Nessun reato, solo un enorme conflitto di interessi

“Traffico di influenze” una delle invenzioni penali italiane

L’esercizio di considerare chi viene sfiorato da un’indagine della magistratura come il peggior delinquente mi riesce abbastanza difficile: meglio rispettare il dettato costituzionale, ogni imputato è innocente fino a sentenza definitiva.

Meglio lasciare agli specialisti di questa pratica le valutazioni penali della vicenda che sta vedendo Grillo coinvolto in indagini per il fumoso reato di “traffico di influenze” una delle invenzioni penali italiane.

Non c’è da stupirsi se da 5 stelle e Sinistra varia non si apra bocca se le indagini sfiorano uno dei loro, per molto meno avrebbero messo in moto girotondi e artiglieria pesante della stampa amica per screditare l’avversario coinvolto in inchieste giudiziarie.

E a dirla tutta credo che proprio Grillo non dovrebbe nemmeno essere toccato da una realtà come quella dell’improbabile fattispecie di reato ingigantita proprio dal pentastellato Bonafede – in arte DJ Fofò – quando era ministro della Giustizia.

La questione è molto più semplice sia sul piano penale che sul piano politico: siamo di fronte ad un mastodontico CONFLITTO DI INTERESSI, niente di più niente di meno.

L’armatore Onorato, a quanto pare amico di vecchia data di Grillo, ha generosamente finanziato sia la Casaleggio Associati, l’azienda proprietaria del Movimento 5 Stelle, sia la società personale di comunicazione del comico co fondatore del movimento; quando, come per migliaia e migliaia di aziende con la crisi degli ultimi anni, le cose si sono messe male Grillo ha chiesto ai suoi ministri e parlamentari di intervenire per far avere un trattamento di favore al finanziatore.

Ma nessuno parla di conflitto di interesse, in Italia la questione continua a riguardare solo Berlusconi con le sue aziende ed è stata nuovamente tirata in ballo, come un disco rotto, in queste settimane a ridosso dell’elezione del Presidente della Repubblica.

No, il conflitto di interesse di Berlusconi è solo uno dei tanti, i 5 Stelle sono proprietà privata di una azienda e possono vantare, come si è visto da questa vicenda, rapporti privilegiati con armatori e grandi finanzieri; hanno un rapporto strettissimo con un quotidiano che non è il loro organo di partito (in tal caso si comprenderebbe qualche simpatia) e ne hanno piazzato un membro della società editrice ai vertici dell’Eni.

La società proprietaria dei 5 Stelle ha contratti commerciali con multinazionali di vari settori, dall’informatica al tabacco; inoltre Grillo e Di Maio sono di casa all’ambasciata cinese e sul finire dell’anno scorso Grillo ha speso parole al miele per il modello liberticida comunista cinese.

Insomma di interessi in ballo i 5 stelle ne hanno un bel po’, senza considerare le rivelazioni di un ex agente segreto del regime comunista - zombie venezuelano che ha affermato di essere stato incaricato di finanziare per conto del regime di Maduro le attività del movimento.

Se poi pensiamo al controllo che la Sinistra ha su buona parte dei giornali “indipendenti”, basta leggere uno a caso tra Stampa, Repubblica o giù di lì per farsi un’idea; e sulla Rai in cui non si contano gli alti funzionari e giornalisti passati in politica con la Sinistra nei suoi vari partiti, se pensiamo al legame della Sinistra con le correnti politicizzate di un ordinamento che dovrebbe essere autonomo come la magistratura, basta pensare che la corrente considerata “di destra” è vicina alle posizioni renziane  e ai tanti magistrati che sono passati in politica coi partiti di Sinistra.

E se a tutto questo aggiungiamo banche , grandi reti commerciali, controllo di buona parte della Pubblica Amministrazione per interposta CGIL, pensare che il conflitto di interessi in politica sia solo quello di Berlusconi è una favola a cui non credono più nemmeno i bambini.

Anzi, a ben vedere, se non altro il Cav. ha interessi immensi con le proprie aziende, ma sono realtà imprenditoriali create da lui con i suoi soldi, dalla cui amministrazione diretta è uscito da tempo; i 5 stelle per lo più difendono interessi di armatori, editori e addirittura di potenze estere non proprio nostre alleate, mentre la Sinistra fa direttamente i miliardi prevalentemente impadronendosi di settori pubblici.

Teniamo bene a mente questi intrecci con grandi aziende, banche, settori dell’Amministrazione Pubblica e organismi dello stato che 5 Stelle e Sinistra hanno quando in maniera ormai diventata noiosa strillano per gli interessi di Berlusconi.

 

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 23/01/2022