Mutevoli e facilmente manipolabili.

Incapaci di coerenza e perseveranza gli esseri umani biologici naturali, anche i migliori, sono in balia di forze di cui ignorano o negano tutto.

 

 

 

Parte seconda dell’undicesimo incontro dei dialoghi sul senso della vita tenutosi nel pomeriggio del giorno 22 novembre 2013 presso la biblioteca di San Raffaele Cimena (To) sede dell’UNITRE locale.

… prosegue dalla parte prima

 

 

Anche in tempi non così evidentemente drammatici come quelli che stiamo vivendo accadono cose allarmanti di cui non ci accorgiamo perché taciute dai mass media o perché sorvolate dalla nostra attenzione.

 

Vi sono persone che improvvisamente tagliano i ponti con tutto e con tutti perché sono arrivate al limite della sopportazione e quindi staccano ogni collegamento, esattamente come avviene in casa nostra quando a causa di un sovraccarico elettrico scatta il salvavita per evitare conseguenze pericolose.. 

 

IDP … ma come si fa a cambiare così … all’improvviso! ...

 

… all’improvviso?!

 

IDP … è di oggi la notizia che a Londra hanno ritrovato tre signore che erano tenute segregate da trenta anni … senza che nessuno sospettasse nulla … come è possibile?

IDP … erano segregate non per loro volontà …

IDP … lo so! … ma cosa aveva in testa chi le teneva segregate?! ...

IDP … diverso è … coloro che lasciano tutto …

IDP … lo so! … comunque me lo chiedo cosa avesse in testa! ...

 

… ricordate quanto ci siamo già detti altre volte! … Facciamo fatica a capire che quello che ci avviene intorno è esattamente come ciò che avviene dentro di noi.

 

IDP … è quello che mi è venuto in mente! … ma è possibile? … e poi un altro ha segregato una figlia … che ha generato i loro figli … inconcepibile! ... mi viene la pelle d’oca solo al pensiero! … come è possibile che succedano queste cose?! …

 

… proprio perché non c’è differenza tra noi e una lampadina! …

 

IDP … se parto dal principio che una lampadina, credo, non abbia capacità razionale … e noi che abbiamo una tale capacità ci comportiamo nel modo appena descritto, allora non c’è differenza tra noi e una lampadina …

 

IDP … mi sembra inconcepibile che in un cervello umano passino queste cose … è impossibile! … mi viene la pelle d’oca!

 

… invece è così!

 

IDP … anche per me … il tavolo, come si diceva la scorsa volta, è una cosa … invece … ci sono analogie … con noi …

IDP … anche io sono perplessa su questa cosa … che ci siano punti in comune tra una lampadina, un tavolo e noi … esseri pensanti e razionali … continuo a pensare che ci sia una differenza … 

IDP … oppure in questo cervello c’è qualcosa che non funziona molto bene!… c’è qualcosa fuori dal normale …

 

… la nostra parte mentale di cui il cervello è un organo esecutivo, non è ancora del tutto strutturata, … anzi direi che è solo in fase di costruzione, che ci sono i lavori in corso appena iniziati, … e quindi c’è un po’ di confusione … un po’ di materiali qua e là, alcuni macchinari in funzione ed altri spenti, un po’ di operai al lavoro, altri in pausa, e il capo cantiere sta consultando le carte ed i disegni. Il risultato mostra che non è ancora possibile seguire in modo coerente un piano di lavoro; qualche muro non è al posto giusto, un altro è storto, mancano due carriole, una parte del cemento si è indurito e non può più essere usato e qualcuno ha lasciato il rubinetto dell’acqua aperto. … Bisogna avere pazienza e perseverare nel cercare di mettere ordine in tutto questo. … Qualche tempo dopo, … a cantiere concluso, ... tutti potranno ammirare una bella costruzione circondata da giardini e fontane, … pronta per essere abitata da chi ci verrà a stare. Nessuno si ricorderà più di quanto è avvenuto prima. Ma attenzione: ogni volta che occorrerà costruire nuovamente un edificio la situazione potrebbe ripetersi: l’esperienza non basta mai; … c’è sempre qualcosa di nuovo da affrontare!

