Che tipo di animale è l’essere umano naturale biologico …

… e come può diventare davvero Umano.

 

 

Parte seconda del decimo incontro dei dialoghi sul senso della vita tenutosi nel pomeriggio del giorno 15 novembre 2013 presso la biblioteca di San Raffaele Cimena (To) sede dell’UNITRE locale.

… prosegue dalla parte prima

 

Quando l’essere umano è completo si può dire che è un “essere diventato adulto”! Prima di questo momento è ancora un bambino che, avendo in sé tutte le potenzialità per diventare adulto, attraverso varie fasi della sua esistenza dovrà trovare il modo di lasciare che si esprimano, senza però alcuna garanzia che per ciò divenga automaticamente adulto!

 

Perché ciò avvenga esse devono interagire con una coscienza in grado di utilizzarle ed elaborarle per tale finalità.

 

 

Nella fase descritta nella figura 1, prima dell’incontro con gli altri componenti dell’intero sistema originale, l’essere umano biologico, sebbene maturo per il salto di qualità, è, e rimane, un essere animale dotati di sensi e poteri particolari non controllabili! Per questo si dice che l’essere umano è l’animale più feroce che ci sia in natura; per contro, anche in presenza di questo dato di fatto, conserva la dignità propria ad ogni essere vivente e ha in sé tutto quello che serve per essere strumento realizzativo del sistema essere umano originale così come previsto nel piano originale che ha concepito la sua nascita.

 

Tutta la nostra società non è che il prodotto delle azioni di tale particolare animale alla stregua di quanto fanno le termiti, le formiche, i lupi, le pecore, gli uccelli e tutti quegli animali che si strutturano in gruppi sociali; la sola differenza evidente è il fatto che tra di essi ci siano diversi modi di agire, ma in nessun caso si può parlare di qualcosa di realmente intelligente. Si possono osservare comportamenti, curiosi, fantasiosi, meravigliosi, carini, brutali, amorevoli, matematici, artistici, scientifici, religiosi, filosofici, eccetera, secondo il nostro giudizio, ma non intelligenti! Basta vederne le conseguenze per non avere dubbi in proposito.

 

Per poter andare oltre tali limiti comportamentali quel “essere umano animale” deve diventare altro, deve aprire il suo sistema a qualcosa d’altro che apporti direttive totalmente diverse” che possano guidarlo “in modo realmente intelligente”. Esattamente come un’automobile perfetta che, solo se c’è alla guida un utente intelligente e responsabile, può essere utilizzata senza creare incidenti!

Come l’automobile lanciata e lasciata a sé stessa senza chi la controlla diventa un pericolo costante, così è dell’essere umano biologico! C’è da dire però che, allo stesso modo in cui l’automobile non ha colpa di ciò che procura quando è priva di guida, così è dell’essere umano biologico; qualunque cosa faccia, anche se crede di saperlo, non sa mai davvero quello che sta facendo. Non sa da cosa sono mosse le sue azioni, né quali saranno le conseguenze; solo a fatti avvenuti tenterà di capirle e giustificarle, ma senza possibilità di arrivare ad una vera comprensione del vero senso delle cose.

 

IDP = intervento dal pubblico … ciò avviene nei primi anni della sua vita …

 

No! Anche dopo miliardi di anni se continua a rimanere nello stato di sistema “tutto chiuso”! Se rimane in quello stato, anche se può diventare presidente dello stato più potente del mondo o il più grande degli scienziati riconosciuti o il più ricco e famoso artista a memoria d’uomo, rimarrà comunque un tutto chiuso molto sviluppato … niente di più.

 

IDP … allora chiunque di noi può essere in quello stato!

IDP … o forse la maggior parte!

IDP … e i nostri governanti! (risate!)

IDP … era proprio lì che volevo arrivare!

 

Piano, piano, non attiriamoci collere inutili! … (risate!)

