L’EDITORIALE della DOMENICA di CIVICO20NEWS – Enrico S. Laterza : Scomunicare

Lo spettacoloso zoo immediatico dell’infotrattenimento inglobante: dalle bestiali bufale vaccinali per il bovino popolino dello Stivaletto alle videocamere “panda” spione del Dragone mandarino

In questa primavera calda, soleggiata e allegra quanto un 2 di novembre, il bestiale zoo o caravanserraglio circense dell’infotrattenimento massmediale digitale inglobante della nostra spettacolosa social-società debordante, fenomeno già ampiamente preconizzato, in un saggio del 1967, dal famoso filosofo francese cui allude per assonanza il precedente participio presente aggettivato, ha continuato a esprimere il meglio di sé.

 

A titolo esemplificativo, non va scordata l’indimenticabile uscita concitata sul web (senza rete, però, considerandola un numero acrobatico) del confuso fondatore e affondatore del movimento pentastrale: al comico-guru è scoppiato l’embolo (gli avranno somministrato il siero anti-covid sbagliato?) e, nell’improbo ed improbabile tentativo di difendere il rampollo porcello dalle accuse di presunta violenza carnale di gruppo (ovviamente, dovutamente, immancabilmente filmata col cellulare), piuttosto che Grillo sparlante, è sembrato un tordo che abbia voluto fornire ai cacciatori il fucile e le pallottole per impallinarlo. Ottima strategia suicida. Davvero.

 

Poi, in zona gialla o arancione, è arrivato sul calendario il rosso 1° Maggio, San Giuseppe Operaio, Festa del Lavoro, con l’inevitabile Concertone. Dal palco, un influente cantante di ferrata fede economico-progressista (la cui prole frutta lauti profitti pubblicitari sin da dentro il pancione della mamma), ha provato a riscattarsi dalla spiacevole reputazione d’eccessiva avidità, esibendosi in una divertente performance culinaria (gli chef stellati sono assai in voga oggigiorno), spiattellando in diretta-tv nazionale pure la deliziosa ricetta tradizionale suggerita da un simpatico consigliere regionale ligure: la familiare pietanza “al carroccio” dei “finocchi al forno”. Ben tostati. Bravo, bis! (Il timido conato di censura d’un maldestro funzionario Rai, prontamente registrato e svelato dall’interessato, si è naturalmente dimostrato un’imbarazzante gaffe tirannica per il “sistema” vigente nell’ex E.I.A.R.)

 

E poteva mai sottrarsi all’appello irresponsabile delle muse il renziano galletto rignanese? Certo che no!

 

Il rinascimentale senator Matteo da Rignano, il felice giullare dei misericordiosi sceicchi sauditi, amanti della libertà di stampa, nonché lo 007 con licenza di sparar esiziali sciocchezze, s’è lasciato beccare a scambiar babbi, cioè golosi biscotti romagnoli, con un mancino agente dei servizi (non igienici ma sicuri), nella piazzola di un autogrill laziale… Ad ogni modo, gli adepti dell’Austin Powers nazionale han replicato con un dubbio dossier sbugiardato o polpetta avvelenata, o guano nel ventilatore, contro la trasmissione Report, che aveva “smascherato” l’innocente rendez-vous dolciario.

 

Oscure trame? Magari simili agli intrighi emersi dai contaminati pozzi-neri colla cavolata amara e palamara del CSM, condita in salsa di pseudo-complotti cripto-massonici, con tanto di fantomatica (forse immaginaria) loggia segreta “Ungheria”?... Chissa?!

 

Guarda caso, si pesca nel torbido e salgono a galla le peggiori schifezze giusto quando si avvicina l’agognato banchetto pantagruelico della mega-torta dell’Ursula europea, ossia il cosiddetto Recovery Plan stramiliardario dell’Ue, che fa gola a molti, troppi, mafie in testa. Gigantesca abbuffatona!

 

Sull’insano fronte epidemico, invece, per zeneca ad astra, dopo il bailamme di fake news e le mandrie di bufale sui vaccini al bovino popolino, da inoculare con dosi sempre scarse per raggiungere l’immunità di gregge, ci tranquillizza il decorativo generale Figliuolo, prodigo di impegni e risultati ambiziosi. Puntualmente ritardati.

 

Speranzosi morremo?

 

Nel frattempo, mentre noi ci stavamo sollazzando tra colorati lockdown e bruciante coprifuoco, gli amiconi mandarini, cui siamo irriconoscenti debitori ab æterno per la delocalizzazione delle industrie, i giocattoli in plastica tossica, i petardi fuorilegge, gli alimenti avariati, le mascherine farlocche e lo stesso coronavirus di Wuhan, oltre alla caduta di pazzi pe/z/zi di ra/z/zi (non sputnik) e all'usuale invasione stagionale di cimici cinesi – a quel che pare, non solo animali –, ci hanno indotto, grazie a prezzi bassi e a donazioni “pelose”, a riempirci di loro smartphone, videotermoscanner e telecamere “panda” spione ad intelligenza-artificiale (le medesime che gestiscono la vigilanza, la carcerazione e la “rieducazione” della minoranza degli Uiguri nello Xinjian, insieme alla regolazione sanzionatoria di tutti i cittadini-sudditi del resto del Paese della Grande Muraglia), piazzate non di rado in siti sensibili, tra cui Palazzo Chigi e parecchie Procure; bandite da Trump (gli Americani esigono l'esclusiva sul controllo del mondo intero), si sarebbe scoperto che sono equipaggiate di software latenti che, di nascosto dai clienti, inviano dati alla Madrepatria del Dragone (no, non Supermario!).

 

Tali diabolici strumenti impiccioni, indiscreti occhi di Satana, sono anche approdati oltretevere, penetrando nel cuore del Vaticano, nelle sacre sale pontificie.

 

Scomunica!

 

 

Enrico S. Laterza

 

 

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Articolo pubblicato il 16/05/2021