 

La nostra parte mentale è solo un embrione e la capacità di pensare non vuol dire che siamo capaci di pensieri intelligenti, ma semplicemente che siamo capaci di formulare dei pensieri; pensieri indotti, stimolati da tutte quelle cose che noi non conosciamo; ricordate la parte sommersa dell’iceberg nello schemino,

 

 

 

la parte subconcia ed inconscia del nostro sistema? La parte sommersa guida le attività della parte emersa che appare alla vista di tutti come se questa parte cosciente fosse tutto. Sono le correnti sottomarine che spingono e guidano la grande massa sommersa dell’iceberg e la parte emersa ben poco può per opporsi ad esse con la sola forza che il vento della volontà applica sulla sua ridotta superficie.

 

Così la parte emersa del nostro comportamento, dei nostri pensieri, è guidata dalle aspettative, abitudini, paure e desideri che costituiscono la parte sommersa.

 

IDP … anche gli scienziati non sono ancora arrivati a comprendere per intero il funzionamento del nostro cervello …

 

…non sono neppure arrivati a comprendere quanto sia necessario un salto quantico razionale imprescindibile per iniziare ad esplorare le cause del suo funzionamento perché stanno solamente indagando le parti biochimiche, che sono la conseguenza e non la causa dell’idea che poi si realizza strutturandosi attraverso organi e funzioni. Se si comincia dalla parte sbagliata, tutti gli sforzi che si fanno per mettere insieme le parti sperando di comprendere cosa significhino in un insieme, si rivelano una tela di Penelope che di giorno si costruisce e di notte si disgrega, un supplizio di Tantalo che dopo aver spinto un masso fino quasi in cima alla montagna lo vede nuovamente rotolare a valle e deve ogni volta ricominciare a spingerlo su per la montagna. Se non hai idea di cosa cercare veramente agisci come un ubriaco. Sarebbe come dire: adesso separo le mie cellule una ad una e poi le rimetto insieme sperando di vedere tutto funzionare nuovamente! 

Non occorre provare per capire che non funzionerebbe; infatti anche se facessimo bene tutte le operazioni necessarie non potremo ripristinare tutte quelle interazioni che abbiamo interrotto senza rendercene conto solo perché ne ignoravamo e continuiamo ad ignorarne l’esistenza!

 

Le cose funzionano diversamente! Ognuno se ne può facilmente rendere conto osservando direttamente: si dice, erroneamente, che il bombo vola nonostante le sue ali non possano tecnicamente premettergli di volare; non sapendo cosa ne pensino gli scienziati al riguardo, continua semplicemente a volare. Anche se questa è una leggenda metropolitana, perché si conoscono le condizioni che permettono il volo del bombo, in realtà non tutto si spiega definitivamente con questa ultima scoperta, ma, fino a quando questa sarà accettata come definitiva, non si indagherà oltre. Quando si indagherà oltre si potrà ancora scoprire che tali condizioni sono a loro volta la conseguenza di qualcosa di fino a quel momento sconosciuta, senza la quale il bombo non potrebbe volare; … ma questa è una cantilena infinita! Semplicemente non conosceremo mai tutto fino a quando resteremo nel nostro meraviglioso ed accogliente mondo tutto chiuso.

 

Siamo scampati all’aggressione dei predatori solo perché non riuscivano ad identificarci come prede e non perché siamo riusciti a sfuggire, o non solo! Non c’è una sola spiegazione per ogni cosa; per ogni cosa ci sono molte spiegazioni possibili e probabili; figuriamoci per un insieme di cose! Spiegazione e verità non sono la stessa cosa. Posso tentare di spiegare qualcosa comunque, relativamente a ciò che conosco fino a quel momento, senza per questo conoscere la verità! Il problema sorge nel momento in cui qualcuno ascolta quella spiegazione credendo che sia verità! È quello che spesso accade nelle religioni, ed oggi la scienza è come se fosse una nuova religione! Molti parlano di cose di cui realmente non conoscono che una infinitesima componente sperduta in un universo sconosciuto. Prima dello scienziato, del medico, del prete, dell’artista, c’è l’essere umano nudo e crudo; chi non conosce quello che c’è prima, l’origine, l’insieme, non può conoscere ciò che ne deriva in particolare e separatamente! L’acqua bagna e il fuoco brucia anche prima e senza le spiegazioni di chicchessia! 