 

IDP … ma l’uomo biologico che studia, fa carriera, scopre qualcosa, si dedica agli altri, … non può non aver scoperto … queste cose … questa situazione!

 

No, il castoro impara a costruire le dighe, l’aquila impara a volare alto, l’uomo impara a fare queste cose!

 

IDP … non posso pensare che tutte le persone che ci governano, tutti coloro con cui interagiamo, a cui ci affidiamo … siano tutti così …               

 

Non ho detto tutti! Solo coloro che rimangono nella condizione di “tutto chiuso” biologico.

 

IDP … però è la maggioranza, viste le condizioni in cui viviamo, … è rimasta ferma lì … ma non posso ammetterlo, pensarlo, accettarlo … che siano così senza aver deciso di essere così … avendo scoperto che si può essere diversi …

 

Non lo ha ancora scoperto!

 

IDP … non posso crederci!

 

Osservi bene intorno!

 

IDP … non posso crederci … perché anche l’individuo meno acculturato, meno … fa anche lui naturalmente questi percorsi … può scoprire che si può andare avanti per una strada … oppure conviene prenderne un’altra … e poi scegliere di conseguenza! …

 

Così è esattamente come fanno gli animali! Per arrivare al cibo operano scelte strategiche!

 

IDP … ma allora siamo peggio delle bestie!? …

 

Non direi così, … direi che non siamo peggio!

 

IDP ... anche perché, tra l’altro, gli animali si comportano meglio! …

 

No, anche le scimmie tradiscono il capobranco e quando si accoppiano con l’occasionale partner ben si guardano dal gridarlo ai quattro venti; anche le formiche schiavizzano gli afidi incollandoli per i piedi ai rami degli alberi per avere a disposizione le loro dolci secrezioni, anche la mantide dopo l’accoppiamento stacca la testa al partner, e per potersi accoppiare con la leonessa il leone deve prima ucciderle i figli! Se fossimo etologi (studiosi del comportamento animale) e quindi osservassimo come si comportano gli animali scopriremo facilmente quanto i nostri comportamenti siano simili ai loro; per esempio la difesa del cibo, del territorio e dei figli. L’elenco potrebbe continuare all’infinito, ma potete proseguirlo voi stessi, e il quadro vi apparirebbe chiaro senza ombra di dubbio.

 

Riprendo ora la sua affermazione “non posso credere” perché è una affermazione importante, essenziale! Fa bene a non credere prima di averlo constatato personalmente! Ma da ora, essendone stata informata, non potrà più esimersi dall’osservare con i suoi stessi occhi, ciò che solo un istante fa non “poteva credere” che fosse, solo perché ne ignorava l’esistenza. Pensi al nostro gattino domestico, quello che ci fa le fusa, quando incontra un topo e poi guardi noi stessi come diversamente ci comportiamo con lui o con il topo! Vede qualche differenza essenziale?

Se ancora la vede, continuo facendole osservare che il gatto ammazza il topo anche se ha la pancia piena delle crocchette che gli abbiamo appena dato e poi ce lo porta come un trofeo! Non le ricorda qualcosa del nostro comportamento? Quante cose siamo convinti che siano in un certo modo solo perché non le abbiamo mai guardate con la dovuta attenzione?

 

Le cose sono come sono, le nostre interpretazioni sono altra cosa!

Questo non è un giudizio di merito verso i nostri governanti (risatine!) poiché noi tutti proveniamo da una condizione animale! Nessuno escluso! Nessuno escluso tra quelli che sono passati sulla faccia di questa terra poiché lo scopo era di mettere davanti agli occhi di una coscienza umana nascente un processo che permettesse di andare oltre tale condizione. Un processo molto più grande e meraviglioso di quello già grande e meraviglioso che ci ha condotti fino a poterci fare alcune domande sulla qualità e scopo della nostra esistenza.

