Quando si deciderà il Governo a cancellare l’IRAP 2020, ed a concedere la dilazione del pagamento IVA per il Piemonte classificato come Zona Rossa?
Giuseppe Valditara

Lo richiede, per il tramite del Presidente Cirio, l’Associazione “Lettera 150 Piemonte”

 

Nelle ultime 24 ore sono 35.098 i nuovi casi di Covid-19 individuati in Italia e 580 sono le vittime, in crescita rispetto a domenica. Il Piemonte non è purtroppo in controtendenza. Gli ospedali sono al limite della capienza e l’estensione delle zona arancione  e rossa, procede con mille reticenze e levate di scudi da parte delle Regioni.

 

Si muore di Covid-19, ma si rischia anche di far precipitare una crisi economica che non può essere bloccata da sussidi, oltretutto mal congeniati e tardivi. Ci sarebbe l’estrema necessità di adottare rimedi concreti e certi, per non veder fallire le attività economiche, ma il governo, nonostante ripetuti solleciti, si dimostra ancora sordo. L’allarme motivato e documentato arriva da Torino, regione che ancor si distingue per operosità e propensione all’intraprendere ed a lavorare.

 

Di questo stato di malessere, se ne rende interprete l’Associazione “ Lettera150 Piemonte”, che chiede ad Alberto Cirio, in qualità di Presidente della Regione Piemonte,” di adoperarsi perché il governo disponga nella regione la cancellazione dell'IRAP per l’anno 2020 (da rimborsare per chi avesse già pagato), nonché la dilazione del pagamento dell'Iva relativa al quarto trimestre 2020 in 72 rate”. Com'è noto, secondo l’ultimo DPCM di novembre 2020, la Regione Piemonte è stata classificata come “ZONA ROSSA” trovandosi a gestire una situazione critica e imprevedibile non solo per l’emergenza sanitaria.

 

A supporto della richiesta va considerato che a causa della pandemia e quindi a causa dell’impossibilità di poter svolgere in maniera regolare le proprie attività lavorative,  imprenditori,  liberi professionisti, artigiani e commercianti  si trovano a dover gestire una situazione di estrema crisi di mercato; del resto il Piemonte si trova anche in maggiore difficoltà rispetto ad altre Regioni per le quali sono consentite maggiori attività lavorative, che non impediscono l’interruzione della filiera produttiva.

 

"Inoltre molti imprenditori, liberi professionisti e aziende non hanno ricevuto ancora indennizzi o supporti di cassa integrazione e simili" aggiunge Giuseppe Valditara, ordinario di Diritto romano, Università di Torino, coordinatore Lettera150, il think tank che riunisce oltre 250 accademici e alcuni magistrati. "E sono anche impossibilitati a licenziare, loro malgrado, i propri collaboratori per portare avanti le attività. Finirà che tante attività imprenditoriali chiuderanno l’anno 2020 in perdita".

 

Va considerato che artigiani, commercianti, imprenditori, proprietari di strutture (palestre, piscine, centri sportivi etc…) hanno speso ingenti cifre di denaro per potersi adeguare all’emergenza Covid-19 così come richiesto dal governo centrale, e in generale la struttura produttiva della Regione Piemonte deve potersi auto-finanziare in questo periodo di crisi per poi farsi trovare pronta per la ripartenza futura del mercato.

 

Lettera150 è un think tank che si è formato spontaneamente in Italia durante il periodo peggiore della pandemia da Covid – 19 per suggerire un approccio razionale e strategico all’emergenza. Il documento venne firmato da 150 professori universitari e alcuni magistrati, da qui il nome di Lettera150. Attenuatisi gli effetti della pandemia, il gruppo – che ha raggiunto ormai 250 aderenti appartenenti a tutte le aree scientifico-disciplinari dell’accademia: scienziati, giuristi, economisti, storici, etc. e che include alcuni giudici – è rimasto insieme riconoscendo la necessità di riforme strutturali incisive del sistema Italia basate su competenza ed esperienza

 

Gli approfondimenti vengono pubblicati  sul sito: www.lettera150.it

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Articolo pubblicato il 11/11/2020