 

IDP … sono molti gli scienziati che studiano il cervello … cosa ne tireranno fuori? …

IDP … sicuramente saranno studi molto complessi … già solo nel campo biochimico …

 

… la signora diceva che non poteva capacitarsi di come potessero accadere fatti come quelli riportati dalla cronaca. … Ripeto che quanto si traduce in azione attraverso gli ordini del nostro cervello, in realtà viene ordinato dalla nostra parte nascosta. Una parte nascosta che non è solo confinata nella nostra persona, ma è collegata con l’analoga parte di tutti e di tutto. Quindi tutte le porcherie o le cose eccellenti che nascono o si producono al nostro interno, si aggregano, si rinforzano reciprocamente fino a spingere la persona ad agire in conformità a quanto esse desiderano. Quella persona è quindi spinta ad agire da una forza molto più grande di quella che dispone personalmente; viene travolto da una marea che non può contrastare. È come posseduta, dominata; agisce guidata da precisi e quasi indistruttibili fili invisibili! Questo dato di fatto non è ancora preso in sufficiente considerazione da una gran parte degli scienziati, sia laici che credenti!

 

Pensate a come può fare un giudice che si trova di fronte ad una persona che ha commesso un crimine, senza conoscere minimamente il funzionamento dell’essere umano, a comprendere cosa sia realmente accaduto e giudicare secondo giustizia! Ecco perché di fronte alla stessa storia un giudice assolve e un altro condanna; ecco perché di fronte alla stessa cosa anche un colpevole si dichiara innocente in buona fede; ecco perché l’opinione pubblica e quella di ognuno è diversa ancora; ognuno ignora quasi tutto e giudica come se conoscesse tutto!

 

Il massimo che ognuno di noi può fare è porsi la domanda: che cosa ha spinto quella persona a fare quello che ha fatto? E cercherà una risposta tra alcuni dei fatti che si possono addurre ragionevolmente anche se sono solo una componente infinitesima e quasi ininfluente di ciò che è avvenuto realmente. Non conosciamo neppure noi stessi, perché agiamo in un certo modo; figuriamoci come possiamo conoscere come e perché agiscono gli altri.

 

Anche domandarsi che cosa è la vita senza prima conoscere noi stessi è impossibile; infatti, come sarebbe possibile conoscere qualcosa che non vediamo se non conosciamo neppure quello che possiamo vedere? Non sapremo neppure la vita di chi o che cosa vogliamo conoscere! Di una cellula, di un organo, di un insieme, di un complesso energetico e materiale, di un’idea aggregata, di una manifestazione oggettiva o soggettiva o trascendente? Niente, non sappiamo niente: ne spariamo una dietro un’altra, come sto facendo io stesso in questo momento, in modo più o meno autorevole o credibile; … però la vita è completamente un’altra storia. E la maggior parte di noi ne resta essenzialmente separato aggrappandosi alle proprie radicate convinzioni come ad un ramo che sporge nel vuoto in cui avviene tutto.

 

IDP … allora dobbiamo credere alla versione che ha dato quella persona che ha preso a picconate i passanti dicendo che glielo ha suggerito una voce … è un po’azzardato … per noi razionalmente non possiamo accettare una cosa del genere …

IDP … e gli schizofrenici che sentono delle voci …

 

… se ci pensate, … schizofrenico è colui che manifesta due personalità apparentemente distinte, … o meglio, che viene riconosciuto come tale. … Ma quando noi affermiamo … io dico, io faccio, io penso, io mangio, … stiamo riferendoci a qualcosa che convenzionalmente appare come una unica persona monolitica che in realtà non è. Lo sarebbe più una roccia rispetto a noi; essa varia le sue espressioni molto più lentamente di noi: noi possiamo distinguerci dalla roccia per l’estrema mutevolezza, anche se per certi versi prevedibile, e quindi manipolabile, del nostro modo di esprimerci. È per questo che siamo facilmente vittime di forze più grandi di noi, che non conosciamo, che non sappiamo spiegare in modo credibile, ma che comunque agiscono attraverso di noi.

 

Siamo composti da miliardi di miliardi di miliardi di io che si alternano al comando di quel veicolo che siamo. Io generati, evidenziati, nascosti o spinti all’azione da ordini e forze che compongono tutto l’universo a noi sconosciuto. Io estemporaneamente egemoni, in accordo cercato e forzato o incessantemente in lotta tra di loro:

 

come ci si può stupire di quello che succede di conseguenza? 

 

… prosegue nel prossimo articolo.

 

 

Foto e testo

pietro cartella

 

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Articolo pubblicato il 03/01/2021