 

Se così non fosse, qualcuno dovrebbe spiegarci davvero, e non solo tentare di spiegarci, per quale motivo sia stata dispiegata così tanta energia per operare tutte le trasformazioni che sono state necessarie dal momento in cui è apparsa la terra ad oggi! E se questo non basta ancora, possiamo spaziare nel resto del cosmo prima ancora che la terra stessa esistesse, o prima ancora che esistesse il cosmo o l’idea stessa del cosmo, a quando non c’era niente! Certo non sembra che centri molto con le bollette da pagare o la scelta vitale tra il panino al prosciutto o uno vegetariano, che sono i grandi problemi da risolvere, le grandi ragioni del perché della nostra esistenza!

 

IDP … che mistero! …

IDP ... c’è da mettersi le mani nei capelli!

IDP … io ieri ho visto la trasmissione dell’incontro del papa con il Presidente della Repubblica … ebbene … a vedere queste due persone il mio cuore le sentiva vicine … sentivo che dicevano delle cose belle … giuste … per me. Sentivo che in queste persone c’è una buona volontà … delle cose …

 

Non togliamo alle cose la valenza che esse hanno in sé!

Ma, per evitare malintesi, torno a ripetere che è nella famiglia, dove noi dovremo essere più amati, protetti e al sicuro, che avvengono la maggior parte delle violenze, … e tutti i nostri comportamenti sono dettati dalla nostra convinzione di fare il bene, di essere nel giusto, di avere ragione, che non ci siano alternative, che così deve essere. Al fine di quel tipo di bene per il quale si sono compiuti i più grandi macelli della storia.

 

“Padre perdonali perché non sanno quello che fanno!” Ci ricordano qualcosa queste parole?

 

Nessuno di noi è diverso sotto questo aspetto: tutti crediamo e diciamo di agire per il bene e il giusto, ma ignorando come stanno realmente le cose e come siamo e agiamo veramente, mettiamo in moto la macchina che obbedisce alla legge degli opposti: facendo una cosa con un intento positivo (parzialmente coscienti) attiriamo (parzialmente incoscienti) anche il suo opposto in modo che l’equilibrio permanga.

 

Figuriamoci poi cosa accade, in un senso o nell’altro, se poi volontariamente facciamo di tutto per mantenere inalterata tale condizione. Il risultato è il congelamento di uno stato di fatto distorto e alienante. Ecco perché se non si hanno ben chiare le cause profonde ed essenziali che originano comportamenti indesiderabili (come le violenze, le guerre, le prevaricazioni, le ingiustizie etc etc), agendo di conseguenza alle sole nostre buone intenzioni faremo un danno ancora peggiore (come nel caso in cui intervenendo con un ospedale da campo nel bel mezzo di una guerra, possiamo accogliere e curare feriti di ambo le parti, i quali, subito dopo essere stati sufficientemente ristabiliti, torneranno a fare quello che stavano facendo, cioè ammazzarsi tra di loro nel maggior numero possibile).

 

Tale è la natura dell’uomo animale se non esce da un comportamento dettato dalle regole del suo “tutto chiuso” biologico naturale. Nessuno escluso!

 

Tuttavia anche questa situazione drammatica ha una sua ragione d’essere che invita a trascendere tale stato accettando senza limitazioni quanto occorre fare per uscire da questa ignoranza fondamentale, per seguire con le parole di Dante l’indicazione:

 

“fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtù e conoscenza”.

 

Che però, ancora una volta, non significa aspirare a qualcosa come crediamo noi, ma come è necessario fare.

 

E questo è il senso del mistero che si cela all’essere umano nascosto dentro ogni essere umano e che spesso egli stesso, per svariate ragioni, evita di cercare, ma che, prima o poi, a forza di azioni correttive impostegli dal destino, sarà “amorevolmente portato” a fare per il suo stesso bene.

 

… prosegue nel prossimo articolo.

 

foto, schemi e testo

pietro cartella

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Articolo pubblicato il 10/12/2020