’essere veritiera, anche nella crudezza degli eventi, il che è fondamentale per la responsabilizzazione di chi ne viene a conoscenza.

E non è neppure il momento di riconoscere i demeriti altrui: ci saranno altre occasioni in cui si potrà giudicare, in salute e serenità, chi non ha provveduto al meglio alle necessità di chi rappresenta, o deve rappresentare in virtù di una designazione piuttosto che di una nomina scaturita dalla volontà del popolo.

Il mio augurio personale, e di tutta la Redazione, è per una Pasqua di speranza sempre nel segno della lealtà intellettuale, quella che non cessa mai di essere tale ed è alla base di una vera e concreta esistenza.

Buona Pasqua e Buon Tutto.  

       Civico20 News     

Il Direttore responsabile                                    

      Massimo Calleri