L'Italia sta vivendo un periodo buio e cupo della sua storia e i fatti accaduti a Trieste lo dimostrano.
La protesta civile.
"Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porre domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma.
Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai".
L’attualità delle parole di Bertrand Russell è senza precedenti, data la delicatezza del momento storico che stiamo vivendo.
La rottura della coesione sociale.
Il Governo Draghi, in carica dal febbraio di quest’anno, è l’artefice e il responsabile, grazie alle forze che lo sostengono e ad una compagine ministeriale fondamentalmente di basso profilo politico e culturale, della frattura della coesione sociale all'interno della nostra società.
A questo stato di cose fa da stampella larga parte della stampa, "enzima del potere" e megafono dello sgraziato dogma politico-sanitario.
L'introduzione, nell'ordinamento costituzionale, della certificazione verde rappresenta lo strumento per mettere i cittadini gli uni contro gli altri, facendo venir meno il rispetto per le scelte di ognuno.
Non si ritrova, infatti, raziocinio alcuno nel senso di insistenza ossessiva verso un istituto giuridico privo di qualunque evidenza scientifica; non idoneo a perseguire il fine per il quale è stato pensato.
Quale il senso di un linguaggio violento e divisivo, collegato a un certo modo di fare informazione, se non per fomentare la contrapposizione tra i cittadini e tra chi - liberamente - decide di non vaccinarsi, ritenuto l'unico responsabile dei contagi?
Sarebbe questa la svolta "messianica" dell'Esecutivo, preparato da tempo, e guidato da Mario Draghi?
La narrativa del mainstream.
"Il mercato azionario non è crollato a marzo 2020 perché i lockdown dovevano essere imposti, i lockdown dovevano essere imposti perché i mercati finanziari stavano crollando"
"Solo il coma economico indotto fornirebbe alla Fed lo spazio per disinnescare la bomba a orologeria nel settore finanziario. Schermata dall'isteria di massa, la banca centrale degli Stati Uniti ha tappato i buchi nel mercato dei prestiti interbancari, schivando l'iperinflazione e il "Financial Stability Oversight Council". È quindi delirante credere che lo scopo dei lockdown sia terapeutico e umanitario".
Così ha dichiarato, qualche giorno fa, l’eminente accademico Prof. Vighi, docente di teoria critica e italiano all'Università di Cardiff (http://thephilosophicalsalon.com/a-self-fulfilling-prophecy-systemic-collapse-and-pandemic-simulation/).
Lo stesso vale per ogni altra misura, dal PCR al vaccino al Green pass.
Quante autopsie sono state fatte per cercare di capire la dinamica di una malattia tanto mortale?
Come mai prima tutti si preoccupavano del risultato di un test, e ora che lo fanno per lavorare sembra solo essere una formalità?
Quanti positivi ci sono ora che serve per lavoro, e quanti prima che serviva per la narrativa del lockdown?
Il gran pasticcio nel rapporto sui decessi.
Come ripetuto più volte (https://avvocatoalbertorizzo.it/intervista-a-alberto-rizzo-e-cristiano-burdese-sugli-aspetti-piu-scottanti-della-pandemia/), gran parte dell’emergenza sanitaria si è fondata e si basa sulla mistificazione.
Ora, per l'Istituto Superiore di Sanità, gran parte dei morti non li ha causati il Covid.
Franco Bechis (https://www.iltempo.it/attualita/2021/10/21/news/rapporto-iss-morti-covid-malattie-patologie-come-influenza-pandemia-disastro-mortalita-bechis-29134543/) fa luce sulla questione e ha il merito di averlo riportato sulla carta stampata.
Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell'Istituto Superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus ha ucciso assai meno di una comune influenza.
Infatti, secondo il campione statistico relativo alle cartelle cliniche raccolte dall'Istituto, soltanto il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19.
Quindi, dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto, solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé.
Perché tutti gli altri italiani che hanno perso la vita presentavano da una a cinque malattie che, secondo l'ISS, lasciavano già loro poca possibilità di farcela.
Addirittura, il 67,7% avrebbe avuto più di tre malattie contemporanee, e il 18% almeno due insieme.
Lascio ogni commento in merito al Prof. Alessandro Meluzzi che, magistralmente, si interroga sulla schizofrenia ormai lacerante e dilagante nel nostro tessuto sociale:
https://vk.com/video-204598321_456239058
I governanti sono allergici alla Storia.
Il problema dei governanti, e dei loro assistenti, è che non amano la Storia e pensano, con molta protervia, di poterne ignorare l’insegnamento.
Quando cambia la società, ma la politica rimane preda di meccanismi che fanno finta di nulla, allora è sufficiente una piccola provocazione per causare uno sconvolgimento.
Riportiamo le lancette dell’orologio al 1848: solo i russi salveranno i reazionari?
Oggi ci troviamo di fronte ad una burocrazia assoluta, figlia del Marchese del Grillo, fatta di ex sessantottini che nulla hanno imparato, ma tutto hanno tradito: aggrappata al potere e convinta di poterlo gestire ignorando qualsiasi sia il sentire del Popolo e il rispetto dello Stato di Diritto.
Eloquente questo dato: perfino ad Agorà, sulla Rai-espressione del governo, hanno confermato che gli italiani contrari al Green pass che partecipano alle proteste sono un terzo dei nostri concittadini.
Sulla Verità di qualche giorno fa la percentuale è salita al 50 percento.
Quanto un governo, che si autodefinisce legittimo, può permettersi di reprimere un terzo o addirittura la metà della popolazione?
Vi è poi un altro potente innesco che, lentamente, si sta accumulando, ignorato dai media, sottovalutato dai burocrati che ci governano, ma che sta mordendo ogni italiano: l’esplosione dei prezzi energetici e di molte materie prime.
In questo campo la risposta del governo, i due miliardi stanziati per il 2022, sono una mossa assolutamente risibile: di fronte al raddoppio dei prezzi spot del gas, e a un’impennata dei prezzi dell’elettricità, si stanzia quello che era un ottavo degli incentivi alla de-carbonizzazione del 2016.
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Articolo pubblicato il 25/10/2021